La bugia per paura di ferire

La bugia per paura di ferire
Rafa Aragón

Scritto e verificato lo psicologo Rafa Aragón.

Ultimo aggiornamento: 21 dicembre, 2022

La paura di ferire si manifesta attraverso questa frase molto comune: “Non ho fatto o detto quella cosa per non ferirti”. Probabilmente tutti l’abbiamo usata in un modo o nell’altro, ma cosa nasconde davvero questa frase? Una grande bugia intrappolata in un sentimento di colpevolezza.

Quante cose non abbiamo detto o fatto per timore di ferire un’altra persona? In realtà, non sappiamo davvero se la cosa può ferirla e, in questo modo, non siamo onesti con noi stessi. Si tratta di un auto-inganno ben celato, che nasce dalla necessità di proteggerci.

Non diciamo la verità, la nostra comunicazione smette di essere efficace e autentica, nascondiamo e occultiamo diverse informazioni che l’altra persona meriterebbe e vorrebbe sapere. Il tutto finisce per avere delle conseguenze, che spesso non vogliamo considerare.

Quando mentiamo per non ferire, all’altra persona non diamo nemmeno l’opportunità di scegliere, perché siamo noi a decidere per lei.

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Gli unici responsabili per come vi sentite siete voi

Non avete la capacità di far sentire una persona in un determinato modo: ciò non dipende da voi, e neanche i vostri gesti e le vostre parole hanno tale potere; pertanto, non potete sapere come si sentirà un individuo al riguardo.

Solo voi siete responsabili di come vi sentite: la sensazione si genera in conseguenza alle interpretazioni che date a quello che vi hanno detto o fatto. Esistono molte frasi che vi fanno credere di essere responsabili di ciò che sente un’altra persona:

  • “Mi stai facendo sentire in colpa”;
  • “Mi hai ferito”;
  • “Mi hai fatto male con le tue parole”;
  • “Il tuo comportamento mi ha ferito”;
  • “Mi fai rattristare”.

Con frasi del genere, smettiamo di assumerci le nostre responsabilità e di accettare la realtà che quei sentimenti, quelle sensazioni ed emozioni sono generati proprio da noi, attraverso l’interazione con gli altri, e che si sviluppano per mezzo della nostra esperienza e dei nostri pensieri.

È per questo che non tutti si sentiranno allo stesso modo davanti a un medesimo stimolo: ognuno avrà una reazione diversa a seconda delle sue caratteristiche personali e dell’atteggiamento che decide di adottare.

La paura di ferire nasconde altre paure

“Io sono fatto così”; è questa la frase che usiamo per giustificarci quando crediamo di essere davvero i responsabili delle sensazioni di un’altra persona.

Pensiamo di avere davvero paura di ferirla e ci ripariamo dietro a questa convinzione. Se siamo noi i primi a credervi, possiamo mentire in maniera indiscriminata e trasformarci, nella nostra mente, in salvatori che preferiscono dire una bugia a fin di bene piuttosto che ferire qualcuno.

In realtà, cosa stiamo giustificando con questo comportamento? Le nostre paure e, soprattutto, la nostra colpevolezza. Ci sentiamo colpevoli e, immediatamente, suona un campanello di allarme che ci spinge a nascondere la verità; ci proteggiamo da conseguenze che non vogliamo accettare.

Tuttavia, ci sentiamo colpevoli perché deduciamo che l’altra persona ci riterrà responsabili di come si sente. Possiamo liberarci da questo senso di colpa se siamo in grado di accettare di non essere i responsabili delle sensazioni dell’altro.

“Se soffri, è a causa tua; se sei felice, è a causa tua; se sei allegro, è a causa tua. Nessun altro è responsabile di come ti senti, solo tu lo sei. Tu sei inferno e paradiso allo stesso tempo.”

(Osho)

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Liberatevi dalla vostra colpa

Il senso di colpa causato dalla vostra insicurezza e dai vostri pensieri provoca comportamenti che vi allontanano dagli altri. Volete salvaguardarvi evitando la sincerità e la chiarezza, per non affrontare le vostre paure.

“Certo che ti farò male. Certo che me ne farai. Certo che ce ne faremo. Ma questa è la condizione stessa dell’esistenza. Farsi primavera significa accettare il rischio dell’inverno. Farsi presenza significa accettare il rischio dell’assenza”.

(Il Piccolo Principe – Antoine de Saint-Exupéry)

Se riuscirete a capire, accettare e assimilare il fatto che non siete responsabili di come si sente l’altro, dato che non avete il potere di ferirlo, né quello di risparmiargli il dolore, entrerete profondamente in contatto con voi stessi. Non distoglierete l’attenzione da quello che vi succede davvero, ovvero che le vostre paure non vi permettono di vedere che state evitando una situazione che vi provoca malessere e disagio.

Affrontare questa situazione vi consente non solo di conoscere meglio voi stessi e le vostre paure, ma anche di recuperare il valore dell’onestà e di acquisire la capacità di accettare le conseguenze delle vostre azioni. Così facendo, manterrete relazioni più sincere e stabili, basate sulla fiducia.

La cosa peggiore che possiate fare alle persone che amate è non dar loro la possibilità di conoscere la verità; devono essere loro a scegliere con che atteggiamento affrontare i fatti. Vi convincete che le state aiutando ma, in realtà, volete solo salvarvi dalle vostre paure, aumentandole inconsapevolmente.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.