Le tecniche paradossali per promuovere il cambiamento
Le tecniche paradossali, o di intenzione paradossale, sono state proposte per la prima volta da Viktor Frankl, padre della logoterapia. La scommessa alla base di tale prospettiva è quella di calmare la sofferenza provocata da determinati comportamenti attraverso l’uso dell’umorismo e del paradosso.
Un paradosso è dato dalla coesistenza di due elementi che si escludono a vicenda. Potrebbe non sembrare, ma gli esseri umani si muovono continuamente all’interno di un quadro paradossale. Amiamo e odiamo la stessa persona. Avanziamo e regrediamo allo stesso tempo.
“L’uomo è il figlio del suo passato ma non il suo schiavo, ed è il padre del suo futuro.”
-ViktorFrankl-
A livello terapeutico, le tecniche paradossali portano le persone ad accettare i loro problemi per mezzo di una logica apparentemente contraddittoria. Secondo diversi studi, tali tecniche risultano essere estremamente efficaci, anche se richiedono grande abilità ed esperienza da parte del terapeuta. Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.
La paura e l’intenzione paradossale
Viktor Frankl ha affermato che l’obiettivo principale delle tecniche paradossali è quello di “attenuare le paure individuali dei pazienti”. Secondo il suo punto di vista, una paura patologica deve essere sostituita da un’intenzione o un desiderio paradossale.
Questo criterio si applica soprattutto a coloro i quali soffrono di gravi forme d’ansia. In questo caso, il soggetto non prova una paura specifica, ma teme piuttosto la paura stessa. Tale paura patologica porta al blocco.
La persona teme di non ottenere ciò a cui ambisce, pensa ossessivamente alla paura e ciò porta al fallimento. Si crea, pertanto, un circolo vizioso che può essere spezzato attraverso l’impiego di tecniche paradossali.
Il fine di tali tecniche è che la persona arrivi a desiderare ciò di cui ha paura. Per esempio, a un soggetto affetto da balbuzie può essere chiesto di balbettare in modo esagerato, di farlo davanti ad altri e di non fermarsi finché non cominciano a ridere. Paradossalmente, ciò gli permetterà di non balbettare in diverse occasioni.
Le tecniche paradossali
Alla persona che desidera risolvere un problema per mezzo delle tecniche paradossali si chiede prima di tutto di arrestare il proprio desiderio di controllare o modificare i sintomi. Viene piuttosto incoraggiata a lasciarli manifestare liberamente e, se possibile, a enfatizzarli.
È estremamente importante che la persona rinunci al desiderio di controllare quello che le accade e deve essere disposta a esagerare i sintomi. Il passo successivo è applicare le tecniche paradossali, che consistono in quanto segue:
- Prescrizione del sintomo. È la procedura più comune. Al soggetto viene chiesto di provocare volontariamente i sintomi. Si impiega con le persone che affermano di non avere alcun controllo su nessun aspetto della propria vita.
- Restrizione paradossale e contenimento del cambiamento. Consiste nel proibire tutti i comportamenti che possano portare a cambiamenti positivi o miglioramenti, offrendo una visione pessimistica degli stessi. È indicato per le persone che hanno un blocco.
- Cambiare posizione. Consiste nell’adottare una lettura decisamente catastrofica del paziente, esagerandone problemi e difetti. Questa tecnica è indicata per coloro i quali tendono a lamentarsi troppo o sono provocatori.
- Pianificazione delle ricadute. Si induce il soggetto a ricadere volontariamente nel comportamento che vuole sradicare. Gli si propone di eliminare l’idea che ha di sé riguardo alla capacità di controllare le circostanze.
- Confusione e interferenza. Consiste nell’esprimersi in modo confuso e disordinato quando il paziente parla dei suoi problemi in modo parziale e confuso. Ciò lo incoraggia a essere più preciso nel descrivere quello che gli accade.
- Anticipazione dei risultati e utilizzo del paziente. Consiste nel determinare la sequenza del comportamento problematico, mediante auto-registrazioni, esagerando le difficoltà che il paziente incontrerà nel modificare tale sequenza.
L’efficacia delle tecniche
Le tecniche paradossali sono indicate soprattutto per chi presenta troppe aspettative di insuccesso rispetto agli obiettivi o che mostra una scarsa propensione a riconoscere le sue risorse per affrontare le difficoltà. In particolare, i soggetti con grandi carichi ossessivi o fobie che non sono in grado di affrontare e che generano molta ansia.
Nella pratica tali tecniche si sono rivelate piuttosto efficaci, ma non si conoscono ancora i meccanismi che rendono valido questo approccio.
Le tecniche paradossali vengono impiegato insieme a diversi approcci terapeutici. La principale difficoltà risiede, però, nella grande abilità richiesta al terapeuta per metterle in pratica efficacemente. In caso contrario, il paziente tende a vedere tali tecniche come mere manipolazioni, alle quali non intende sottoporsi.