L'importanza del silenzio che cambia la vita

Il silenzio, restare immobili nella calma, è essenziale per ritrovare se stessi. Abbiamo dimenticato che avere la mente e il cuore in pace è l'unico modo per raggiungere l'equilibrio e il benessere.
L'importanza del silenzio che cambia la vita
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 03 marzo, 2023

Il silenzio è la via più semplice e naturale per tranquillizzare la mente e calmare le emozioni. Una verità semplice dalle profonde implicazioni: alle volte basta restare immobili per raggiungere traguardi insperati. Non si tratta di contenere o reprimere gli impeti, bensì di affrontare con calma e intelligenza ogni tipo di situazione. L’importanza del silenzio risiede proprio in questo.

Non è un’esagerazione dire che rendere il silenzio parte centrale della vita può cambiare radicalmente la propria esistenza. Evitare conflitti, annullare il senso di colpa, trovare l’equilibrio sono alcune delle piacevoli conseguenze. Molti pensatori definiscono lo zen proprio come la capacità di restare in silenzio e in pace.

“I fiumi più profondi sono sempre i più silenziosi”

-Curtius-

Oggi giorno la vita sembra impostata contro la tranquillità, il silenzio e la semplicità delle cose. Siamo circondati da stimoli, dall’impeto di nuove esperienze e da tantissimo rumore. Siamo immersi in un vortice di accumulazione che provoca inquietudine.

È facile sentirsi insoddisfatti nonostante tutte le esperienze, gli amori, i soldi o i successi accumulati. Il motivo è uno soltanto: abbiamo dimenticato l’essenziale.

Il caos degli stimoli

Anche se il progresso scientifico e tecnologico arriva per risolvere problemi e rendere la vita più semplice, non sempre è così. La semplicità è un concetto raggiungibile soltanto attraverso la mente e il cuore, non con un dispositivo elettronico.

Ragazza che solleva una nuvola.

Molte delle nuove invenzioni sono pensate per farci risparmiare tempo lasciando che dispositivi meccanici svolgano per noi mansioni che non apportano nulla alla nostra crescita. Il tempo è vita e l’obiettivo è non sprecarlo. Tuttavia, anziché sfruttare questa meravigliosa opportunità, finiamo per occupare futilmente il tempo libero dando adito ai capricci, alle azioni banali e agli automatismi. 

Siamo ossessionati all’idea di dover riempire ogni singolo momento, di non lasciare attimi vuoti. Tutto ciò ha reso il silenzio intollerabile per molte persone che credono che sia più importante reagire, dire qualcosa, fare rumore.

Basti vedere la reazione atterrita di alcuni quando rimangono senza cellulare per qualche ora. Quando per un motivo o per un altro sono costretti a interrompere l’infinito flusso di comunicazione virtuale a cui siamo tutti abituati.

Una vita semplice

Ci complichiamo la vita senza motivo. Ci circondiamo di oggetti, desideri e azioni assolutamente superflui. E a volte, quando tutto ciò ci pesa, acquistiamo un altro oggetto o un’altra esperienza per calmare il nostro malessere. Abbiamo dimenticato che la soluzione non è avere di più, ma disfarci di ciò che non è necessario.

Una vita semplice è fatta esclusivamente di ciò di cui abbiamo bisogno. Mangiare quando abbiamo fame, dormire quando abbiamo sonno, restare svegli quando necessario. Lavorare, amare, godersi i momenti di svago, applicarsi in quelli lavorativi, etc.

La semplicità consiste nel recuperare la nostra essenza. Per riuscirci, dobbiamo capire l’importanza del silenzio, di un ritmo tranquillo. È questa l’unica strada che porta cuore e mente alla conoscenza di noi stessi.

Donna scopre l'importanza del silenzio.

L’importanza e la ricchezza del silenzio

Il silenzio di per sé è in grado di cambiare la nostra vita poiché ci permette di ritrovare la nostra essenza. Il maestro zen Jorge Bustamante ci ricorda che silenzio e quiete vanno di pari passo. Come trovare la calma interiore? Semplicemente smettendo di muoverci.

Il nostro problema non sono le cose che non abbiamo né gli amori che ci abbandonano, e neanche le esperienze che non riusciamo a vivere. Il nostro problema è il desiderio frenetico di raggiungere qualcosa di estremo per calmare la nostra anima. Ma è un pozzo senza fondo per cui la sensazione di appagamento non arriverà mai.

Solo il silenzio e la quiete possono calmare il vortice di desideri caotico e insaziabile favorendo, così, lo stato di pace interiore così ambito. Queste dimensioni ci insegnano la differenza tra l’essenziale e il necessario. È così che si possono trovare maggiore chiarezza interiore, lucidità e, di conseguenza, prendere azioni e decisioni migliori. Il silenzio parla, ci parla. Perché non ascoltarlo?


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  • Noelle-Neumann, E. (1995). La espiral del silencio. Barcelona: Paidós.

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