Lo stress è un virus contagioso

Gli esperti dicono che coloro che sono vittime dello stress di altre persone soffrono del cosiddetto “stress di seconda mano”.
Lo stress è un virus contagioso
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 03 gennaio, 2023

Si dice spesso che non nulla è contagioso come il cattivo umore. Vivere con una persona abituata a lanciare continui attacchi, giudizi di valore negativi e continue critiche, finisce per minarci dentro fino a un punto quasi disperato.

L’avrete certamente provato in prima persona in alcune occasioni. Saprete bene cosa può fare un semplice sorriso pieno di gioia e sincerità, ci contagia istantaneamente con un’emozione chiaramente positiva.

E che dire dello stress? Sapevate che questa dimensione è affatto un “virus” contagioso quasi quanto il malumore? Gli esperti dicono che coloro che sono vittime dello stress di altre persone soffrono del cosiddetto “stress di seconda mano”. Curioso, senza dubbio, ma non per questo dovremmo minimizzarlo, perché può essere altrettanto pericoloso.

Lo stress delle persone intorno a noi

Facciamo un semplice esempio. Viviamo con un partner che, per motivi di lavoro, è esposto a molte pressioni, molti obblighi, obiettivi da raggiungere e richieste.

A poco a poco, questo stress lavorativo si estende anche all’ambiente familiare. Il suo umore cambia, i momenti condivisi a casa sono pieni di tensione, dorme male la notte e anche il modo in cu ci tratta è diverso. Come ci sentiremo?

Noteremo un certo soffocamento dovuto al circolo di stress e ansia, la casa diventerà un piccolo buco nero in cui la comunicazione ne risentirà e i momenti condivisi in comune non avranno più la qualità di prima.

Appariranno frustrazione e ansia e, quasi senza accorgercene, avremo contratto lo stress dell’altra persona. Lo dimostra una ricerca condotta presso l’Università di tecnologia di Dresda. Tania Singer, scienziata e direttrice del progetto, spiega che una persona sottoposta a forte stress può generare la stessa risposta negli altri.

Va notato che alcune persone sono più sensibili di altre, ma in generale, vivere o trascorrere molto tempo con una persona stressata farà aumentare significativamente i livelli di cortisolo nel sangue.

E attenzione, c’è un altro fatto che non possiamo ignorare: i bambini sono i più vulnerabili a questo tipo di stress, che i genitori possono trasmettere loro a casa.

Gestirlo insieme

Potremmo dire a questo punto che lo stress più comune in cui possiamo imbatterci è quello che si vive a casa. È possibile che l’origine sia il lavoro e le pressioni che ne derivano. Problemi che sono al di là di noi e che poi proiettiamo nella nostra vita familiare.

Molte volte cadiamo nello stress quasi senza rendercene conto, andiamo sempre più veloci, diamo la priorità ad alcune cose rispetto ad altre mettendo ancora più pressione su noi stessi.

Mangiamo male, dormiamo male e proiettiamo la nostra ansia sulle persone che ci circondano, compresi i bambini. Non abbiamo più tempo per quello che è davvero importante. Cosa possiamo fare?

Se qualcuno a noi molto vicino sta vivendo un periodo di forte stress, dovremmo farglielo notare. È comune ignorarlo, pensare che sia normale, che questa pressione sia necessaria per raggiungere gli obiettivi.

Va chiarito che non c’è obiettivo più grande del proprio equilibrio, della vita stessa. E di più se quello stato colpisce gli altri. Dobbiamo mostrare loro la causa della loro situazione personale in se stessi e negli altri.

Vale la pena di aiutarli a porsi dei limiti e capire, in sostanza, cosa è importante: la salute, la tranquillità, l’equilibrio, l’affetto della famiglia, del partner, il benessere dei piccoli.

Se ci lasciamo influenzare dallo stress di un collega, amico o membro della famiglia, dobbiamo farglielo notare. Facciamogli vedere il bisogno di dare un altro ritmo alla sua vita, altrimenti finirà per perdere la salute e vedrà anche che le persone intorno possono allontanarsi. È necessario anche “aprire l’ombrello protettivo”.

Mantenete la calma ed evitate di farvi influenzare da reazioni, ansia, ritmi sfrenati altrui… siate pazienti e trasmettete una calma adeguata da cui l’altra persona può trarne beneficio.

Se vedete che è impossibile e che state perdendo la salute a causa di quella persona che non si lascia aiutare, o che non adotta strategie di miglioramento, dovrete prendere una decisione. Il vostro equilibrio e la vostra felicità vengono prima di tutto.

Immagine gentilmente concessa: Alejandra Niedermaier.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.