Miti alimentari da sfatare
La nutrizione è uno dei campi in cui la confusione regna sovrana. Attualmente circolano numerose teorie, notizie false e punti di vista erronei su come dovremmo nutrirci. Questi, nel tempo, hanno fatto sorgere alcuni miti alimentari.
Il risultato di queste credenze è quello di creare confusione in molte persone che intendono intraprendere una dieta dimagrante o semplicemente un regime alimentare più sano.
Nel corso del tempo questi miti alimentari sono stati smentiti da diversi studi scientifici. In questo articolo troverete per ognuno di essi una spiegazione sul motivo per cui sono stati convalidati in passato, ma poi smentiti.
Miti alimentari: come nascono?
La nutrizione, come la psicologia o la medicina, è una scienza strettamente legata all’essere umano. Di conseguenza, capita spesso che gli studi clinici che sulla carta forniscono risultati corretti non li rispecchino, invece, nella pratica.
Ciò rende lo sviluppo del sapere molto più difficile in quest’area che in altri campi, come la fisica o la chimica dove le regole sulla sperimentazione sono molto meno restrittive.
La maggior parte degli studi condotti sulla nutrizione si basano su statistiche. E, sebbene i dati forniti da queste tecniche matematiche siano molto utili, in generale non ci permettono di stabilire le causalità. Ovvero, il più delle volte non riusciamo a sapere perché si verifica un determinato risultato.
Questo è uno dei motivi per cui la maggior parte dei miti alimentari persiste nel tempo: finché non viene eseguito uno studio clinico, i dati ottenuti sulla nutrizione sono incompleti. Questa scienza relativamente giovane non possiede ancora tutte le risposte su quello che è sano e quello che non lo è.
Ciò non toglie che negli ultimi decenni ci sia stata un’esplosione di conoscenze al riguardo, dovute principalmente all’epidemia di obesità scoppiata nei paesi sviluppati. Vediamo nei seguenti paragrafi quali sono i principali miti alimentari che vengono considerati tali solo da poco.
1- Mangiare troppe uova fa male
Uno dei principali miti alimentari riguarda le uova, ovvero che mangiarne troppe (in particolare i tuorli) può causare diversi problemi di salute. L’idea risiede nella convinzione che il consumo di colesterolo provochi l’aumento di quello già presente nell’organismo. Sembra logico, no?
Ebbene, recenti studi hanno dimostrato che i livelli di colesterolo nell’organismo non sono condizionati da questo alimento. Oggi sappiamo che il nostro corpo produce questa sostanza quattro volte in più di quanto saremmo in grado di assumerne col cibo in un giorno.
Il contributo delle uova nella dieta non è affatto rilevante in questo senso. Un aspetto interessante da studiare sarebbe invece l’impatto degli alimenti con cui accompagniamo le uova.
2- I grassi fanno ingrassare
Un altro dei principali miti alimentari è legato alla convinzione che consumare troppi grassi faccia ingrassare. È ormai noto che non funziona esattamente così.
La convinzione deriva dal conteggio dell’apporto calorico di ogni macronutriente. Mentre i carboidrati e le proteine contengono quattro calorie per chilo, i grassi ne contengono nove. È logico pensare, dunque, che per perdere peso sia preferibile mangiare più i primi due nutrienti che gli ultimi.
Tuttavia, studi recenti indicano che includere nella propria dieta il consumo di grassi entro parametri normali non solo non ci fa ingrassare, ma può anche aiutarci a perdere peso.
Ciò accade perché queste sostanze sono coinvolte nei processi fondamentali legati al dimagrimento, come la produzione di testosterone, la sensazione di sazietà o l’accelerazione del metabolismo basale (la velocità con cui bruciamo naturalmente le calorie).
3- La colazione è il pasto più importante della giornata
Un famoso detto riassume uno dei principali miti alimentari: “fai colazione come un re, pranza come un principe e cena come un povero”. Questo detto si basa sulla vecchia convinzione che consumare una ricca colazione sia fondamentale per rendere al meglio durante la giornata.
Anche se una colazione ricca di sostanze nutritive (come verdure e proteine) può darci energia per tutta la giornata, la verità è che la tipica colazione occidentale produce l’effetto contrario. Cereali zuccherati o brioche producono un picco di insulina che garantiscono solamente energia a breve termine.
Le due alternative maggiormente consigliate dagli esperti sono:
- Consumare cibi a basso contenuto di zuccheri, ma non a basso contenuto di grassi e proteine.
- Saltare la colazione, praticando l’ormai noto digiuno intermittente.
È probabile che le nostre considerazioni sui miti alimentari vi abbiano sorpreso, ma la scienza ci fornisce sempre nuove prove per verificare la validità delle nostre convinzioni. Chissà cosa scopriremo in futuro su questo campo così importante per la nostra salute .Per ora sappiamo per certo che “siamo ciò che mangiamo”.