Momenti di crisi delle coppie stabili

Momenti di crisi delle coppie stabili
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 28 marzo, 2023

Quello di coppia è un rapporto in continua evoluzione. Il fatto che due persone si amino non rende la loro relazione immune dagli alti e bassi della vita, dalle difficoltà e dai litigi. Anche tra le coppie stabili, dunque, possono esserci dei momenti di crisi.

Ogni coppia è un caso a se stante,con i suoi punti di forza e le sue debolezze, e ovviamente i suoi conflitti interni. Tuttavia, alcuni momenti di crisi accomunano quasi tutte le coppie stabili. Di solito queste crisi sono scatenate da situazioni ben precise che in qualche modo sconvolgono la relazione di coppia.

“È più facile essere amante che marito, per la ragione che è più difficile avere dello spirito tutti i giorni che dire cose carine di tanto in tanto.
-Honoré de Balzac-

I momenti di crisi comuni a tutte le coppie stabili sono 4: quando finisce l’innamoramento, quando si prende la decisione di consolidare il rapporto attraverso il matrimonio o la convivenza, quando nascono i figli e quando questi vanno via di casa.

Analizziamo in dettaglio ognuno di questi momenti nel dettaglio.

I momenti di crisi comuni a tutte le coppie stabili

1. Fine dell’ innamoramento

Questo momento segna la prima crisi delle coppie stabili. Solitamente si verifica circa un anno dopo l’inizio della relazione. Alcuni studi dimostrano che in media la fase dell’innamoramento vero e proprio dura circa 3 mesi. Tuttavia, i suoi effetti durano un po’ più a lungo. Ovviamente va tenuto presente che si tratta di dati approssimativi, basati sull’esperienza media e non su casi specifici.

Coppia sbiadita

La fine dell’innamoramento presuppone la perdita di alcuni ideali romantici. In altre parole, si smette di vedere il partner come un essere perfetto e straordinario, in questo modo tutti i difetti vengono a galla. Ciò comporta una delusione (e di conseguenza una modifica) delle proprie aspettative, e dunque una crisi. Molte coppie che sembravano perfette finiscono per separarsi dopo un anno o un anno e mezzo. La causa risiede proprio in questo passaggio dall’ideale al reale.

2. Consolidamento

Di solito dopo due o tre anni si presenta la seconda crisi delle coppie stabili. Questa crisi si verifica nel momento in cui inizia a sentirsi nell’aria l’idea di “passare al livello successivo”, ossia quando arriva il momento di decidere se andare a convivere o meno. Ancora una volta, è necessario un adattamento e ciò produce un momento di instabilità.

A questo punto, la relazione può prendere diverse pieghe. Nel migliore dei casi, entrambi sono d’accordo sull’andare a convivere (o sul non farlo) e quindi portano la loro relazione al livello seguente: quello della coppia matura in cui si ha una reale accettazione dell’altro. Altri, al contrario, non giungono a un accordo sul da farsi. Non è difficile, dunque, che in momenti come questo si verifichino litigi o allontanamenti che talvolta conducono all’annullamento delle nozze o a successive separazioni.

3. L’arrivo dei figli, un momento destabilizzante

L’arrivo dei figli è un altro fattore che presuppone un cambiamento all’interno della coppia. Si tratta di un momento in cui tendono a emergere tutte le debolezze della relazione. È anche probabile che tornino a galla conflitti passati (persino risalenti all’infanzia) mai risolti. Ciò che all’apparenza è stabile potrebbe iniziare a vacillare.

Donna incinta con marito

In questa fase il rapporto di coppia passa in secondo piano, perché si è prima di tutto genitori. I figli diventano la priorità e talvolta si creano divergenze sui metodi educativi. In altri casi succede che uno dei due genitori si senta sommerso dalle troppe responsabilità. Spesso l’incapacità di risolvere questi piccoli conflitti porta a una rottura definitiva del rapporto. Se la coppia riesce a superare questi momenti di crisi, sarà più unita che mai.

4. Il nido vuoto e le nuove sfide da affrontare

Nonostante la coppia abbia già dovuto affrontare tutte le precedenti tappe, gli resta ancora un ostacolo da superare: il momento in cui i figli lasciano il nido. Per la coppia, è come rincontrarsi dopo tanti anni, ma entrambi cambiati radicalmente, dunque devono imparare a conoscersi di nuovo.

Prima le coppie tendevano a sposarsi molto giovani ritrovandosi così ad affrontare la sindrome del nido vuoto prima dei 50 anni. Avevano dunque la gioventù dalla loro parte e si sentivano pronti a prendere nuovamente in mano le redini della loro vita. Oggigiorno le coppie si trovano ad affrontare questa situazione quando sono già avanti con l’età. Per questo ormai è raro vedere coppie che si separano in questa fase, che può comunque essere caratterizzata da forti conflitti. Superando queste difficoltà, la coppia riscopre nuovi aspetti della relazione mai considerati prima.

Il fatto che due persone si amino profondamente non le rende immuni dai momenti di difficoltà. Nelle coppie stabili le crisi rappresentano anche un’opportunità per rafforzare il legame e renderlo ulteriormente profondo e significativo.


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