Nessuno può curarvi meglio di voi
In questi ultimi giorni, la vita mi ha dato una lezione molto importante. È stato un periodo di profonda crescita che mi piacerebbe condividere con voi perché credo che, anche se in modi diversi, a tutti capitino situazioni simili ogni tanto.
Quando ho iniziato la mia formazione come insegnante di yoga, ho imparato che uno dei principi fondamentali dello yoga è l’ahisma. Ahisma significa “non violenza”. Spesso pensiamo che questo significhi soltanto non essere aggressivi con gli altri, ma non siamo coscienti del grado di violenza che possiamo infliggere al nostro stesso corpo.
Paradossalmente, questo percorso di apprendimento nel mio caso è nato dalla medicina indiana, ma in senso contrario. Ho imparato “per contrasto” che ci sono cose che possono essere troppo violente per il mio corpo.
Per una settimana ho seguito un trattamento che doveva avere l’obiettivo di “disintossicare” il mio corpo, ma che è servito soltanto a generare un enorme blocco da cui sto cercando di recuperarmi.
Mi sto curando da sola, trattando il mio corpo con molto amore, tenerezza, delicatezza, rispettando la mia sensibilità . Ho imparato che è fondamentale rispettare la nostra sensibilità, e che dobbiamo essere i primi a farlo.
E non si tratta soltanto di una percezione soggettiva. C’è qualcosa che, come insegnante, insegno spesso ai miei allievi: dobbiamo arrivare a conoscere in modo profondo il funzionamento del nostro sistema nervoso e del nostro cervello, il loro meccanismo biologico.
Perché siamo fatti anche di un corpo, e la qualità della nostra vita dipende dal suo benessere.
È stato dimostrato che il potere naturale di cura e rigenerazione del nostro organismo si attivano soltanto quando è attiva anche la risposta di rilassamento, e non la risposta di stress.
Quando qualcosa attiva il meccanismo dello stress , tutte le capacità di cura del corpo si bloccano o diminuiscono, così come le potenzialità del nostro sistema immunitario e la nostra capacità di assimilare gli elementi nutritivi.
Se ciò che ci cura è la capacità del nostro corpo di rilassarsi, quello che non dobbiamo fare è aggredire il nostro corpo o sovraccaricare il nostro sistema nervoso.
Al contrario, tutto ciò che ha a che fare con la delicatezza, la cura, l’ascolto del corpo e la calma, ci aiuta enormemente.
Per questo sono sempre più in voga tecniche come la “biodanza” o certe forme di meditazione che hanno lo scopo di generare sensazioni positive, nutrienti e rilassanti. Le tecniche e le metodologie di aiuto si allontanano dalle terapie di shock, e cercano invece il cambiamento attraverso l’amore, l’affetto e la cura, la creazione di uno spazio sicuro e confortevole, libero, di autoascolto .
Uno spazio in cui, in modo naturale, il nostro meccanismo corpo-mente possa riorganizzarsi in modo più salutare e tendere di nuovo verso il benessere, la pace e la felicità. Il tutto, senza avere impatti negativi né sul corpo né sulla psiche.
Molte persone hanno vissuto lo shock di terapie e trattamenti troppo bruschi e intensi, che lasciano la persona più destrutturata di quanto già non fosse prima di iniziare. Uno degli insegnamenti è che la cosa più importante per curarci è sempre il nostro criterio e intuito, i messaggi che il nostro corpo ci lancia, che possono anche essere in contrasto con quelli di altre persone.
Come dico spesso ai miei allievi, “voi siete gli unici a comandare nella vostra vita”.
Se volete iniziare ad approfondire la conoscenza di voi stessi, vi invito a farvi alcune domande che io stessa mi sono posta dopo questa esperienza. Di sicuro, vi saranno utili e illuminanti come lo sono state per me. Prendetevi qualche minuto di tranquillità per rispondere dal profondo di voi stessi.
In quali ambiti della vita mi sto fidando di più della voce degli altri che della mia?
In quali occasioni affido il mio benessere agli altri invece di ascoltare ciò che mi dice il mio corpo?
Ci sono stati casi in cui mi sono fatto/a violenza da solo/a?
In che modo? Quali abitudini mi fanno del male?
Adesso che di sicuro vi sarete resi conto di molte cose, dovete passare all’azione. Perché la presa di coscienza senza l’azione serve a ben poco.
La mia proposta è questa: nei prossimi giorni, scegliete una delle abitudini o dei comportamenti con cui vi fate del male da soli e cambiateli. Allo stesso modo, smettete di esporvi all’influenza di qualcuno o qualcosa che non vi sta facendo bene.
Potreste, per esempio, decidere di smettere di frequentare un certo posto o una certa persona. Potete scegliere di smetterla di lasciare tutte le vostre energie tra le quattro mura di una palestra con la musica a tutto volume, e optare invece per una passeggiata nel parco, circondati dagli uccellini, e sentirvi in pace qui e adesso.
Abbandonate qualcosa che vi fa male, con l’obiettivo di migliorare la vostra vita. Datevi il permesso di prendervi cura di voi stessi con delicatezza e amore. Perché voi siete la cosa più preziosa che possedete.