Neurobica: la ginnastica per il cervello

La neurobica rende il cervello più agile e flessibile. Rompe gli schemi mentali automatici o abituali per svegliare le aree rimaste assopite e potenzia la nostra attività cerebrale.
Neurobica: la ginnastica per il cervello
Marián Carrero Puerto

Scritto e verificato la psicologa Marián Carrero Puerto.

Ultimo aggiornamento: 12 gennaio, 2023

Viviamo in una società che venera il culto del corpo e siamo ossessionati dalla pratica dell’attività fisica a tal punto che diventiamo, in qualche modo, scultori del nostro corpo. Ma che ne è del nostro cervello? Esiste uno sport adatto a mantenerlo in forma? Vi piacerebbe imparare a tenerlo allenato? In questo articolo parleremo della neurobica, la ginnastica per il cervello. 

Prendersi cura del proprio corpo è positivo, ma non possiamo trascurare il nostro cervello. Quest’ultimo, infatti, ha un valore inestimabile in quanto centro operativo. Proprio per questo motivo, anche il nostro cervello ha bisogno di allenarsi, e grazie alla neurobica possiamo farcela.

Gli esercizi proposti dalla neurobica possono essere adattati sulla base della popolazione target. Si punta così a potenziare diverse facoltà a secondo della fascia di età. Inoltre, possiamo trovare esercizi sia per bambini piccoli che per persone adulte o in età avanzata.

Qualunque uomo può essere, se lo vuole, scultore del proprio cervello.

-Santiago Ramón y Cajal-

Cervello che si allena

Definizione di neurobica

La ginnastica mentale, ginnastica cerebrale o neurobica è un insieme di esercizi, problemi o rompicapo mentali che migliorano il rendimento cognitivo. È stata proposta per la prima volta da Lawrence Katz e Manning Rubin, neurobiologi dell’Università di Duke.

Questi autori propongono la neurobica in quanto programma di esercizi che concepisce il cervello come un gruppo di muscoli da stimolare attraverso nuove abitudini e mediante una serie di esercizi che, nel tempo, mantengono una salute mentale ottimale. Secondo Katz e Rubin (1999), la neurobica è ben diversa da altri esercizi per il cervello; questi ultimi di solito prevedono indovinelli di logica o esercizi isolati.

Gli esercizi di neurobica si servono invece dei cinque sensi, in modo tale da realizzare e generare diversi percorsi naturali propri del cervello per poi forgiare nuove associazioni tra le diverse informazioni. Creare nuovi schemi associativi è naturalmente l’obiettivo della neurobica.

Il cervello è un muscolo che può muovere il mondo.

-Stephen King-

Quali esercizi propone?

Gli esercizi di ginnastica cerebrale proposti dalla neurobica coinvolgono gli emisferi, i movimenti del corpo, i sensi (in particolare la vista), stimolano la mielina e ottimizzano l’apprendimento.

Gli obiettivi a cui puntano sono i seguenti: favorire il buono stato fisico della persona, la qualità dei suoi movimenti, rafforzarne le capacità psicologiche e cognitive, favorire la comunicazione tra cervello e corpo, eliminare lo stress e la tensione dall’organismo.

Si possono realizzare un’infinità di esercizi: più creativi siamo, più ampio sarà il ventaglio di possibilità. Per citare qualche esercizio: 

  • Completare sudoku e rompicapo, cronometrando il tempo per vedere quanto siamo migliorati.
  • Imparare parole nuove o includerle nelle conversazioni future.
  • Cambiare il polso su cui indossiamo l’orologio.
  • Leggere l’orario allo specchio.
  • Camminare all’indietro in casa (facendo attenzione!).
  • Lavare i denti o pettinarsi con la mano non dominante.
  • Osservare le fotografie al contrario per scoprire nuovi dettagli.
  • Usare il cellulare con la mano non dominante.
  • Vestirsi a occhi chiusi.
  • Cambiare percorso per andare al lavoro, a casa, a scuola…

Insomma, si tratta di esercizi che rompono la nostra routine e i nostri comportamenti automatici, che, insomma, fanno lavorare il nostro cervello.

La parte del corpo più sana è quella che alleniamo di più.

-Seneca-

Donna gioca a sudoku

Cosa si ottiene con questi esercizi?

Per molto tempo si è pensato che il cervello producesse nuove connessioni neuronali solo in età pediatrica. Katz è giunto alla conclusione che il cervello individua ed elabora gli apporti sensoriali necessari, dando origine a nuove strutture e connessioni in diverse fasce d’età. Con questi esercizi possiamo:

  • Creare nuove connessioni (sinapsi) a livello cerebrale, per mezzo della sperimentazione di nuove attività della vita quotidiana.
  • Stimolare la produzione o la rigenerazione di nuove reti neuronali attraverso la rete sensoriale.
  • Indurre la produzione di neurotrofine o di molecole specifiche che favoriscano la sopravvivenza dei neuroni.

Praticare la ginnastica cerebrale è importante, perché aiuta a usare la totalità del cervello e del corpo, migliora la concentrazione, l’equilibrio, il pensiero, la memoria, la creatività, l’ascolto, l’attenzione, la percezione e la concentrazione.

Per questo motivo “viene considerata una strategia che potenzia attitudini e attività di apprendimento, aiuta a prevenire e a porre rimedio ai deficit motori, a disturbi di condotta, linguaggio, scrittura e iperattività (Orellana, 2010).

Grazie agli esercizi proposti dalla neurobica, è possibile sviluppare nuove strutture e connessioni cerebrali. Con queste tecniche possiamo anche prevenire la comparsa di diverse malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer, la depressione e il Parkinson.


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  • Aguirre Vargas, I. (2012). Gimnasia cerebral para niños de 4 a 5 años como instrumento de estimulación de las capacidades (Bachelor’s thesis, Universidad del Azuay).

  • Díaz Bravo, L. E., & Chapoñan Guivar, K. (2017). Propuesta de estrategias basada en Gimnasia Cerebral para potenciar procesos de atención en estudiantes del nivel inicial, Chiclayo 2014.

  • Novoa López, MH (2018). Diseño y aplicación de un programa para el desarrollo de la creatividad y la influencia en la calidad de los resultados académicos 2018.

  • Orellana, R. (2010). Gestión de la calidad en aprendizajes significativos. 2da. Edición. Lima, Perú: Gráfica Ángeles S.A.C.


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