Neurobica: la ginnastica per il cervello
Viviamo in una società che venera il culto del corpo e siamo ossessionati dalla pratica dell’attività fisica a tal punto che diventiamo, in qualche modo, scultori del nostro corpo. Ma che ne è del nostro cervello? Esiste uno sport adatto a mantenerlo in forma? Vi piacerebbe imparare a tenerlo allenato? In questo articolo parleremo della neurobica, la ginnastica per il cervello.
Prendersi cura del proprio corpo è positivo, ma non possiamo trascurare il nostro cervello. Quest’ultimo, infatti, ha un valore inestimabile in quanto centro operativo. Proprio per questo motivo, anche il nostro cervello ha bisogno di allenarsi, e grazie alla neurobica possiamo farcela.
Gli esercizi proposti dalla neurobica possono essere adattati sulla base della popolazione target. Si punta così a potenziare diverse facoltà a secondo della fascia di età. Inoltre, possiamo trovare esercizi sia per bambini piccoli che per persone adulte o in età avanzata.
Qualunque uomo può essere, se lo vuole, scultore del proprio cervello.
-Santiago Ramón y Cajal-
Definizione di neurobica
La ginnastica mentale, ginnastica cerebrale o neurobica è un insieme di esercizi, problemi o rompicapo mentali che migliorano il rendimento cognitivo. È stata proposta per la prima volta da Lawrence Katz e Manning Rubin, neurobiologi dell’Università di Duke.
Questi autori propongono la neurobica in quanto programma di esercizi che concepisce il cervello come un gruppo di muscoli da stimolare attraverso nuove abitudini e mediante una serie di esercizi che, nel tempo, mantengono una salute mentale ottimale. Secondo Katz e Rubin (1999), la neurobica è ben diversa da altri esercizi per il cervello; questi ultimi di solito prevedono indovinelli di logica o esercizi isolati.
Gli esercizi di neurobica si servono invece dei cinque sensi, in modo tale da realizzare e generare diversi percorsi naturali propri del cervello per poi forgiare nuove associazioni tra le diverse informazioni. Creare nuovi schemi associativi è naturalmente l’obiettivo della neurobica.
Il cervello è un muscolo che può muovere il mondo.
-Stephen King-
Quali esercizi propone?
Gli esercizi di ginnastica cerebrale proposti dalla neurobica coinvolgono gli emisferi, i movimenti del corpo, i sensi (in particolare la vista), stimolano la mielina e ottimizzano l’apprendimento.
Gli obiettivi a cui puntano sono i seguenti: favorire il buono stato fisico della persona, la qualità dei suoi movimenti, rafforzarne le capacità psicologiche e cognitive, favorire la comunicazione tra cervello e corpo, eliminare lo stress e la tensione dall’organismo.
Si possono realizzare un’infinità di esercizi: più creativi siamo, più ampio sarà il ventaglio di possibilità. Per citare qualche esercizio:
- Completare sudoku e rompicapo, cronometrando il tempo per vedere quanto siamo migliorati.
- Imparare parole nuove o includerle nelle conversazioni future.
- Cambiare il polso su cui indossiamo l’orologio.
- Leggere l’orario allo specchio.
- Camminare all’indietro in casa (facendo attenzione!).
- Lavare i denti o pettinarsi con la mano non dominante.
- Osservare le fotografie al contrario per scoprire nuovi dettagli.
- Usare il cellulare con la mano non dominante.
- Vestirsi a occhi chiusi.
- Cambiare percorso per andare al lavoro, a casa, a scuola…
Insomma, si tratta di esercizi che rompono la nostra routine e i nostri comportamenti automatici, che, insomma, fanno lavorare il nostro cervello.
La parte del corpo più sana è quella che alleniamo di più.
-Seneca-
Cosa si ottiene con questi esercizi?
Per molto tempo si è pensato che il cervello producesse nuove connessioni neuronali solo in età pediatrica. Katz è giunto alla conclusione che il cervello individua ed elabora gli apporti sensoriali necessari, dando origine a nuove strutture e connessioni in diverse fasce d’età. Con questi esercizi possiamo:
- Creare nuove connessioni (sinapsi) a livello cerebrale, per mezzo della sperimentazione di nuove attività della vita quotidiana.
- Stimolare la produzione o la rigenerazione di nuove reti neuronali attraverso la rete sensoriale.
- Indurre la produzione di neurotrofine o di molecole specifiche che favoriscano la sopravvivenza dei neuroni.
Praticare la ginnastica cerebrale è importante, perché aiuta a usare la totalità del cervello e del corpo, migliora la concentrazione, l’equilibrio, il pensiero, la memoria, la creatività, l’ascolto, l’attenzione, la percezione e la concentrazione.
Per questo motivo “viene considerata una strategia che potenzia attitudini e attività di apprendimento, aiuta a prevenire e a porre rimedio ai deficit motori, a disturbi di condotta, linguaggio, scrittura e iperattività (Orellana, 2010).
Grazie agli esercizi proposti dalla neurobica, è possibile sviluppare nuove strutture e connessioni cerebrali. Con queste tecniche possiamo anche prevenire la comparsa di diverse malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer, la depressione e il Parkinson.
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