Non si può togliere dalla testa ciò che non esce dal cuore

Non si può togliere dalla testa ciò che non esce dal cuore
Raquel Aldana

Scritto e verificato la psicologa Raquel Aldana.

Ultimo aggiornamento: 14 dicembre, 2021

Dicono che voler dimenticare significhi ricordare per sempre, e hanno ragione. Cercare di sbarazzarsi dei propri sentimenti è un’avventura che può finire in tragedia. È un suicidio emotivo, una vera follia.

Di certo, non è la stessa cosa provare a dimenticare un pensiero che un sentimento o un’emozione. Con il primo, possiamo riuscirci: è sufficiente abituarsi a pensare ad altro, dirsi “basta” o “stop” quando questo sovviene alla mente.

Tuttavia, tentare di eliminare le nostre emozioni e ciò che esse comportano significa negare la realtà e rifiutare gli insegnamenti che ci si presentano. Voler inibire o sbarazzarci di ciò che sentiamo nel profondo non farà altro che ingigantire tutto ciò che vogliamo evitare.

“Ormai non l’amo più, è vero, ma forse l’amo ancora.
È così breve l’amore e così lungo l’oblio.
E siccome in notti come questa l’ho tenuta tra le braccia,
la mia anima non si rassegna d’averla persa.”

(Pablo Neruda)

Voler dimenticare significa ingannare se stessi

Molte volte voler dimenticare significa alimentare inconsapevolmente l’ossessione per quella determinata persona, non rinunciare a quel che ci ha fatto, sentire la sua presenza o il suo ricordo. Tuttavia, può darsi che ciò che vorremmo dimenticare non sia una persona, bensì una sensazione.

Ogni emozione e ogni ricordo ci spinge a prestare attenzione al nostro io più profondo, quell’io a cui non badiamo nel quotidiano. È per questo che è così difficile da capire: molto spesso la nostra coscienza e le nostre parole non riescono a comprendere ciò che trabocca dall’anima.

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Tali situazioni richiedono un lavoro interiore molto intenso, che sicuramente ci pesa. Dobbiamo essere consapevoli che è molto probabile provare sentimenti contrastanti, arrabbiarsi con se stessi e con gli altri, sentire ira, gelosia ed altre emozioni che la nostra morale castiga.

È una cosa normale, quindi dobbiamo accettarla. Non possiamo dare alla nostra mente l’incarico di evitare le nostre emozioni: non solo è impossibile, ma anche molto pericoloso.

Ciò che dobbiamo fare è imparare a gestire queste emozioni, a controllare i nostri comportamenti e a favorire il nostro benessere. Lavorare su questo punto significa non sforzarci di stare bene a tutti i costi, bensì provare a tollerare quel che sente il nostro cuore.

In altre parole, scappare dalla sofferenza è impossibile; l’unico modo per farla scomparire è permetterci di sperimentarla e di viverla fino a che questa non si esaurisca.

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Ricordare ciò che ci ha lasciato il segno

La soluzione non sta nel tentativo di evitare il dolore, bensì nella comprensione, per poter ricordare senza dolore. Il cuore guarisce solo quando riusciamo a conservare nella memoria i bei momenti.

Ciò che ci fa soffrire non è il ricordo di quegli istanti, ma la perdita di qualcuno che amavamo o di un sentimento che è sfumato e che non riusciamo a riconquistare. L’essenza dell’aria che respiravamo in sua presenza, l’odore di quell’ossigeno con il quale contavamo fino all’infinito migliaia di volte…

Se faremo lo sforzo psicologico di comprendere che le persone della nostra vita vanno e vengono, ci renderemo conto che l’importante è quello che è entrato dentro di noi, perché lì rimarrà per sempre.

Quando saremo capaci di fare questo passo, riusciremo a sentire tutto ciò che abbiamo reso nostro, ciò che fa la differenza, ciò che ci restituisce alla vita e che forma il prima e il dopo.

In altre parole, ognuno dei nostri sentimenti si trasforma in una parte di noi alla quale non possiamo rinunciare; tutto ciò che ci fa male perdere resterà per sempre dentro al nostro cuore.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.