Nostradamus, il profeta più famoso

Nostradamus è senza dubbio il profeta più famoso. Come è comune in questi casi, detrattori e credenti hanno opinioni diverse sull'interpretazione dei suoi scritti.
Nostradamus, il profeta più famoso
Juan Fernández

Scritto e verificato lo storico Juan Fernández.

Ultimo aggiornamento: 03 gennaio, 2023

Nella Francia del XVI secolo, un medico di origine ebraica di nome Michel de Nostradamus raggiunse una notevole fama diventando ospite delle principali corti europee. Le sue notevoli doti curative gli valsero un ampio riconoscimento.

A quei tempi, la medicina era ben lontana dall’essere una scienza precisa come lo è oggi, e molte altre discipline e credenze si infiltravano e si confondevano ai margini di quella consolidata. Nostradamus apprese diverse pratiche dai medici, altre dagli astrologi, nonché dagli alchimisti.

Nel Medioevo le profezie ispirate dalle stelle non erano considerate eresie. Dopotutto, Dio stesso aveva disposto le stelle perché le leggessimo. Nostradamus ne approfittò mettendosi al servizio di Caterina de Medici ed Enrico II di Francia. Nel corso del tempo, la leggenda è andata oltre il suo ruolo di medico, facendo proseliti e tramandandosi fino a oggi.

Tempi difficili

In una certa misura, Nostradamus è un figlio del suo tempo. Nel XV e XVI secolo una serie di fattori ne favorirono l’ascesa come profeta.

Da un lato, la peste stava devastando l’Europa, facendo maturare una forte incertezza verso il domani. Ai morti si aggiunsero i cattivi raccolti e le continue guerre religiose, per cui il desiderio di conoscere il futuro era sempre più forte. La tragedia della peste, infatti, avrebbe colpito duramente Nostradamus, che perse la prima moglie e i figli e dovette interrompere la sua formazione ad Avignone.

A livello culturale e intellettuale, il Rinascimento cavalca ancora tra due epoche. Nelle corti e nelle città si moltiplicarono gli artisti e i ricercatori, meno dipendenti dal potere religioso rispetto al Medioevo.

In seno allo sviluppo scientifico fuori controllo, maturarono anche le correnti non scientifiche, animate ancora dalle superstizioni. In molti casi la scienza e la superstizione portavano la firma dello stesso autore.

“Un imperatore nascerà vicino all’Italia,

che all’impero costerà caro,

diranno con quali persone si alleerà,

alle quali sembrerà meno principe che carnefice”.

-Centuria I, quartina 60, Nostradamus. Presumibilmente riferendosi a Napoleone-

Iscrizione con una profezia di Nostradamus.


La carriera di Nostradamus

Dopo aver completato gli studi in medicina a Montpellier, Nostradamus continuò gli studi in maniera autonoma. La peste ha segnato profondamente la sua biografia, per cui dedicò molte delle sue ricerche a tentare di sconfiggere questo male, ancor prima di ottenere la laurea. Sicuramente, si ispirò alla sua tragedia personale.

I suoi viaggi gli permisero di conoscere un’ampia varietà di unguenti e metodi di prevenzione, rendendolo un esperto ricercato in tutte le città francesi in cui stavano emergendo nuovi focolai di peste.

Fu in questo momento, sicuramente incoraggiato dalla sua rispettabilità, che iniziò a pubblicare i suoi primi almanacchi. Gli almanacchi erano calendari che raccoglievano previsioni di ogni tipo sull’anno in corso ispirandosi alla lettura delle stelle.

Indipendentemente dalla guerra o dalla peste, in una società così dipendente dalla vita agricola, il raccolto era fondamentale. Gli almanacchi includevano anche le previsioni del tempo, per cui, seppur prive di qualsiasi fondamento scientifico, possono essere considerate come un primo esempio di meteorologia.

A questi scritti bisogna aggiungere gli esperimenti di cosmetica e di botanica: dagli oli e profumi terapeutici ai filtri d’amore, Nostradamus era il medico desiderato in ogni corte.

L’opera profetica di Nostradamus

Di tutte le sue opere, le più lette e studiate sono senza dubbio i Centuria. Scritti in quartine raggruppate in centinaia, divennero le profezie ispirate alle stelle per eccellenza.

Sebbene non contengano mai la data, l’anno limite delle profezie di Nostradamus è il 3797. A livello cronologico, sorsero numerose speculazioni. La data non è valida, soprattutto se consideriamo che per lui sarebbe arrivata l’Apocalisse, per cui le previsioni al di là di essa sfuggono al suo potere.

Sia ai suoi tempi sia ai giorni nostri, sono state realizzate moltissime interpretazioni delle sue quartine. I temi sono ricchi e diversificati: dai disastri naturali alle guerre, dalle nascite straordinarie alle scoperte scientifiche.

“Dalle profondità dell’Europa occidentale,

dai poveri nascerà un bambino,

che con il suo modo di parlare sedurrà le masse,

la sua fama nel regno d’Oriente crescerà”.

-Centuria III, quartina 35, Nostradamus. Presumibilmente riferendosi a Hitler-

Tra profezia ed enigma

Nostradamus ha voluto lasciarci anche i segreti della divinazione. Nella sua corrispondenza personale raccoglie un piccolo dettaglio; per non gettare “perle ai porci” ha scritto i suoi Secoli per mezzo di “frasi nascoste ed enigmatiche”.

Non sappiamo se la volontà dell’autore fosse quella di ingannare i suoi lettori, così come non possiamo sapere se molti dei suoi seguaci abbiano avuto la volontà di cadere in un suggestivo inganno. In ogni caso, le quartine sono così ambigue e generiche che potrebbero riferirsi a tutto e a niente.

Forse la vita e l’opera di Nostradamus ci insegnano poco o nulla su quello che ci riserva il futuro, ma sono un’ottima lezione sul potere della suggestione umana.


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  • Corvaja, Mirella (2006) Las Profecías de Nostradamus, De Vecchi.
  • Alonso, Laura (2002) Nostradamus, Servilibro.

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