Oggi niente wi-fi, parlate tra di voi!
Quando terminiamo tutte le nostre attività lavorative e, finalmente, andiamo in vacanza, il semplice fatto di cambiare abitudini, paesaggi e contesto diventa un vero e proprio dilemma per più di una persona.
Se prenotiamo una stanza presso un hotel, di certo ne cercheremo uno che offra il servizio wi-fi. Se andiamo a mangiare al ristorante o se andiamo a bere una birra da qualche parte, speriamo sempre di trovare la connessione gratuita per i nostri dispositivi elettronici.
Viviamo in una società interconnessa, la qual cosa implica grandi benefici a livello personale, emotivo e lavorativo, ma anche dei cambiamenti nel modo di relazionarci con gli altri e di vivere il tempo.
Internet, le reti sociali, gli smartphone, i tablet, ci introducono in un mondo in cui l’immediatezza è prioritaria, in cui le informazioni vengono raccolte in un secondo e subito condivise, in cui siamo tutti uniti senza bisogno di essere fisicamente vicini.
Tutto ciò implica sicuramente grandi vantaggi, ma ci cambia in molti aspetti; in particolar modo, abbiamo paura di essere “sconnessi”.
Il fatto di stare senza wi-fi, di avere il cellulare che non prende o di notare che i gigabytes della nostra connessione dati stanno esaurendosi, ci fa sentire isolati e disinformati. Improvvisamente, si rompe quel cordone ombelicale che ci mette in connessione con il resto del mondo e ci troviamo faccia a faccia con ciò che ci circonda.
È molto probabile che quello che ci troviamo davanti in quell’istante sia, in realtà, la cosa più importante della nostra vita.
La sottile paura della disconnessione
Come sarebbe nell’immaginario comune una giornata senza la connessione internet?
In primo luogo, non saremmo informati sui fatti. Sappiamo che i mezzi di comunicazione come la televisione e la radio possono ancora essere utilizzati, ma le notizie non arrivano in modo così immediato come accade quando sulle pagine web che simo soliti visualizzare.
Restare sconnessi significa anche smettere di relazionarsi con gli altri attraverso i social network e, pertanto, non sapere cosa stanno facendo. Tale stato di disconnessione ci obbligherebbe a prestare attenzione alla realtà più vicina a noi e più tangibile.
Questo vuol dire che dovremmo spegnere tutti i nostri dispositivi elettronici e cominciare a vivere senza internet? Assolutamente no. Come abbiamo detto prima, internet è un grande strumento di comunicazione, di conoscenza e di lavoro; esso arricchisce il nostro quotidiano e ci permette di crescere, imparare, creare, ecc.
Tuttavia, come tutto nella vita, la soluzione migliore si trova nell’equilibrio:
- Non dobbiamo ossessionarci con il cellulare e arrivare a credere che, se non lo usiamo per 20 minuti, perderemo troppe informazioni.
- Internet è uno strumento importante, ma va visto come uno dei diversi elementi delle nostre giornate. È una chiave che ci consente l’accesso a svariate dimensioni, ma non dobbiamo trasformarlo nel nucleo del nostro stile di vita.
- Ogni giorno, se prestiamo troppa attenzione alle reti sociali, ci lasciamo scappare moltissime cose che accadono attorno a noi.
La vita non è composta da momenti che vanno condivisi sui social network per ottenere “mi piace”. La vita è fatta di istanti da memorizzare nel nostro cuore, nel silenzio e nella complicità delle persone che amiamo.
L’importanza di arricchirsi con tutto, ma in modo equilibrato
Non bisogna cadere negli eccessi, ma neanche chiuderci delle porte: internet è qualcosa di positivo. La società si innalza sopra una rete di infinite connessioni, su cui scorrono dati, informazioni e in cui si condividono conoscenza ed emozioni.
Come potremmo mettere un limite ad una cosa che non ha forma e che ci rende la vita più semplice? Le nuove tecnologie devono essere uno strumento nelle nostre mani, ma non un’unica finestra dalla quale ci affacciamo per vedere la vita e lasciare che essa scorra davanti ai nostri occhi. Così ce la lasciamo scappare.
Non abbiate paura di trovarvi in un posto in cui il vostro telefonino non prende, in cui non c’è la rete wi-fi. Sicuramente ci sono persone che non possono farne a meno, ma è bene che sappiano che esiste la possibilità di lasciare il cellulare nella borsa o in tasca per un bel po’ di tempo.
Si tratta di momenti in cui non solo sono sconnessi i nostri dispositivi elettronici, ma lo siamo anche noi: siamo finalmente staccati dalle notizie del mondo, da quella vibrazione che ci avvisa di aver ricevuto un messaggio, da quei “mi piace” che abbiamo ricevuto sulle foto pubblicate su Facebook.
E la disconnessione non ha importanza: respirate e godetevi questa pausa in un ambiente in cui gli unici canali di comunicazione possibili sono le parole, i sorrisi, le carezze e i silenzi da cui decifrare interi universi.
Tutti abbiamo bisogno di quei momenti in cui spezzare il vincolo con i nostri doveri quotidiani, con il rumore, con l’artificialità. In quegli istanti, abbiamo la possibilità di connetterci con noi stessi senza artifici, con onestà e piacere. È bello godersi le cose che ci circondano, senza aver bisogno di null’altro!
Immagini per gentile concessione di Mariana Kalacheva