Pseudoallucinazioni: definizione e cause
Le pseudoallucinazioni sono fenomeni comuni e per lo più non patologici che molti di noi hanno sperimentato qualche volta. Un esempio è la classica immagine che sorge improvvisamente nella nostra mente quando ci addormentiamo e che ci fa sussultare.
Le pareidolie, o illusioni pareidolitiche, che consistono nell’attribuire a un oggetto come una foglia la forma di un viso che ci guarda, sono altre illusioni subcoscienti correlate. Al di là degli aneddoti e dell’ironia, queste situazioni destano sempre qualche preoccupazione.
Costituiscono un’alterazione della realtà e un modo per entrare in contatto con una dimensione strana, insolita e persino paradossale. Ecco perché lo scenario in cui le pseudoallucinazioni sono più temute è il mondo dei sogni.
Le pseudoallucinazioni rivelano improvvisamente ai nostri occhi degli oggetti che non esistono o che assumono un aspetto diverso o alterato. Ma tutto ciò ha una spiegazione scientifica: si tratta di fenomeni che rispondono principalmente a piccoli errori di percezione cognitiva.
Cosa sono le pseudoallucinazioni?
Elena fa la cassiera in un supermercato e sperimenta molteplici pseudoallucinazioni ogni giorno. Ogni volta che suona il megafono perché qualcuno si rechi alla cassa per servire i clienti, lei pensa di essere stata chiamata.
Questa esperienza non significa che abbia un disturbo psicologico o allucinazioni uditive. È solo il risultato della pressione e dello stress quotidiani. Quindi, potremmo definire le pseudoallucinazioni come anomalie mentali o errori nel processo di percezione cognitiva.
Situazioni in cui la mente evoca immagini o addirittura suoni che in realtà non esistono. È importante sottolineare che si tratta di esperienze molto comuni e che in media non rientrano nel patologico, come invece le allucinazioni di un paziente affetto da schizofrenia.
Humberto Maturana, famoso biologo cileno, diceva che il cervello interpreta costantemente la realtà per dare un senso a tutto. A volte è normale commettere degli errori nell’elaborazione di stimoli e situazioni.
Ciò ci porta durante la nostra vita a sperimentare diversi tipi di pseudoallucinazioni. Sebbene ci sconcertino, molte sono assolutamente normali.
Che errori di percezione può commettere il cervello?
Abbiamo parlato delle pareidolie, pseudoallucinazioni molto comuni. Attribuire un volto umano a una pietra è piuttosto frequente; guardare i crateri sulla Luna e credere di vedere un volto è un altro fenomeno alquanto ricorrente. La scienza ha studiato le pareidolie e ci offre una semplice spiegazione al riguardo.
Uno studio condotto presso l’Università di Sydney (Australia) afferma che anche gli animali sperimentano le pseudoallucinazioni. Per esempio, le scimmie Rhesus soffrono di pareidolia come noi. Questo effetto non è altro che la naturale tendenza del cervello a cercare dei “volti” ovunque guardiamo.
Questo perché la mente riconosce un volto prima di un oggetto inanimato e talvolta compaiono degli errori di percezione, negli esseri umani e nei primati. Tuttavia, è comune soffrire anche di altri tipi di pseudoallucinazioni. Le descriviamo nelle righe che seguono.
Il fenomeno delle immagini consecutive
Immaginiamo di guardare un libro pieno di foto di uccelli. Giriamo le pagine una dopo l’altra e all’improvviso il cellulare squilla.
Quando lo prendiamo, pensiamo di vedere improvvisamente un uccello passare davanti a noi. È davvero lì? Ovviamente no, è solo una falsa percezione e un errore del nostro cervello.
Il fenomeno delle immagini consecutive nasce dopo essere stati esposti a una serie di stimoli specifici in modo prolungato nel tempo.
L’esperienza delle immagini parassite
L’esperienza delle immagini parassitarie nasce come risultato dell’esaurimento fisico e mentale. Immaginiamo di essere stati in aeroporto tutto il giorno in attesa del nostro volo che è in ritardo.
In un secondo, quando andremo a letto e chiuderemo gli occhi per dormire, all’improvviso potrebbe venirci in mente l’immagine dell’aeroporto.
Pseudoallucinazioni: le immagini mnemoniche
Parlare di immagini mnemoniche significa parlare del modo in cui il cervello costruisce i ricordi. In questo caso, trasforma completamente l’immagine di un ricordo – per esempio, un appuntamento avuto un anno fa con una persona specifica – e non sappiamo se quello che ricordiamo era davvero così o è stato distorto dalla nostra mente.
Le percezioni ipnagogiche
Uno dei tipi più comuni di pseudoallucinazioni sono quelle ipnagogiche. Si tratta di esperienze percettive molto vivide che appaiono tra la veglia e il sonno. Questi fenomeni possono interrompere il riposo e farci svegliare improvvisamente quando percepiamo un fenomeno visivo, tattile e uditivo di grande impatto.
L’aspetto più complesso di questa esperienza è che di solito compare nelle disonnie come la paralisi del sonno. La persona percepisce questa allucinazione e non è in grado di reagire, vivendola come qualcosa di molto inquietante.
Conclusioni sulle pseudoallucinazioni
Queste realtà non sono altro che esperienze che la maggior parte di noi ha vissuto e alle quali non sappiamo dare una spiegazione.
Ad ogni modo, le pseudoallucinazioni sono un’ulteriore dimostrazione della complessità del cervello umano e di quei piccoli errori di percezione che possiamo sperimentare di tanto in tanto.
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