Sindrome delle gambe senza riposo e corteccia motoria
“È mezzanotte e venticinque. Provo a dormire, ma è impossibile. Ogni volta che il mio corpo e la mia mente bramano il sonno, sento un formicolio lungo tutte le gambe. Ho bisogno di muoverle. Sollevo una gamba in aria e la scuoto. Sollevo l’altra e la muovo. Sembra che sia passato. Provo a rimettermi a dormire, ma di nuovo sento quel formicolio. Mi alzo, cammino per la stanza, mi massaggio le gambe dandomi dei piccoli colpi. Sembra che il formicolio sia diminuito. Sono riuscito a gestire i sintomi della sindrome delle gambe senza riposo (RLS) e a permettere al sonno di impossessarsi di me”.
La sindrome delle gambe senza riposo non è facile da descrivere. La credenza comune è che le gambe si muovano da sole. In realtà, si tratta di un bisogno costante di muovere le estremità inferiori per mettere fine alla fastidiosa sensazione di formicolio che le percorre.
Alcune persone descrivono questa sensazione proprio come delle formiche che camminano su e giù per le gambe. Ma in cosa consiste la sindrome delle gambe senza riposo e quali sono le caratteristiche principali? Qual è la relazione con la corteccia motoria? Continuate a leggere per saperne di più!
Sindrome delle gambe senza riposo: di cosa si tratta?
Secondo gli esperti, la sindrome delle gambe senza riposo consiste in un disturbo sensitivo e motorio definito da quattro criteri diagnostici principali:
- Bisogno impellente di muovere le gambe, in genere accompagnato o causato da una sensazione di fastidio, dolore o malessere.
- I sintomi si manifestano e diventano più intensi in situazioni di inattività. Ad esempio, quando si è seduti, sdraiati o poco prima di addormentarsi.
- I sintomi scompaiono o migliorano muovendo o allungando le gambe. Durante l’attività, si nota un miglioramento, anche se il formicolio può ripresentarsi una volta terminato il movimento.
- Tenendo conto del ritmo circadiano, i sintomi si presentano o peggiorano nel tardo pomeriggio o la sera.
I movimenti periodici delle gambe appaiono in percentuale molto alta nei pazienti affetti da RLS. Chiamati anche miclonie notturne, si tratta di movimenti di flessione delle estremità inferiori a livello di ginocchio e caviglia, con estensione dell’alluce e rilassamento lento.
Francisco Aguilar, neurologo
Definiscono, inoltre, diversi criteri di supporto diagnostico:
- Comparsa di disturbi del sonno
- Precedenti familiari
- Esplorazione neurologica normale
- Movimenti involontari delle gambe durante il giorno
- Movimenti periodici delle gambe durante il sonno
RLS e corteccia motoria: che relazione esiste?
Il neurologo Francisco Aguilar (2007) individua tra le possibili cause di questa sindrome la carenza di ferro e l’assunzione di farmaci antidepressivi triciclici, così come di inibitori della ricaptazione selettiva della serotonina, litio e caffeina. Tuttavia, nuovi studi mettono in relazione la sindrome delle gambe senza riposo con un funzionamento anomalo della corteccia motoria.
La RLS si osserva anche in pazienti con lesioni al midollo spinale e con neuropatie periferiche. È stata riscontrata anche in casi di osteoartrosi vertebrale senza lesione neurologica nota.
Boned e Gonzalo, 2002
I ricercatori della facoltà di medicina dell’Università Johns Hopkins, negli Stati Uniti, hanno cercato di far luce sulle possibili cause di questa sindrome. Sembra che possa dipendere da iperattività della corteccia motoria cerebrale.
Questo permetterebbe di aprire nuove vie di studio e ricerca per trattare la sindrome delle gambe senza riposo in maniera più efficace. Rachel Salas, docente di neurologia all’Università Johns Hopkins, afferma che “la regione del cervello che controlla le gambe mostra una maggiore eccitabilità corticale nella corteccia motoria”.
Trattamenti della sindrome delle gambe senza riposo
Trattamento farmacologico
Per trattare la sindrome delle gambe senza riposo, esistono diversi farmaci:
- Gli agonisti dopaminergici come il ropinirolo, la pergolide, il pramipexolo sono in genere i primi farmaci ad essere utilizzati.
- Le benzodiazepine vengono prescritte per calmare la sensazione di formicolio e per aiutare a conciliare il sonno.
- Gli antiepilettici rientrano nel trattamento farmacologico di questa sindrome. Tra questi, il gabapentin e la carbamazepina.
- Gli oppioidi sono contemplati per il loro effetto analgesico.
Trattamento non farmacologico
Apportare dei cambiamenti nello stile di vita può aiutare a calmare i sintomi di questa sindrome, soprattutto quelli legati alle abitudini del sonno. Alcuni suggerimenti sono:
- Mantenere orari costanti in quanto a momenti di sonno/veglia.
- Ridurre o eliminare il consumo di sostanze come il caffè, l’alcol e il fumo.
- Praticare regolarmente attività fisica.
Conclusioni
Nonostante i progressi della scienza, bisogna ancora studiare e approfondire la sindrome delle gambe senza riposo. I pazienti che ne sono affetti non solo smetterebbero di avvertire un fastidioso formicolio alle estremità inferiori, ma riuscirebbero a godere di una migliore qualità di vita.
Eliminare, o almeno ridurre, i sintomi associati a questa sindrome equivale a conciliare il sonno in maniera adeguata e a poter riposare. Durante la giornata, quindi, non si manifesterebbe la sensazione di sonno associata a un cattivo riposo, così come stanchezza, debolezza o alterazioni dello stato d’animo.