Sorellanza: il valore dell'alleanza tra donne

Sorellanza: il valore dell'alleanza tra donne
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

La sorellanza è un patto sociale, etico ed emotivo costruito tra donne. Prima di tutto è sapere che insieme si è più forti, che l’emancipazione è possibile solo creando forti alleanze, trattandosi come sorelle e non come nemiche. Un rapporto basato sul valore come gruppo, con l’intenzione di avviare un vero e proprio cambiamento sociale.

Noi tutti abbiamo incontrato di recente la parola “sorellanza”. È sempre più presente nel nostro linguaggio e sulla carta stampata, anche se va detto che tale termine ha più di 50 anni. Fu nel 1970 quando la scrittrice Kate Millett, leader del femminismo di quel tempo, propose questa parola con il fine di riassumere un’idea per la quale combatteva nella sua vita di tutti i giorni come strenua attivista: ottenere un’unione sociale tra le donne senza che esistessero differenze di classe, religione o gruppi etnici.

Sorellanza è un termine etico, politico e pratico del femminismo contemporaneo. In esso trascende un senso di complicità femminile che cerca soprattutto di generare un cambiamento sociale.

Sotto lo slogan “Women of the world, unite!”, la Millett ha coniato il termine “sisterhood”, il quale venne tradotto nella nostra lingua partendo dal termine latino “soror” (sorella). È sicuramente un’idea fonte di ispirazione, perché lungi dal rimanere una semplice etichetta, cerca di incoraggiare, rafforzare come gruppo e visualizzare le donne nei loro contesti quotidiani per ottenere un cambiamento.

Fu l’antropologa Marcela Lagarde ad affinare un po’ di più il concetto di sorellanza per parlare di un’amicizia tra le donne che diventano complici per lavorare insieme. Un impegno per raggiungere obiettivi sentendosi libere e forti insieme.

Donne unite attraverso un'unica treccia nei capelli, come simbolo di alleanza e sorellanza

Sorellanza come empatia femminile, sorellanza come crescita

Nascere, crescere ed essere educate in un contesto caratterizzato dal peso del patriarcato ha il suo prezzo. Che include anche vedere le altre donne come rivali e concorrenti. Non è raro vedere a scuola, all’università o al lavoro donne che criticano altre donne. Innalzano muri e si mettiamo i bastoni tra le ruote, fino a generare un antagonismo senza senso, con il quale, anziché rafforzarsi, si indeboliamo… Quasi senza saperlo, perdono quell’alleanza che tanto le ha definite in passato.

Nei tempi antichi, le donne hanno condiviso molto di più rispetto ad ora. Vivevano come un gruppo solido, orientato ad aiutarsi e arricchirsi emotivamente e psicologicamente. Le generazioni più vecchie davano consigli alle più giovani, venivano condivise le attività di allevamento, coltivazione e raccolta, il trattamento delle malattie attraverso piante naturali, etc.

Forse erano un po’ “streghe2. Artigiane della natura e dei sapori antichi che si riunivano nella famosa “tenda rossa” durante le mestruazioni per condividere storie, sincronizzando i propri cicli e seminando affetto nelle proprie ferite emotive, in modo da riuscire tutte insieme a essere ogni giorno un po’ più forti. Coraggiose per se stesse e per il mondo. Più forti come madri, più forti come sorelle e figlie della vita costruendo una vera e propria sorellanza.

La sorellanza ci permette di ritrovare il nostro potere come donne che si alimentano e alimentano gli altri. Siamo datrici di empatia, destinatarie di fratellanza, di un legame nel quale insieme siamo meglio che da sole.

Illustrazione di donne unite nella sorellanza

Come favorire una vera sorellanza

La coscienza femminile della quale godevamo nei primi tempi delle nostre società, si è persa con il passare del tempo. Al giorno d’oggi non abbonda questo vincolo genuino volto a generare cambiamenti.

Non abbiamo solo bisogno di essere amiche, perché il concetto di sorellanza va ben oltre. Parliamo di fratellanza, di complicità femminile, di un principio etico con il quale avere una mentalità trasformatrice, così come di un impegno sociale che non si limita solo a sollevare uno striscione di tanto in tanto in una manifestazione.

La sorellanza è una rivoluzione che va da dentro verso fuori. Prendendo prima coscienza di ciò che si è, di ciò che si merita e di che cosa non si sta raggiungendo in una società che rimane, purtroppo, fortemente patriarcale. Successivamente questa coscienza deve impregnarsi in ogni donna che incontriamo nella nostra vita quotidiana, sostenendola, visualizzandola e riparando la femminilità scheggiata con il fine di rafforzarci reciprocamente.

Passerà poi dalla sfera emotiva a quella sociale, per sfruttare e promuovere una vera e propria trasformazione della società.

Donne unite davanti ad un falò

Non meno importante, la sorellanza impone un esercizio di critica e autocritica costante. A volte noi stesse possiamo porre in essere comportamenti che danneggiano l’idea di fratellanza e di femminismo sfidando altre donne, pensando che se la nostra vicina ha avuto una promozione “c’è qualcosa sotto”; nel dubitare di quella sconosciuta che denuncia un’aggressione e alla quale per qualche motivo decidiamo di voltare le spalle.

Sorellanza è sinonimo di solidarietà, significa essere in grado di creare una rete di sostegno per aiutarci e ci rivendicare un reale cambiamento. Mettiamolo in pratica, crediamoci.


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