Tipi di attenzione e le loro caratteristiche
Capire che esistono diversi tipi di attenzione è importante tanto quanto rafforzarli tutti. Siamo soliti definire l’attenzione come la capacità di concentrarci e, in genere, utilizziamo questo concetto in contrasto al suo antonimo, che è la distrazione.
Quando parliamo di qualcuno distratto o che semplicemente non ci ascolta, diciamo che non sta prestando attenzione. La domanda è la seguente: si può vivere senza prestare attenzione?
Oggigiorno i disturbi dell’attenzione sembrano essere sempre più diffusi. Non dovrebbe sorprenderci: viviamo in una società che pretende l’elaborazione continua di un numero infinito di stimoli. Pubblicità, azioni in simultanea e dispositivi tecnologici sono un esempio di elementi che assorbono di continuo la nostra attenzione.
Oltre a ciò, l’attenzione è un processo cognitivo di base e quindi una persona non è incapace di concentrarsi perché è distratta, bensì perché si sta concentrando su qualcos’altro.
Attenzione: la funzione esecutiva
L’attenzione è una delle funzioni più complesse del cervello, una di quelle per le quali a oggi non esiste ancora una chiara definizione, condivisibile da tutti. È una funzione che ci permette di filtrare gli stimoli, di elaborare le informazioni e di concentrarci su un obiettivo. Per tutto questo, il lobo frontale ha bisogno di integrare le informazioni provenienti da tutto il resto del sistema nervoso.
Questo processo si verifica a diversi livelli che dipendono dall’interazione con l’ambiente. Le caratteristiche di un’azione e ciò che comporta determineranno il tipo di attenzione che metteremo in gioco.
5 Tipi di attenzione
Come già detto, l’attenzione si produce a diversi livelli, con caratteristiche ben distinte. Per questo motivo risulta fondamentale il concetto di orientamento, ovvero la coscienza di noi stessi in relazione al nostro ambiente circostante.
Il tipo di attenzione messa in atto dipenderà dunque dal livello di coscienza e dall’attivazione richiesta per generare una risposta.
Attenzione focalizzata
Questo tipo di attenzione si basa sulla capacità di rispondere a un determinato stimolo. Ciò richiede che il soggetto ignori gli altri stimoli che lo circondano. Per riuscirci, è necessario un alto livello di allerta e di attivazione.
Quando una persona è molto stanca perché è rimasta in stato di allerta a lungo, non può più ignorare il resto degli stimoli con la stessa efficacia, essendo più “vulnerabile” alle distrazioni.
Attenzione sostenuta
L’attenzione sostenuta viene impiegata in compiti che richiedono una concentrazione prolungata. Si tratta dell’abilità di persistere in un’attività cognitiva.
Per esempio, se il compito è quello di studiare per un esame, avremo bisogno di leggere un libro e di elaborare le informazioni per diverse ore. In molti casi, la ricompensa non è immediata, motivo per cui questo tipo di attenzione ha diversi ostacoli:
- Motivazione.
- Fatica.
- Noia.
- Sinteticità del compito.
Attenzione divisa
Il nostro cervello è talmente straordinario da permetterci di svolgere due compiti contemporaneamente. Ora, sebbene questi compiti non possano richiedere uno sforzo eccessivo, è necessario suddividere le risorse dell’attenzione, in modo da poter rendere al meglio in entrambi.
Questa capacità è limitata, visto che man mano che le due fonti di informazioni simultanee aumentano le pretese, la risposta si deteriora. Per esempio, quando abbiamo bisogno di scrivere e di ascoltare allo stesso tempo, di guardare e interagire con un professore, usiamo l’attenzione divisa.
Attenzione alternata
Ovvero l’aspetto dell’elasticità mentale che più salta all’occhio, intendendo quest’ultima come la capacità di spostare il fuoco dell’attenzione e di muoversi su piani ben distinti.
Un esempio ben chiaro si ha quando stiamo preparando un piatto piuttosto complesso, che richiede di lavorare su ciascun ingrediente in momenti separati. Per riuscirci, dobbiamo passare da un compito quello successivo senza dimenticare quanto appena fatto, in quanto in pochi secondi torneremo al precedente.
L’importanza del controllo sui cinque tipi di attenzione
L’attenzione non è un processo unico e selettivo; la maggior parte dei compiti richiedono l’azione congiunta di diversi tipi di attenzione.
Il controllo dell’attenzione o la capacità di alternare e di utilizzare con efficacia i diversi tipi di attenzione, dipenderà da altre funzioni esecutive, tra cui le più importanti sono:
- Memoria: molti compiti richiedono il recupero di materiale nella memoria a lungo o a breve termine, per cui è richiesto un buon livello di attenzione.
- Pianificazione. Talvolta è richiesta l’azione congiunta e pianificata di molti compiti, che bisogna mettere in ordine ed eseguire in modo efficiente.
- Inibizione. Ovvero la capacità di inibire, di filtrare e di controllare gli stimoli sensoriali che non corrispondono all’azione che si sta cercando di realizzare.
Quali parti del sistema nervoso partecipano ai processi dell’attenzione?
Le principali strutture coinvolte sono:
- Sistema reticolare ascendente. L’attenzione richiede la capacità di ricevere gli stimoli. Inoltre, l’informazione periferica viene elaborata mentre percorre il tronco encefalico.
- Lobo parietale. Importante nell’elaborazione spaziale degli stimoli e sull’assegnazione delle risorse a un’area specifica.
- Lobo frontale. Parliamo del direttore d’orchestra del cervello. Quella parte incaricata di selezionare le risposte e i programmi principali per l’esecuzione di un piano che permetta di sviluppare un’azione.
Conclusioni sui tipi di attenzione: uno strumento indispensabile
L’attenzione è una funzione cerebrale complessa e che ha avuto un ruolo speciale nella nostra evoluzione e nel nostro sviluppo in quando specie. Inoltre, è un’abilità che va allenata e protetta, visto che qualunque danno alle aree menzionate può provocare indicibili passi indietro.
Infine, i cinque tipi di attenzione sono egualmente importanti e vengono utilizzati tutti i giorni per compiti automatici come fare colazione, ma anche per quelli complessi, come guidare in mezzo al traffico.
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