Un anima per due corpi

Un anima per due corpi

Ultimo aggiornamento: 10 settembre, 2015

Esistono persone nelle nostre vite che ci rendono felici per la semplice casualità di averle incontrate nel nostro cammino.

Alcune percorrono il cammino al nostro fianco, vedendo sorgere molti soli, ma altre le vediamo appena tra un passo e l’altro. Chiamiamo tutte “amici” e ce ne sono di diversi tipi. 

Ogni foglia di un albero rappresenta uno dei nostri amici. Il primo che nasce dal germoglio è il nostro amico papà e la nostra amica mamma, che ci mostrano cos’è la vita. In seguito, vengono gli amici fratelli, con cui dividiamo il nostro spazio perché possano fiorire come noi. 

Passiamo a conoscere tutta la famiglia di foglie che rispettiamo e a cui vogliamo bene. 

Il destino, inoltre, ci presenta altri amici, che non sapevamo avremmo incrociato nel nostro cammino. Molti di loro li denominiamo amici dell’anima, del cuore. Sono sinceri, sono veri. Sanno quando non stiamo bene, sanno cosa ci rende felice.  

A volte uno di questi amici speciali entra in modo particolare nel nostro cuore e, quindi, parliamo di amico innamorato. Ci fa brillare gli occhi, è musica per le nostre orecchie, farfalle nello stomaco. 

Ci sono anche quegli amici che condividono con noi solo un periodo, delle vacanze oppure giorni od ore. Ci fanno ridere per tutto il tempo in cui ci troviamo con loro. 

Non possiamo dimenticare gli amici lontani, quelli che si trovano nelle punte dei rami e che, quando il vento tira, compaiono tra una foglia e l’altra. 

Il tempo passa, l’estate finisce, l’autunno si avvicina e perdiamo alcune foglie; alcune nasceranno l’estate succesiva e altre rimarrano per molte stagioni. Tuttavia, quello che ci rende più felici è che quelle che sono cadute continuano a restarci vicino, alimentando con l’allegria le nostre radici. Sono ricordi di momenti meravigliosi di quando si sono incrociati i nostri destini.

Ti auguro, foglia del  mio albero, pace, amore salute, fortuna e prosperità. Oggi e sempre…Semplicemente perché ogni persona che passa nella nostra vita è unica. Lascia sempre qualcosa di sé e si porta un po’ di noi.

Ci saranno quelli che si porteranno molto, ma non ci sarà nessuno che  non lascerà nulla. 

Questa è la maggiore responsabilità della nostra vita e la prova evidente che due anime non si incontrano per caso. 

Questo bel racconto, L’albero degli amici”, del grande Jorge Luis Borges illustra alla perfezione come si succedono le relazioni nell’albero della nostra vita. Forse le foglie di un albero voleranno, ma è certo che il ramo tornerà a fiorire.

Un amico è quello che conosce tutti i tuoi difetti e, nonostante ciò, ti vuole bene. Forse questi sono gli amici dell’anima e gli amici innamorati, quelli che possiamo chiamare compagni di vita. Sono tremendamente coraggiosi ed è grazie a loro che siamo sempre frondosi e colorati.

Credo che una delle difficoltà maggiori dell’essere un albero sia la defogliazione, ovvero fare in modo che le nostre foglie ingialliscano e cadano per il raccolto. Ci sono foglie che durano tutta la nostra vita, ci sono foglie che cadono non appena le tocchi e, poi, ci sono foglie che cadono prima che arrivi l’autunno, e queste sono le più dolorose.

Che alcune di esse si stacchino dai nostri rami in forma prematura può farci pensare di essere un albero malato, di certo causano profonda tristezza nelle nostre radici. Tuttavia, una volta che marciscono, apportano la bellezza che dovevano apportare e danno spazio alle nuove foglie che giungeranno con la primavera.

È semplice, come alberi, la nostra maggiore aspirazione è avere foglie rigogliose e frutti succosi, i più belli, il nostro tesoro più grande. La nostra maggiore responsabilità è mantenerci vigorosi, mettere radici e continuare a crescere; in definitiva, essere simboli d’amore, salute e prosperità.


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