Uomini e donne: provano le emozioni allo stesso modo?

Uomini e donne: provano le emozioni allo stesso modo?

Ultimo aggiornamento: 13 febbraio, 2018

Può darsi che questa domanda sia una scintilla che ci spinge a rovistare fra i nostri ricordi e renderci conto che esistono moltissime differenze fra gli uomini e le donne; la domanda rilevante, però, non è come ciascuno esprime le proprie emozioni ma se uomini e donne provano le emozioni allo stesso modo?

Gli studi condotti dal Dottor Gottman hanno permesso di concludere che, nonostante vi siano delle differenze nel modo di esprimere le emozioni, gli uomini e le donne le provano in un modo molto simile. Altri studi condotti presso l’Università di Cambridge, in Inghilterra, dal professor Baron-Cohen hanno portato alla luce che il cervello maschile e femminile sono strutturati in modo diverso.

Il cervello della donna sarebbe codificato per l’empatia, a differenza degli uomini che hanno il cervello strutturato per la comprensione e costruzione di sistemi. Queste differenze diventano sempre più evidenti con la crescita, soprattutto dopo l’adolescenza, quando i livelli di testosterone aumentano e creano maggiori differenze fra uomini e donne.

È per questo che il cervello della donna è più preparato a leggere le espressioni emotive o gli stati d’animo, mentre quello dell’uomo a captare le strutture e i sistemi. Questo non significa che gli uomini non possano comprendere le emozioni altrui o che le donne siano incapaci di costruire strutture, ma che il cervello maschile e femminile ha una certa predisposizione a un tipo di attività e avrà bisogno di uno sforzo maggiore o consapevole per realizzare ciò per cui non è tanto predisposto.

Uomo e donna in un campo con le scarpe in mano

Si può imparare a esprimere le emozioni?

Se capiamo che sulla nostra condotta influisce una parte genetica e un’altra ambientale, quasi in parti uguali, potremo renderci conto che, nonostante si venga al mondo con il cervello preparato a captare certi stimoli, è anche il contesto o l’ambiente a predisporci per certi avvenimenti.

Le nostre radici e i nostri antenati lasciano un’impronta in noi e nelle generazioni a venire. Nella maggioranza delle società, è stato l’uomo che doveva uscire a cercare cibo e lavoro per la sua famiglia, e nonostante provasse pena o dolore quando andava via, doveva nascondere queste emozioni per rendere meno dolorosa l’assenza ed esercitare il suo ruolo dai tratti mascolini all’interno del gruppo.

La Dottoressa Fisher afferma anche che le donne, al contrario, dovevano restare in casa e preoccuparsi dei figli, per questo la loro empatia si sviluppava in modo più rapido, dovevano restare sempre all’erta  per captare in modo rapido i bisogni dei loro bambini e della casa.

Il cervello è andato strutturandosi in questo modo, forse non per il fatto di provare ma per quello di dover esprimere le emozioni. Al giorno d’oggi, sotto alcuni aspetti, questo risulta ormai superato e molto lontano, ma in altri non molto. D’altra parte, è possibile riconoscere uno sforzo e un cambiamento nel sistema educativo, un tentativo di garantire l’uguaglianza di opportunità; diventa sempre più normale educare alle emozioni, scommettendo sull’intelligenza emotiva in quanto fattore molto  importante nello sviluppo dei piccoli di oggi.

Coppia con bicchieri di vino

Uomini e donne: più differenze nell’esprimere che nel provare

Da tutto ciò, possiamo concludere che, nonostante esistano delle piccole differenze cerebrali fra uomini e donne, le massime diseguaglianze si presentano nel modo in cui si esprimono le emozioni e non tanto in come si provano .

Possiamo anche concludere che, sebbene esistano delle differenze fra entrambi i gruppi, vi sono comunque maggiori differenze all’interno dello stesso gruppo, in altre parole, troveremo maggiori differenze fra le stesse donne o fra gli stessi uomini nel modo di provare ed esprimere che fra i due gruppi.

Noi, in quanto adulti, giochiamo un ruolo molto importante nell’educazioneQuesta responsabilità si vedrà compiuta solo quando saremo capaci di garantire uguali opportunità per uomini e donne, considerando le potenzialità della persona ed evitando che le differenze di cui abbiamo parlato fungano da scusa per mantenere certi stereotipi e pregiudizi. In questo senso, tutti possiamo provare ed esprimere allo stesso modo, perdere la paura delle emozioni è ciò che ci rende forti, sapere come esprimere ciascuna di esse è ciò che ci rende umani, a prescindere dal nostro sesso.


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