Up: non è mai troppo tardi per raggiungere un obiettivo

Up: non è mai troppo tardi per raggiungere un obiettivo
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 11 febbraio, 2023

Avere delle mete e degli obiettivi nella vita ci aiuta a sviluppare una sorta di senso dell’orientamento. Quando si hanno degli obiettivi di vita ben definiti, solitamente si impiegano tutte le loro risorse al fine di raggiungerli, con più o meno successo. Ciò permette di avere una visione chiara delle proprie priorità. Avere degli obiettivi significa anche dover superare degli ostacoli, ma fa anche nascere la motivazione per superarli. Ce lo dimostra chiaramente il film d’animazione Up.

Gli obiettivi di vita sono diversi per ogni individuo facente parte di una società e lo porta a canalizzare le proprie energie. Per questo motivo, le azioni di ogni individuo sono generalmente coerenti con i suoi obiettivi. Le mete permettono di fissare una meta, e valutare il cammino intrapreso. Il raggiungimento degli obiettivi infonde un senso di soddisfazione e realizzazione personale. E questo, aumenta sensibilmente la felicità e l’autostima.

“Dietro ogni impresa di successo c’è qualcuno che ha preso una decisione coraggiosa.”
-Peter Drucker-

Up: un’avventura ad alta quota

Up è un film animato del 2009. Vincitore di due premi Oscar, prodotto da Disney e Pixar e diretto da Peter Docter . Nelle prime scene di Up ci viene presentato il personaggio di Carl Friedricksen. Carl è un bam bino timido che ha un idolo: l’esploratore Charles Muntz, le cui avventure vengono proiettate nelle sale cinematografiche. A un certo punto, Muntz viene accusato di aver ”gonfiato” o inventato di sana pianta, le sue scoperte archeologiche. Il piccolo Carl è devastato nell’apprendere una notizia del genere.

Tuttavia, Carl conosce una bambina di nome Ellie. Questa bimba gli confessa di essere a sua volta una fan sfegatata di Charles Muntz, e che è la fondatrice del suo fan club. Ellie gli svela il suo piano: spostare la sede del club alle Cascate Paradiso,luogo delle esplorazioni di Charles Muntz nell’Amazzonia.

Up Ellie e Carl

Ellie e Carl promettono di aiutarsi a vicenda per riuscirci. Alla fine si sposano e si trasferiscono nella vecchia casa una volta sede del fan club di Ellie.

Carl e Ellie risparmiano tutta una vita per potersi permettere il viaggio alle Cascate Paradiso. Tuttavia, vari imprevisti li costringono a spendere i loro risparmi. La prospettiva del viaggio è sempre più lontana. Quando sono ormai anziani, Ellie muore a causa di una grave malattia e i due non riusciranno mai  a realizzare il viaggio sul quale avevano tanto fantasticato.

Il Sig. Fredricksen: una vita concentrata sugli obiettivi

Carl Friedricksen, ormai anziano, vedovo e scontroso, è sopraffatto dalla tristezza causata dalla morte della moglie. Costretto a traslocare dalla casa in cui ha vissuto per tutta la vita, a un certo punto decide di agire.

Riesce a gonfiare centinaia di palloncini a elio proprio nel giorno dello sfratto. La sua casa si alza, volando verso la libertà. Carl è finalmente in cammino verso le Cascate Paradiso. Con l’aiuto del piccolo Russel, un giovane esploratore, riuscirà a raggiungere le Cascate Paradiso, dove conoscerà il suo idolo d’infanzia: Charles Muntz.

La vita di Carl Friedricksen è il perfetto esempio di obiettivo a lungo termine.
Sia Carl che Ellie hanno vissuto appieno la loro felice vita. Entrambi hanno lavorato duramente per potersi permettere il viaggio dei loro sogni. Anche se non lo hanno potuto realizzare insieme, il solo fatto di aver risparmiato per raggiungere un obiettivo è già un risultato. Ormai anziano, Carl mantiene la promessa fatta ad Ellie e raggiunge l’Amazzonia. Carl Friedricksen raggiunge la sua meta e trova una nuova famiglia.

Gli obiettivi durante la vecchiaia

Durante il corso della vita, le mete e gli obiettivi di una persona tendono a cambiare. Variano a seconda delle abilità, delle capacità e degli interessi dell’individuo. Durante la vecchiaia ci si ritrova spesso a dover affrontare delle perdite. Una persona anziana è costretta ad adattarsi costantemente e a modificare i suoi obiettivi di conseguenza, poiché è l’unico modo per garantirsi una vecchiaia serena.

Andando avanti con l’età ci si rende conto di quanto sia limitato il tempo. Questa consapevolezza spesso influisce sul nostro comportamento. Accorgersi che il tempo non è infinito ci porta a rivedere i nostri obiettivi in modo da adattarli a questa nuova presa di coscienza.

È per questo che spesso le mete che ci poniamo durante la vecchiaia sono ben diverse da quelli poste in gioventù. Generalmente, gli obiettivi dei giovani sono incentrati sulla loro istruzione e sulle loro amicizie. Al contrario, quelli degli anziani riguardano la salute o attività ricreative e il tempo libero in generale.

Avere degli obiettivi durante la vecchiaia è di fondamentale importanza. L’occupazione è considerata uno dei fattori che influiscono maggiormente sul senso che diamo alla nostra esistenza. Avere delle mete ci fornisce la giusta motivazione per affrontare questa fase della vita.

Diversi studi hanno dimostrato che per le persone anziane dedicarsi nuovamente agli obiettivi che si erano posti in gioventù può rivelarsi un’ottima pratica. Questi possono avere a che fare con l’intrattenimento o con gli interessi che avevano da giovani. In questo modo, è più facile trovare la motivazione e investire tutte le risorse ed energie nel raggiungimento degli stessi.

Circondarsi di persone ottimiste

L’ottimismo continua a essere un plus anche durante la vecchiaia. Le persone capaci di preservare con cura questo loro aspetto rappresentano una sorta di ancora su cui fare affidamento nei momenti più difficili. Per gli anziani, queste persone rappresentano un’ ulteriore motivazione, oltre a essere i perfetti compagni di viaggio per raggiungere una meta, proprio come succede in Up.

Magari l’età, per cause di forza maggiore, ci allontana da determinati obiettivi. Tuttavia, è sempre possibile adattarli alle nostre condizioni e alle nostre capacità.

A 60 anni difficilmente possiamo pensare di diventare campioni olimpici di ginnastica, possiamo, però, approfittare delle nostre facoltà motorie e persino competere con persone della nostra stessa età con cui condividiamo alcuni interessi. Non è mai troppo tardi per raggiungere una meta, specialmente se si tratta di superarci e vincere le nostre paure, e per questo, come vediamo in Up, non c’è età.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.