10 modi per ridurre il rischio di ammalarsi di Alzheimer
Nonostante la costante ricerca scientifica sull’Alzheimer, al giorno d’oggi non esistono trattamenti che possano curare o frenare la malattia; nel migliore dei casi, è solo possibile ritardare il suo sviluppo. Per questa ragione, la prevenzione è importantissima.
Si può veramente evitare l’Alzheimer?
Di certo, non esiste nessun tipo di trattamento o vaccino che impedisca la comparsa di questa malattia degenerativa, ma diversi studi hanno individuato alcuni metodi che permettono di ridurre il rischio di ammalarsi di Alzheimer.
Scientificamente, non si può dire che questi metodi funzionino sempre e comunque al 100%, ma sicuramente sono d’aiuto. In ogni caso, quanto più saremo preparati, meglio reagiremo: dato che non esiste una cura, possiamo almeno aggrapparci alla speranza di poter evitare o ritardare la malattia.
Comportamenti che aiutano a prevenire l’Alzheimer
- L’esercizio intellettuale
È fondamentale esercitare il cervello per mantenerlo ben funzionante, come se fosse un muscolo come gli altri. L’attività mentale è stata associata con un aumento della riserva cognitiva, che a sua volta porta a un rischio inferiore di demenza senile.
- L’allenamento cognitivo
L’allenamento cognitivo richiede un passo in più rispetto all’esercizio del punto precedente: si tratta di passare una certa quantità di tempo organizzata per l’allenamento del cervello. Gli studi dimostrano che l’allenamento cognitivo è uno strumento efficace per migliorare la memoria, la capacità di ragionamento e le abilità linguistiche.
- Non fumare
Non è una novità: fumare aumenta il rischio di sviluppare vari tipi di cancro e altre malattie cardiopolmonari. Tuttavia, non è altrettanto risaputo il fatto che il tabacco può danneggiare gravemente il cervello: secondo l’Organizzazione Mondiale della Salute, il 14% dei casi di Alzheimer di tutto il mondo può essere causato dal tabacco. Persino il fumo passivo può aumentare il rischio di demenza senile.
- Studiare
Secondo la ricerca, studiare riduce il rischio di un deterioramento cognitivo. In questo caso, per “studiare”, intendiamo corsi universitari, l’apprendimento di una lingua straniera o imparare a suonare uno strumento musicale.
- Controllare lo zucchero nel sangue
Secondo gli studi, esiste una relazione importante tra gli alti livelli di zucchero nel sangue e il rischio di sviluppare demenza senile; non a caso, l’Alzheimer è anche chiamato “diabete di tipo 3”. Pur non avendo il diabete, le persone con molto zucchero nel sangue rischiano più delle altre di soffrire di demenza senile.
- Controllare la pressione arteriosa
Gli studi sostengono che mantenere il giusto livello di pressione arteriosa attraverso l’esercizio fisico e una dieta sana per il cuore può ridurre il rischio di soffrire di Alzheimer. Persino nei casi in cui gli sforzi compiuti per fare esercizio e restare a dieta non danno risultato, se si fa uso di medicinali per regolarizzare la pressione arteriosa, è possibile ridurre il rischio di manifestare la malattia in questione.
- Un’alimentazione sana
Un’alimentazione sana, che includa bacche, mele, noci, vino (con moderazione), caffeina, cioccolato, pesce, olio d’oliva, migliora il funzionamento del cervello; la dieta mediterranea in generale fornisce questo importante beneficio.
- Mantenere un peso adeguato
Mantenere un peso corretto è fondamentale per godere di buona salute, non solo quella fisica, ma anche la salute delle funzioni cerebrali. Bisogna stare attenti a questo aspetto durante tutta la vita e non solo durante la terza età: mantenere un peso adeguato durante la mezza età riduce sensibilmente il rischio di soffrire di demenza senile.
- Fare esercizio
L’esercizio fisico è fortemente collegato ad un basso rischio di sviluppare malattie come l’Alzheimer.
- Assumere le vitamine B12, D ed E
Il deficit di queste tre vitamine è spesso accompagnato da un malfunzionamento cognitivo: la mancanza di vitamina B12 può causare una notevole perdita di memoria e una forte confusione; con l’assunzione della vitamina B12, della vitamina D e della vitamina E si può abbassare il rischio di ammalarsi di Alzheimer.