8 versi del Dalai Lama per controllare la nostra mente
“Ogni essere umano, se lo vuole, può essere lo scultore del proprio cervello.” Santiago Ramon y Cajal
Il Dalai Lama Langri Tangpa (1054-1121) scrisse più di 800 anni fa “Gli otto versi dell’addestramento mentale (Loyong Tsik Guiema)”. Attraverso le sue parole, ci consegna il mezzo per neutralizzare i nostri comportamenti e pensieri negativi, i quali ci portano a provare dolore e sofferenza.
Vi presenteremo ora otto versi, il cui proposito è farci godere al massimo della nostra salute fisica ed emotiva.
Verso 1
Pensando che tutti gli esseri sententi
Sono ancora più preziosi dei gioielli che riempiono i desideri,
Con il fine di raggiungere il proposito supremo,
Possa io sempre considerarli preziosi.
Tutti gli esseri sono preziosi, al di sopra di qualsiasi altro interesse, sentimento o realtà. Coltivare l’amore e la compassione verso il prossimo ci assicura la pace interiore, emozioni sane e benevolenza verso la natura.
Verso 2
Ovunque io vada, con chiunque io sia,
possa io sentirmi inferiore agli altri e,
dal più profondo del mio cuore,
considerare tutti estremamente preziosi.
Dobbiamo sviluppare la nostra capacità di empatia e altruismo con l’ambiente che ci circonda. Il segreto sta nel lavorare sul nostro io, smettendo di assumere atteggiamenti negativi quando ci manca qualcosa. Tutto, nella vita, è insegnamento.
Verso 3
Che possa io esaminare tutte le azioni della mia mente,
e, nel momento in cui appare uno stato negativo,
visto che mette in pericolo me e gli altri,
possa io affrontarlo ed allontanarlo.
Essere consapevoli di noi stessi e conoscerci approfonditamente ci permette di dissolvere i sentimenti bellicosi o gli atti commessi con aggressività. La cosa su cui più di tutte bisogna lavorare è l’ira, cioè la base delle paure. Di certo, questa è, fra tutte, l’emozione più pericolosa e distruttiva; dobbiamo lavorare duramente sulla nostra capacità di controllarla.
Verso 4
Qualora incontri degli esseri dall’attitudine negativa
O che sono oppressi dalla negatività o dal dolore,
possa io considerarli preziosi come un tesoro dissotterrato,
perché sono difficili da incontrare.
Così come abbiamo da imparare dalle emozioni negative che noi stessi sviluppiamo, possiamo anche apprendere molto dalle persone invase da tali sentimenti. Osservare le persone irascibili è un ottimo modo per mettere alla prova la nostra evoluzione emotiva.
Verso 5
Qualora altri, mossi dall’invidia,
Mi insultino e si comportino ingiustamente,
possa io accettare la mia sconfitta,
ed offrire la vittoria agli altri.
Ognuno di noi domina i suoi silenzi e le sue parole. La nostra autostima si trova più in alto dei problemi creati dalle gelosie e dalle invidie. Inoltre, la capacità di perdonare ci aiuta ad avvicinarci alla nostra maturità emotiva.
Verso 6
Qualora una persona che ho aiutato,
o nella quale ho depositato tutte le mie speranze
Mi danneggi ingiustamente,
Possa io vederla come un amico sacro.
La nostra pazienza viene messa a dura prova quando un amico non è in grado di apprezzare ciò che gli abbiamo offerto. La natura umana è così e noi, in quanto umani, possiamo comprenderlo più di ogni altro essere sulla terra.
Verso 7
Che possa io offrire, direttamente o indirettamente,
Tutta l’allegria e tutti i benefici ad ogni essere,
E che possa io addossare segretamente su di me ogni suo dolore e sofferenza.
Dare il meglio di noi e condividere le nostri migliori qualità con coloro che ci circondano ci aiuterà a capire lo stato mentale e le virtù altrui.
Verso 8
Che le persone non siano influenzate dai concetti
Degli otto interessi mondani
E, consapevoli del fatto che tutte le cose sono illusorie,
che possano essere libere dai pesi che le trattengono.
Gli oggetti attorno a noi sono, perlopiù, effimeri e fugaci. Pertanto, essere consapevoli del carattere illusorio degli interessi umani ci sarà d’aiuto per disfarci delle cose che ci circondano, smettendo di afferrarci a ciò che contamina il nostro interiore.
Fonte: Loyong, Per addestrare la mente, S.S. el XIV Dalai Lama