Affrontare i cambiamenti: come riuscirci?
C’è una frase che recita: “la vita è come andare in bicicletta: per non cadere, devi pedalare”. In effetti la realtà ce lo dimostra tutti i giorni: ci troviamo sempre a dover affrontare i cambiamenti provocati dalle diverse situazioni che ci coinvolgono, con relative perdite da imparare a gestire.
Ma come possiamo affrontare i cambiamenti? È facile? Quali strumenti possono esserci utili? Gli esperti di diversi settori (psicologia, life-coaching, consulenti aziendali..) hanno dato il loro parere e noi ci siamo rivolti ad alcuni di loro per individuare alcune strategie potenzialmente utili nella gestione dei cambiamenti.
Come affrontare i cambiamenti
Che sia in ambito lavorativo, scolastico o nella vita privata, i cambiamenti sono normali (anche se la loro portata può fare la differenza) e si verificano quasi tutti i giorni. Imparare a gestirli può aiutarci a crescere.
Eppure, non è sempre facile adattarsi alle nuove situazioni che la vita offre (soprattutto se sono inaspettate). Come riuscirci? Stiamo per descrivervi 4 concetti fondamentali che possono aiutarvi in questa impresa.
Lavorare sull’accettazione
La vita ci offre un’infinità di esperienze, ma anche numerosi ostacoli da affrontare. Sebbene un periodo di cambiamenti non debba essere necessariamente negativo (anzi può rappresentare un’opportunità), può rappresentare una minaccia concreta alla nostra stabilità. Cambiare è senz’altro spiacevole e fastidioso, inoltre richiede una riorganizzazione della propria realtà.
Per questo motivo, accettarli offre diversi benefici. Adattarsi alla nuova realtà giorno dopo giorno, accettare le sconfitte quando arrivano e concentrarsi solo il presente è il giusto approccio.
César Piqueras, di professione executive coach, istruttore e scrittore, parla anche dell’importanza di accettare i cambiamenti. Come lui stesso afferma: “quando accettiamo, scegliamo il cammino della saggezza, perché rabbia e lamentele non esistono più. Esiste solo l’accettazione”. Nella fase dell’accettazione non c’è energia repressa né rassegnazione, bensì apertura versi ciò che sta per arrivare, ovvero il cambiamento.
Accettare è un modo per dire “va bene, accetto che le cose stiano così, non opporrò resistenza.
-César Piqueras-
Con lo sguardo rivolto al futuro per affrontare i cambiamenti
Lo psicoterapeuta Demián Bucay afferma che in situazioni di cambiamento è possibile che i guadagni superino le perdite, anche se questo non significa non provare dolore per ciò che ci siamo lasciati alle spalle. Provare dolore è normale quando dobbiamo accettare che una fase della nostra vita si è conclusa.
Dunque, guardare in avanti può aiutarci a concentrarci sulla situazione con maggiore serenità e consapevolezza. Il passato non tornerà, ma abbiamo a disposizione il presente (a volte ricco di opportunità), che ci permetterà di costruire poco per volta il nostro futuro.
Il futuro dipende da ciò che fai oggi.
-Gandhi-
Cambiare
César Piqueras afferma che esistono 4 modi per affrontare i cambiamenti: 1) Opporre resistenza e lamentarsi; 2) Rassegnarsi; 3) Accettare e 4) Cambiare. Le strategie più adattive sono le ultime due, quindi ci concentreremo su di esse (anche se rassegnarsi può, in alcuni casi, essere un meccanismo adattivo).
Abbiamo già commentato la strategia dell’accettazione. Per quanto riguarda la seconda, quella che predilige il cambiamento, Piqueras sostiene che è più proficuo abbandonare le lamentele e la rassegnazione. Al contrario, progrediamo quando siamo disposti a cambiare quello che non ci piace.
Dunque, per quanto possa sembrare ripetitivo, un’altra strategia adattiva consiste nell’affrontare i cambiamenti intervenendo su ciò che riteniamo necessario. Di certo alcuni cambiamenti ci lasciano poco spazio per modificare il corso degli eventi, ma non è sempre così; facciamo leva su di essi, possiamo optare per un cambiamento del nostro punto di vista sugli eventi o cambiare noi stessi.
Se un cambiamento ci travolge, dobbiamo trovare il modo di cambiare anche noi, in modo che questo cambiamento sia positivo.
-César Piqueras-
Prendere consapevolezza per affrontare i cambiamenti
Ignacio Martínez, business coach, ricorda che è importante prendere coscienza degli obiettivi che si desiderano raggiungere con i suddetti cambiamenti. Nel caso in cui si tratti di cambiamenti che non abbiamo scelto in prima persona, dovremmo permettere a noi stessi di provare tutto quello che la nuova situazione provoca (tristezza, rabbia, ira..), e iniziare a lavorare sull’accettazione quando ci sentiremo pronti.
Martínez sottolinea anche che può aiutare considerare le conseguenze qualora decidessimo di non cambiare nulla, così come di concentrarci sulle opportunità offerte dalla nuova realtà o dal nuovo contesto. Anche se ci parla soprattutto dell’ambito aziendale, possiamo applicare questa strategia ad altre situazioni.
Il primo passo verso il cambiamento è la consapevolezza. Il secondo è l’accettazione.
-Nathaniel Branden-
Elasticità e consapevolezza
Non esiste un unico modo per affrontare i cambiamenti, e ogni persona deve trovare il proprio (o utilizzare l’uno e l’altro in funzione della situazione). Oltre a ciò, non tutti i cambiamenti della vita sono uguali: alcuni sono di vitale importanza, come emigrare o perdere una persona cara, e altri hanno un minore impatto, per esempio cambiare palestra, cambiare amici.
In ogni caso, ciò che conta è il valore dato a ogni cambiamento e come si decide di affrontare la nuova realtà. Disporre degli strumenti necessari può aiutarci in questo cammino della vita che richiede elasticità mentale, così come una buona dose di consapevolezza e, soprattutto, capire che la vita ci permette di scrivere ogni giorno un nuovo inizio.
Giorgio Nardone, esperto in psicoterapia breve strategica, e Paul Watzlawik, psicologo e filosofo, affermano quanto segue: qualunque cambiamento è un percorso, una forma d’arte, un continuo fluire di pensieri, sentimenti ed emozioni. E in questo scorrere (e divenire) vinciamo quando puntiamo su uno sguardo flessibile, consapevole e aperto.
Qualunque cambiamento travolga la nostra vita, coinvolgerà tutte le nostre strutture interne, capisaldi, legami, timori, speranze, illusioni e disillusioni.
-G. Nardone e P. Watzlawick-
Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- Lahey, Benjamin B. (2007). Introducción a la Psicología. 9na. edición. China: McGraw Hill.
- Neff, K. (2012). Sé amable contigo mismo. El arte de la compasión hacia uno mismo. Madrid: Oniro.