Amare per essere amati

Amare per essere amati

Ultimo aggiornamento: 20 giugno, 2015

Se a qualcuno venisse in mente di scrivere un libro dal titolo “Manuale infallibile per trovare un compagno e consolidare una relazione duratura”, di sicuro farebbe un sacco di soldi. Giorno dopo giorno vediamo persone sempre più insoddisfatte della loro relazione oppure travolte dalla solitudine e che vogliono trovare il grande amore.

Molti vorrebbero trovare la risposta perfetta o la strada sicura per sperimentare appieno l’amore di coppia. Questo sentimento, certamente sopravvalutato nella società contemporanea, è diventato quasi un pretesto per l’infelicità. L’ideale a cui molti aspirano e, allo stesso tempo, la fonte di tante frustrazioni. Cosa succede in realtà?

L’altra metà della mela

La società odierna ci ha dato infinite possibilità di vivere sempre meglio, in termini di comfort, di beni materiali e di qualità. D’altra parte, le società moderne sono anche vere incubatrici di persone ansiose, depresse e che si sentono sole.

L’amore è diventato nell’immaginario collettivo la risposta definitiva all’insoddisfazione della vita. Molte donne si sentono come se non esistessero fino a quando non sono amate da un uomo; altre volte, è il contrario, sono disposte a dimostrare di non avere per niente bisogno di un uomo, ma si irrigidiscono, diventano più severe e non sembrano molto felici.

Per gli uomini, l’amore di una donna conferma il loro valore. Anche se non lo confessano apertamente come il genere femminile, i loro momenti di solitudine sono pieni di fantasie romantiche o sessuali. A volte mostrano una desiderio insaziabile di conquista, con un atteggiamento che assomiglia piuttosto all’ansia. Altre volte, invece, sognano appena quella donna che potrebbe dare un senso alla loro vita, oltre alla stabilità e una direzione definita.

Il problema, per gli uomini e per le donne, è che “la/il partner ideale”, “l’harem” o “quello che completa” non compaiono mai. “Bisogna baciare molti rospi prima che compaia il principe”, dicono molte donne. “Perché renderne infelice una quando puoi farle felici tutte?”, dicono gli uomini. La maggior parte spera, cerca, prova, ma non riesce mai a trovare l’altra metà della mela. A prova di ciò, è l’alto indice di divorzi, separazioni e sempre più persone che rinunciano a vivere insieme.

Le uscite

Molti non lo diranno ad alta voce, ma in realtà non vogliono amare, vanno solamente in cerca di qualcuno che li ami. Quel qualcuno, ovviamente, non è una persona qualunque. Deve avere alcune piccole qualità: la comprensione di un psicanalista esperto, la serenità di un monaco buddista, la vitalità di un progetto della NASA e il fascino di una celebrità di Hollywood. Non bisogna dare per scontato nemmeno le doti sessuali, meglio se accompagnate da un bel conto in banca e un corpo da paura.

Questa descrizione scatenerà la reazione di molte persone. “No”, dicono, “io non cerco questo! Sono molto più realista”. In realtà stanno mentendo a se stesse. Altrimenti, perché finiscono per rimproverare il partner per non corrispondere a questo ideale? Perché danno la colpa al partner della loro infelicità oppure vivono da soli perché nessuno soddisfa le loro aspettative?

All’inizio, molti cercano nel partner una materializzazione dell’ideale dell’io. Si imbarcano in una relazione non tanto per amore, ma per risolvere conflitti interiori in sospeso. La cosa brutta è che, in maniera del tutto inconsapevole, finiamo per essere attratti da chi ci assomiglia di più. Prima o poi, quindi, riflettiamo questi conflitti in sospeso nel partner e la situazione diventa intollerabile.

Infine, se qualcuno decidesse di scrivere un libro dal titolo “Manuale infallibile per trovare un compagno e consolidare una relazione duratura”, probabilmente dovrebbe scrivere poche cose: conosci te stesso; accettati e valorizzati per quello che sei; rinuncia all’egoismo dell’infanzia; impara ad amare con generosità, rispettando i dolori altrui. Il resto vien da sé.

Immagine per gentile concessione di Pablo Fernández.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.