Atlantis: fonte d'ispirazione per le donne
I film d’animazione Disney hanno accompagnato l’infanzia di centinaia di bambini. Tuttavia, è innegabile che alcuni siano molto più famosi di altri. Uno dei film Disney caduti nel ”dimenticatoio” è probabilmente Atlantis, L’impero perduto. Ciononostante, con la sua pluralità di personaggi costituisce un eccezionale esempio di abilità artistica.
Atlantis, L’impero perduto è un film del 2001 prodotto dalla Disney e diretto da Gary Trousdale e Kirk Wise, già produttori del celeberrimo Il Gobbo di Notre Dame. Questa pellicola ci presenta un gruppo di personaggi estremamente variegato, di diverse nazionalità e diversi antecedenti culturali. Il film è ispirato ai racconti di Jules Verne, in particolare a Viaggio al Centro della Terra, anche se la grafica è più futurista e in stile steampunk .
Uno dei protagonisti è il linguista e storico Milo Tatch. All’inizio della spedizione alla ricerca della città perduta, Milo conoscerà i suoi compagni di viaggio. Il leader è un uomo forte e deciso, il comandante Rourke, accompagnato dall’enigmatica Helga Sinclair. Al suo fianco troviamo anche Vinny Santorini, un italiano esperto in demolizioni. Ci sono poi Mole Moliére, un geologo francese, e il Dottor Joshua Sweet, un medico afroamericano. A questi si aggiungono la giovane Audrey Ramírez, una meccanica avventuriera e la telegrafista Whilhelmina Packard.
Atlantis, L‘impero perduto: film d’avventura
Il film si apre con l’immagine di uno tsunami che sommerge la città di Atlantide, culla della civiltà. Nelle scene iniziali vediamo l’elezione della regina come protettrice della città, dopodiché assistiamo a un lunghissimo salto temporale che ci porta al 1914.
Milo Tatch è un giovane storico con una grande passione per le lingue (oltre che per la sua carriera). Un eccentrico milionario sta finanziando una spedizione per riportare alla luce il regno perduto di Atlantide e ingaggia Milo come esperto di storia, miti e traduzione di geroglifici.
Poco dopo l’inizio della ricerca, l’equipaggio è costretto a fare i conti con feroci mostri marini che distruggono le loro imbarcazioni. Nonostante ciò, il gruppo di sopravvissuti riesce a trovare una grotta sottomarina e a proseguire il viaggio per vie sotterranee attraversando i fondali dell’oceano. Dopo aver viaggiato per diverso tempo, gli esploratori trovano finalmente il regno perduto di Atlantide. Lì conosceranno la principessa guerriera Kidakagash, che proverà a ottenere l’aiuto di Milo per ridare vita al cuore magico della città.
Mentre Milo e Kida traducono antiche iscrizioni, il Comandante Rourke uccide il Re di Atlantide per rubargli il potentissimo cristallo che tiene in vita la città. Una volta rubato il cristallo, cerca di scappare servendosi delle grotte scoperte durante il viaggio di andata. Tuttavia, i cittadini di Atlantide, guidati dalla principessa Kida e accompagnati dalla squadra di Milo, combattono contro il comandante Rourke e riescono ad avere la meglio. Ad uccidere Rourke è un colpo di pistola di Helga Sinclair.
Quando finalmente riescono a restituire il cristallo, l’antica città recupera il suo splendore. Kida ne viene incoronata Regina e Milo decide di rimanere con lei. Il resto dell’equipaggio fa ritorno in Inghilterra con l’immensa fortuna donatagli dal popolo di Atlantide in segno di riconoscenza.
Il ruolo delle donne nei film Disney
Atlantis, L’impero perduto è un film che si distacca dalla rappresentazione della figura femminile proposta di solito dalla Disney. Prima non vi erano state donne forti e indipendenti come protagoniste dei film animati Disney.
Fino a quel momento, le principesse Disney erano sempre state dipinte come donne esili, dalla pelle candida, vestite di abiti sontuosi. Pensiamo a Biancaneve o Aurora. Oltretutto, questa donna stereotipata creata dalla Disney, è sempre di buonumore. E, in genere, è semplicemente una figura di supporto alla figura del vero protagonista: un uomo.
Esempio lampante di questa tendenza è Belle di La bella e la bestia, la cui vita ruota intorno a figure maschili. Evitare Gaston, salvare suo padre, accudire e amare la Bestia. Nei pochi casi in cui a fare da protagonista è una donna, come nel caso di Mulan e Pocahontas, si tratta di guerriere, e non ci sono altri personaggi femminili rilevanti nel corso della storia.
Per questo motivo, Atlantis, L’impero perduto è un film ”pioniere” nel riscatto della figura femminile nel cinema animato per bambini e ragazzi. Mette in scena molti personaggi femminili che ricoprono diversi ruoli all’interno del film.
Le Donne in Atlantis, L’impero perduto
In primo piano c’è Kida, la principessa guerriera che cerca disperatamente di salvare il suo popolo, ma non sa come riuscirci. È destinata a guidare e proteggere il suo popolo, e per farlo è disposta a contraddire la volontà di suo padre. Così, stringe alleanza con Milo per tradurre antichi testi profetici. Solo così Kida sarebbe stata in grado di riportare Atlantide agli antichi splendori.
Uno dei personaggi più carismatici di tutto il film è Audrey. A questa giovane coraggiosa sarà affidato un compito tradizionalmente associato agli uomini: la meccanica. Audrey ammette di essersi dedicata alla meccanica perché suo padre avrebbe voluto un figlio. Ciononostante, Audrey non ha mai permesso alle aspettative sociali di limitare le sue scelte. È presentata come una donna intraprendente che sogna di aprire un’ officina tutta sua.
Si pensi poi alla figura di Helga Sinclair, una donna imponente e misteriosa, determinata nel raggiungere i suoi obiettivi. Ci viene presentata come una donna seducente, ma questo suo atteggiamento non è altro che l’ennesimo espediente per ottenere ciò che vuole. Nonostante Helga sia un’alleata del capitano Rourke, è comunque un personaggio forte, mosso dalle sue motivazioni personali. Sul finale, ferita a morte dallo stesso Rourke, gli spara uccidendolo, in segno di vendetta per il suo tradimento.
Esempi da seguire per bambine e ragazze
Numerosi studi hanno dimostrato che esiste una correlazione tra il comportamento degli adulti e gli stereotipi e i modelli ai quali sono stati esposti durante la crescita.
Per questo motivo, è fondamentale che le bambine siano influenzate da ruoli femminili positivi nel cinema. Le bambine che crescono circondate da personaggi femminili forti, intelligenti e indipendenti hanno maggiori probabilità di trasformarsi, durante il processo di crescita, in donne capaci e autonome.
”Noi veniamo ricordati per i regali che lasciamo ai nostri figli.”
-Preston B. Whitmore
Atlantis, L’impero perduto ha spianato la strada a una tradizione cinematografica basata sull’inclusione delle donne nel cinema animato. È stato il primo di una serie di importanti film d’animazione che sottolineano che le donne possono essere capaci, intelligenti e indipendenti, tra gli esempi più recenti troviamo Frozen (2013) e Oceania (2016)