Chicago: il prezzo della fama
Chicago è uno di quei musical che non passano mai di moda. È stato rappresentato innumerevoli volte e nel 2002 il regista Rob Marshall lo ha portato sul grande schermo. Il film ha vinto sei premi Oscar, tra cui il premio per miglior film e migliore attrice non protagonista, assegnato a Catherine Zeta-Jones.
La versione cinematografica ha avuto un ottimo successo ed è stata premiata dalla critica. I suoi numeri musicali sono magnifici e l’estetica ha quell’aria da Cabaret che cattura l’attenzione fin dai primi minuti. Ma cosa c’è dietro questo film?
Il Chicago di Rob Marshall è un adattamento del musical, ma quest’ultimo non è nato dal nulla. A sua volta il musical è ispirato a un’opera teatrale scritta nel 1926 dalla giornalista Maurine Dallas Watkins.
In quel periodo la Watkins, che scriveva per il quotidiano Chicago Tribune, si occupava di due casi di omicidio che stavano mettendo in subbuglio la città; tutti i giornali scandalistici ne parlavano, trasformando le accusate in celebrità. Al centro dell’attenzione, Beulah Annan e Belva Gaertner, entrambe accusate di omicidio.
Dopo la pubblicazione dell’opera teatrale, arrivarono gli adattamenti cinematografici (il primo appartiene al cinema muto). In seguito, Chicago è diventato il musical che conosciamo oggi e, in un secondo momento, un film, di cui vogliamo parlare in questo articolo.
La donna nella Chicago degli anni ’20
Ci troviamo a Chicago negli anni ’20. È il periodo tra le due guerre, prima della Grande Depressione. È l’era del jazz, delle flappers -le ragazze moderne-, le donne ottengono il diritto di voto negli Stati Uniti, alcune sono economicamente indipendenti. Soffia un vento di cambiamento, soprattutto nel mondo femminile.
Basti pensare alla moda: vengono abbandonati i corsetti, si diffonde uno stile che dà meno risalto alle curve femminili, ma che allo stesso tempo accorcia gonne e capelli. Gli anni ’20 sono stati senz’altro anni di grandi novità per le donne.
Alcune di loro cominciano a bere, fumare, dedicarsi alla musica o frequentare i locali, come gli uomini. Le aspirazioni di queste donne vanno al di là delle mura domestiche o dell’adeguarsi a un modello di donna ideale. Naturalmente le conquiste non sono mai facili e le resistenze non tardano a farsi sentire.
Chicago riflette questo mondo in modo straordinario e a ritmo di jazz. Le protagoniste sono due ventenni, con vite molto diverse, ma aspirazioni simili. Le loro strade si incroceranno in carcere.
Velma Kelly
Velma Kelly è una star del cabaret e si esibisce con la sorella al club Onyx di Chicago. Insieme sono una vera attrazione. Un giorno Velma sale sul palco senza la sorella e durante lo spettacolo irrompe la polizia. Viene arrestata con l’accusa di aver ucciso il marito e la sorella, che avevano una relazione. In carcere il destino di Velma si incrocia con quello di Roxie Hart.
Roxie Hart
Roxie Hart è una giovane ambiziosa di Chicago, città in cui essere famosi è tutto. È mantenuta dal marito Amos Hart, un uomo di buon cuore, ma con “poche luci” e senza alcuna aspirazione importante.
Roxie invece sogna la fama, desidera brillare di luce propria nei locali più in di Chicago. La sua ambizione è grande e per soddisfarla è disposta a tutto. È a questo punto che compare nella sua vita Fred Caseley, un uomo che le promette di presentarle i suoi contatti e di farle ottenere un numero tutto suo, se sarà disposta ad andare a letto con lui.
Comincia una relazione tra i due, fino a quando Fred non si stanca di lei e le confessa di non avere né contatti né alcun vero interesse nei suoi confronti. Era tutto frutto di una scommessa. Roxie, fuori di sé, gli spara, uccidendolo sul colpo.
“Chi ha detto che l’omicidio non è un’arte?”
-Roxie Hart, Chicago-
Chicago, teatro puro
All’inizio la relazione in carcere tra le due donne non è delle migliori. Roxie è un’ammiratrice di Velma e fa di tutto per avvicinarsi a lei. Velma, invece, ignora e disprezza Roxie.
I ruoli, tuttavia, si invertono quando il caso di Roxie comincia a suscitare grande interesse sui giornali, arrivando a oscurare la grande Velma Kelly. Adesso è Velma a fare tutto il possibile per diventare amica di Roxie, che invece comincia a disprezzarla.
Chicago ci avverte dei pericoli della fama e dell’eccesso di ambizione. La trama del film si snoda con un interessante braccio di ferro. Le due assassine hanno lo stesso avvocato, Billy Flynn, entrambe sono sotto le luci dei media che pendono dalle loro labbra. Roxie sta finalmente realizzando il suo sogno: è famosa e sta superando Velma Kelly.
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A Chicago la fama è tutto e segue la regola “purché se ne parli”. Roxie prima di andare in prigione non era nessuno e adesso un omicidio la fa salire sul podio delle celebrità. È convinta che, una volta uscita di prigione, per lei fioccheranno contratti nel mondo della musica. Aver ucciso un uomo è la porta che le permette di realizzare un sogno.
Al contrario, Velma è già una stella. Il carcere le permette di monopolizzare le copertine dei giornali, ma sta perdendo luce per colpa della sua rivale.
La stampa in questo gioco di forze occupa un ruolo decisivo con il suo potere manipolatorio e la sua influenza. Spesso osanniamo o condanniamo, lasciandoci condizionare da quello che leggiamo sui giornali. Non siamo critici e ci lasciamo trasportare dal sensazionalismo, un atteggiamento che Chicago descrive molto bene, film dove persino le bambine vogliono assomigliare a Roxie Hart.
Un avvocato senza scrupoli
La stessa ombra oscura la figura della giustizia. Billy Flynn è un avvocato senza scrupoli e non perde mai una causa. A lui non importa se il suo cliente sia innocente o colpevole, purché gli porti in tasca i suoi 5.000 dollari. Per Billy, tutto è teatro e lui interpreta il suo ruolo alla perfezione. Addestra le sue “attrici” e dà loro la libertà, non importa se persone innocenti muoiono sulla forca e i criminali sono a piede libero; la giustizia non è uguale per tutti.
Il denaro è un altro protagonista del film, non solo raccontato attraverso l’avvocato Flynn, ma anche per mano di Mama Morton, una funzionaria del carcere, una donna corrotta. La Chicago del film è una città senza morale; ai giornalisti preme fare notizia, vogliono “carne fresca”, il resto non importa. Questo non accade solo nei film, ma anche nella vita reale, sono diversi i casi di assassini diventati celebri, come il criminale statunitense Charles Manson.
Roxie e Velma scopriranno, infine, che la loro ostilità, in realtà, non le avvantaggia e che insieme possono ottenere molto di più. Dopotutto, come insegna la stampa sensazionalista, la fama è effimera e momentanea e, non appena sorge un altro interesse, le due donne sono destinate a essere dimenticate. Fama, giustizia, denaro e stampa sono sotto i riflettori, linfa del vero teatro rappresentato a Chicago, al ritmo di jazz.
“Il mondo intero…è spettacolo allo stato puro. Ma, cocca, tu lavori con un divo.”
-Billy Flynn, Chicago-