Sapete come agisce l’ormone degli abbracci?

Sapete come agisce l’ormone degli abbracci?

Ultimo aggiornamento: 20 gennaio, 2017

Sicuramente avrete sentito parlare dell’ossitocina, un ormone associato a molti dei nostri gesti di affetto, come gli abbracci. La sua fama è più che meritata. Si tratta di una scoperta scientifica molto importante, che prova una verità che molti sapevano da sempre: gli abbracci confortano, guariscono e rendono la vita più felice.

Alcuni decenni fa, si scoprì che quando le donne partoriscono rilasciano grandi quantità di ossitocina. Tale ormone attenua il dolore del parto e facilita la comparsa di un intenso sentimento di affetto per il neonato. Tutto questo si traduce in desiderio di abbracciare, dare baci e accarezzare.

Ma il meglio doveva ancora essere scoperto. Tramite alcuni esperimenti realizzati in diverse parti del mondo, si provò che le situazioni in cui si avvia la produzione di questo ormone sono moltissime. Ad esempio, si scoprì che un abbraccio di 5 secondi stimola la sua comparsa e uno di 20 secondi attiva direttamente la sua produzione ed equivale ad un mese di terapia. Meraviglioso, non è vero? E non è tutto: anche i baci dati come manifestazione d’amore liberano ossitocina.

“Ti abbraccio e i mandarini corrono; ti bacio e l’uva versa nella mia bocca tutto il vino nascosto nel suo cuore”.

(Gioconda Belli)

Il benessere emotivo non è l’unica conseguenza positiva della secrezione di tale ormone. Essa incide fortemente anche sul benessere fisico. Fa ammalare di meno e guarire più velocemente in caso di malattia. Rafforza il sistema immunitario e migliora il funzionamento del cuore. Si tratta di un piccolo prodigio chimico che arricchisce la vostra vita.

Come attivare l’ormone degli abbracci?

L’ossitocina è un ormone che si attiva attraverso il contatto fisico. Viene prodotto facilmente con gli abbracci e i baci, ma risponde anche ad altri stimoli come le parole d’affetto o una semplice pacca sulla spalla.

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Tutti hanno nella pelle dei ricettori che si chiamano corpuscoli di Meissner. Questi componenti ci permettono di percepire la temperatura, la superficie degli oggetti, le carezze, i pizzicotti, ecc. Appena ricevono questi stimoli, inviano un segnale alla nostra corteccia cerebrale, che valuta il tipo di stimolo. La maggior parte di questi corpuscoli si trova nelle mani e nelle labbra.

In un esperimento svolto presso l’Università della California è stato monitorato il funzionamento del cervello di un gruppo di volontari per mezzo di risonanze magnetiche funzionali. Così facendo, è stato dimostrato che un abbraccio stimola notevolmente la produzione di ossitocina. Nel gruppo preso in analisi, l’abbraccio doveva essere dato da una persona verso cui non si provava né attrazione sessuale né amore. Lo studio ha anche provato che quanta più ossitocina c’è, minore è la quantità di cortisolo, l’ormone dello stress.

Dati poco noti sull’ormone degli abbracci

Ora condivideremo con voi alcuni dati poco noti che vi permetteranno di capire perché l’ossitocina è diventata il centro dell’interesse di molti studiosi e di comprendere meglio il funzionamento di questo ormone.

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  • L’ormone degli abbracci viene secreto dalla ghiandola pituitaria; è regolato dalle cellule dell’ipotalamo, il quale a sua volta incide su tutte le ghiandole dell’organismo. In sostanza, è legato a tutto il corpo.
  • Quando l’ossitocina viene prodotta, fa la sua prima comparsa nel sangue. A questo punto, l’amigdala scatena una serie di reazioni che si traducono in un comportamento più generoso e tranquillo.
  • Nel 1998, si scoprì che i bambini autistici hanno livelli più bassi di ossitocina. Nel 2003 è stato fatto un esperimento in cui si somministrava questo ormone a un gruppo di bambini autistici per endovena e il risultato è stata una riduzione dei comportamenti autistici.
  • L’ossitocina è un eccellente antidoto contro paure e fobie sociali; in altre parole, se vi trovate in una situazione sociale che vi inquieta, probabilmente l’abbraccio di una persona a voi cara vi conforterà.
  • Gli abbracci contribuiscono a ridurre la tristezza e a migliorare il funzionamento della pressione arteriosa. I baci, inoltre, hanno un effetto simile a quello di un analgesico, ma in aggiunta aiutano a bruciare calorie e a ridurre le rughe.
  • L’ormone degli abbracci contribuisce alla produzione di più serotonina e dopamina. In parole povere, riduce lo stress e porta ad adottare un atteggiamento più positivo verso la vita.
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L’industria ci permette di aumentare i nostri livelli di ossitocina per mezzo dei farmaci. Ma perché privarci degli abbracci e dei baci? Non dobbiamo cercali in nessuna farmacia, sono gratis e ci aiutano a rompere le barriere della solitudine, barriere che spesso potenziano le nostre angosce.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.