Decidere di non avere figli e conseguenze

Decidere di non avere figli è sempre più comune nel mondo di oggi. Ciò di solito si deve a fattori socioeconomici o al pessimismo. Solo in alcuni casi è il risultato di difficoltà a prendersi le proprie responsabilità.
Decidere di non avere figli e conseguenze
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 28 marzo, 2023

Decidere di non avere figli, così come il contrario, va bene se tale scelta obbedisce a una motivazione fondata. Un figlio cambia completamente la vita individuale e il rapporto di coppia.

Per questo motivo, è una questione che solo la singola persona può chiarire ed è meglio farlo con ponderatezza e senza pressioni di alcun tipo.

Va tenuto presente che la decisione di non avere figli è reversibile, mentre decidere di averli non lo è. Un bambino non può essere cancellato dalla realtà, anche se i genitori decidono di prendere le distanze o di voltargli le spalle. Alla luce di ciò, risulta complesso essere certi di voler mettere al mondo un figlio.

Un bambino trasmette sentimenti che nessun altro legame suscita. Implica anche impegni inalienabili che durano per sempre, a meno che non si voglia essere bravi genitori.

Non tutti si sentono pronti per un legame così profondo con un altro essere umano, in questi casi decidere di non avere figli è la scelta giusta.

“Non tutti gli esseri viventi con l’utero devono avere figli, così come non tutti gli esseri umani con le corde vocali devono essere cantanti lirici”.

-Gloria Steinem-

Coppia che parla in soggiorno.

Decidere di non avere figli e pregiudizi

È importante notare che fino a poco tempo chi prendeva la decisione di non avere figli era malvisto dalla società. Nel caso degli uomini, in un modo o nell’altro era associato a una certa disabilità. Nel caso delle donne, è stato a lungo inteso come un segno di egoismo o di estrema freddezza.

Nonostante il numero di coppie che hanno figli continui a essere più elevato, è in aumento anche il numero di coloro che decidono di non averli. Al giorno d’oggi, di fatto, si è più liberi nel prendere decisioni di questo tipo. La procreazione non è vista più come un obbligo nella vita di ogni persona “normale”.

Insistiamo sul fatto che a rendere questa decisione giusta o sbagliata sono le motivazioni alla base. Nonostante ciò, è anche probabile che la decisione di non avere figli stia aumentando come meccanismo di adattamento a un mondo con condizioni ostili.

La sovrappopolazione ci induce, in un modo o nell’altro, a propendere per le opzioni che meglio garantiscono la nostra sopravvivenza come specie.

Difficoltà economiche

Uno dei motivi per cui si decide di non avere figli è la situazione economica. È stato accertato che la tendenza a non avere figli è più diffusa tra gli uomini delle classi più svantaggiate e le donne delle classi medie e alte che hanno successo professionale.

In entrambi i casi, la propria condizione economica è il fattore determinante. In un caso, perché le circostanze non consentono di rispettare gli impegni che derivano dall’avere un figlio in aspetti basilari come l’alimentazione o l’istruzione. Nell’altro caso, perché la professione assorbe la donna ed è gratificante al punto da non lasciare spazio ad altro.

È sorprendente, tuttavia, che le donne a basso reddito non siano reticenti a non avere figli alla pari degli uomini delle classi abbienti. Probabilmente, per loro un figlio sostituisce la soddisfazione che non trovano nel lavoro.

E forse non vivono la maternità come un grosso cambiamento, poiché non intendono la loro partecipazione alla gravidanza e all’educazione così impegnative.

Coppia che parla.

Decidere di non avere figli perché si vede il futuro con pessimismo

La decisione di non avere figli è tipica anche di chi vede il futuro con pessimismo. Non si tratta necessariamente di una risposta nevrotica alle vicissitudini della realtà, ma spesso è dovuta a una valutazione oggettiva di molti fattori che pesano sull’umanità di oggi. Ci sono così tante minacce latenti nel mondo di oggi che è difficile guardare al futuro con speranza.

Uno degli indicatori del fatto che la società vede il futuro in modo positivo è l’aumento delle nascite. Accadde dopo la ricostruzione di molti paesi a seguito della seconda guerra mondiale: il famoso baby boom. Erano tempi in cui si vedeva all’orizzonte una nuova alba, che invitava a scommettere sul domani.

Oggi sta accadendo quasi il contrario. La cronaca ci parla di crisi, deterioramento, decadenza. Ci muoviamo quotidianamente su un mare di incertezze e cambiamenti negativi che ci colgono di sorpresa. È il terreno ideale per un ragionevole pessimismo, basato su dati oggettivi.

Conclusioni

Quando si decide di non avere figli, l’importante è che tale scelta sia accompagnata da una profonda e sana riflessione. Lo stesso vale per chi decide di mettere su famiglia.

I figli devono essere il frutto del desiderio e nascono prima nella testa e nel cuore per poi essere simbolo di amore per la vita.


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