Eccessiva modestia, cosa si cela dietro?
La modestia ci aiuta a relazionarci in società, facendo sì che i nostri successi non sminuiscano quelli altrui. Se portata all’estremo, tuttavia, rischia invece di agire al contrario impedendoci di relazionarci adeguatamente con le persone che ci circondano. L’eccessiva modestia genera infatti negli altri una sensazione di falsità.
Quando incontriamo una persona troppo modesta, non sappiamo come comportarci. Non riusciamo a capire se la sua eccessiva modestia sia reale o meno, e la sensazione che rischiamo di provare è quella di rifiuto. Oltre alle sensazioni che scatena negli altri, questo atteggiamento rischia di complicare il futuro del diretto interessato.
Cos’è la modestia?
La modestia è un atteggiamento che tende a moderare le azioni esterne. Essere modesti vuol dire contenersi entro certi limiti, in accordo con le convenzioni sociali o personali. Rappresenta anche una qualità, in quanto dimostra umiltà, mancanza di vanità o presunzione. Il concetto di modestia, a ogni modo, varia da cultura a cultura ed è a volte legato a concetti come la moda, la morale o la religione.
Le persone modeste sono solite dare meno importanza alla propria personalità o ai propri successi, con l’obiettivo di essere rispettosi verso gli altri evitando di ferirne i sentimenti. La modestia è un modo per controllare le aspettative di chi ci sta attorno.
Ci aiuta a capire cosa si aspettano gli altri da noi e cosa considerano normale. Ma cosa succede se cominciamo a metterli su un piedistallo, anteponendoli alle nostre priorità?
Eccessiva modestia e conseguenze
Esistono diverse teorie sull’origine di un’eccessiva modestia. Questa viene descritta come un meccanismo di difesa di chi desidera che gli altri nutrano delle aspettative poco elevate nei suoi confronti. Le aspettative alte di familiari e persone care generano infatti una tensione che può trasformarsi in modestia eccessiva. Uno strumento con il quale si chiede agli altri di aspettarsi di meno.
Come abbiamo già detto, la modestia è un meccanismo che ci permette di capire ciò che gli altri si aspettano da noi. Eppure, una modestia eccessiva distorce in maniera considerevole l’idea che gli altri hanno di noi, arrivando perfino a trasmettere insicurezza, scarsa accettazione e autostima.
Per esempio, durante un colloquio di lavoro può essere dannoso sia esagerare i propri successi quanto sminuirli. Frasi come “So di non essere qualificato per questo lavoro, ma…” o “Non credo di riuscirci, ma…” ci faranno prendere direttamente la via d’uscita.
In fondo, la modestia è una ricerca di empatia con il nostro interlocutore. Si cerca di generare tenerezza, complicità e accettazione. Portandola all’estremo si ottiene un senso di rifiuto, come se stessimo implorando l’accettazione altrui in modo esagerato.
Cosa si nasconde dietro l’eccessiva modestia?
Un ingrediente principale dell’eccessiva modestia è l’insicurezza. Le persone troppo modeste hanno una scarsa autostima e sono alla costante ricerca dell’approvazione altrui. Anche se molto intelligente, la persona troppo modesta cerca in modo ossessivo un errore commesso al lavoro, si critica pesantemente e sminuisce i propri successi, fino quasi a precludersi un miglioramento.
Proprio quest’ultimo è il problema principale delle persone troppo modeste: l’auto-sabotaggio. Questo comportamento genera una tale insicurezza che, chi lo mette in pratica, non è in grado di rischiare e quindi di ottenere miglioramenti in un qualunque aspetto. Non parliamo infatti solo della vita lavorativa, ma anche delle relazioni personali.
È possibile smettere di essere troppo modesti?
Come qualsiasi altro disturbo della personalità, l’eccessiva modestia è difficile da eliminare. In fin dei conti, le persone troppo modeste non sempre sono consapevoli del loro problema. E, una volta presa coscienza, non riescono comunque a smettere di pensare all’opinione altrui sulla loro persona.
Anche se non è facile, è possibile gestire questo disturbo. Per riuscirci, bisogna smettere di dare peso alle opinioni altrui, almeno nella maggior parte della nostra quotidianità. E qualora non si fosse d’accordo, bisogna favorire il confronto senza accettare ciò che gli altri pensano solo perché si vuole evitare il conflitto.
Bisogna imparare ad amare sé stessi. Rispettarsi e accettarsi è il primo passo affinché gli altri ci accettino per come siamo.