Etichetta "narcisista", ne abusiamo?
Tendiamo a usare l’etichetta “narcisista” in una miriade di casi. Per riferirci al collega che è vuole una promozione, alla madre che sistematicamente ignora i bisogni dei suoi figli, all’amico che mente più di quanto respira.
Viviamo tutti con più di una persona problematica, ma non tutte soddisfano i criteri clinici di questa condizione psichiatrica. Eppure, l’etichetta “narcisista” fluttua quasi costantemente nelle nostre conversazioni. La usiamo per descrivere innumerevoli figure nei nostri ambienti sociali.
Molti insistono sul fatto che solo chi ha avuto la sfortuna di incontrare una persona narcisista sappia di cosa si tratta. In ogni caso, l’uso indiscriminato di questa etichetta banalizza il reale impatto del disturbo narcisistico di personalità.
Potrebbero esserci persone con tratti narcisistici, è vero, di fatto siamo tutti in qualche modo narcisisti. Tuttavia, la suddetta condizione psichiatrica racchiude un insieme di dimensioni più ampie, più problematiche e dannose, che tracciano una malignità psicologica molto specifica. E qualcosa del genere non è così comune come pensiamo.
Non è appropriato usare la parola “narcisista” come termine peggiorativo. Ciò distrae dal vero impatto del disturbo narcisistico di personalità.
Narcisismo non è sinonimo di disturbo narcisistico di personalità
Mole persone vanno in terapia perché hanno subito abusi da parte di una persona con un chiaro disturbo narcisistico di personalità. La persona con questa condizione psichiatrica è solita danneggiare la salute mentale della sua cerchia sociale.
Può persino causare traumi. Allo stesso modo, chi presenta questo disturbo di solito deve affrontare molti altri aspetti derivati: solitudine, dipendenze, depressione, etc.
È importante capire che essere narcisisti non è equivale ad avare un disturbo psichiatrico. Sebbene sorprenda, tutti manipoliamo, mentiamo nel tentativo di nascondere i nostri difetti e amplificare i nostri talenti. Oltre a ciò, talvolta il desiderio di essere al centro dell’attenzione può consumarci. Tutti possiamo provare invidia e persino essere un po’ arroganti.
Il problema si presenta quando tutti questi tratti appaiono insieme (aggiunti ad altri) e sono stabili nel tempo. Inoltre, il disturbo narcisistico di personalità rientra in uno spettro che va da meno grave a più grave.
Ci sono persone che, pur manifestando questa condizione, riescono ad adattarsi e gestirsi bene nella società. Tuttavia, il problema si aggrava in caso di narcisismo maligno.
Nella cultura odierna dei selfie, degli influencer e del potere dei social media, è fin troppo comune attribuire a questi elementi l’etichetta “narcisista”. Così facendo, sminuiamo l’impatto della reale condizione psichica.
La prevalenza di questo disturbo è compresa tra lo 0,5 e il 5% della popolazione
L’abuso dell’etichetta “narcisistica” non si adatta alla realtà e alla letteratura scientifica. La ricerca pubblicata sull’American Journal of Psychiatry ci fornisce dati precisi: l’incidenza di questo disturbo è compresa tra lo 0,5 e il 5% della popolazione.
Se si analizza la popolazione che ha già un disturbo mentale, si raggiunge il 17%. In altre parole, il disturbo narcisistico di personalità di solito compare insieme ad altri disturbi clinici, come il disturbo bipolare, antisociale di personalità, istrionico, schizotipico, passivo-aggressivo, ecc.
La persona, dunque, non è solo bugiarda, egoista o traditrice. Mostra un comportamento molto problematico, dannoso per se stessi e gli altri. Finisce per ammalarsi e mettono in atto condotte autodistruttive.
Il narcisismo non è sempre negativo. Ci sono caratteristiche che possono avvantaggiarci in un dato momento. Al contrario, il disturbo narcisistico di personalità, nella sua forma più pronunciata, è potenzialmente dannoso e pericoloso.
L’etichetta “narcisista” non può essere usata alla leggera
Il disturbo narcisistico di personalità può essere diagnosticato solo da un professionista specializzato. Siamo di fronte a una condizione clinica inclusa nel DSM-V (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) e nella sezione sui disturbi di gruppo B.
Lanciare l’etichetta “narcisista” in modo peggiorativo contro qualsiasi persona solo perché non ci piace o ci dà fastidio è un errore. Perché, come anticipato, abbiamo tutti più di un tratto narcisistico ed esso a volte ci avvantaggia perché ci spinge a essere più ambiziosi.
Esiste un sano narcisismo e non tutti coloro i quali dimostrano qualche tratto narcisistico hanno un disturbo mentale. La madre che è emotivamente fredda, ad esempio, non sempre soffre di disturbo narcisistico di personalità.
Il fratello che vuole essere sempre al centro dell’attenzione, l’amico che si fa molti selfie, il collega arrivista o il professore che vuole farsi un nome all’università non dovrebbero essere etichettati come “narcisisti”.
Ambizione, mancanza di empatia, vanità ed egoismo sono sempre esistite e sempre esisteranno. Non cadiamo in veloci pregiudizi, altrimenti sottovalutiamo la situazione di chi si trova davvero di fronte a queste pericolose figure.
Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- Caligor E, Levy KN, Yeomans FE. Narcissistic personality disorder: diagnostic and clinical challenges. Am J Psychiatry. 2015 May;172(5):415-22. doi: 10.1176/appi.ajp.2014.14060723. PMID: 25930131.
- Ronningstam E. An update on narcissistic personality disorder. Curr Opin Psychiatry. 2013 Jan;26(1):102-6.
- Ronningstam E. Narcissistic personality disorder: a current review. Curr Psychiatry Rep. 2010 Feb;12(1):68-75.
- Ronningstam E. Narcissistic personality disorder in DSM-V–in support of retaining a significant diagnosis. J Pers Disord. 2011 Apr;25(2):248-59.