Gestire le energie per aumentare la produttività
Molte volte, non importa quanto ci impegniamo a organizzare la giornata, ci sono sempre compiti in sospeso, obblighi non adempiuti e obiettivi non raggiunti. Ci sentiamo frustrati e abbattuti. Gestire le energie, e non il tempo, può fare una grande differenza.
Perché è così difficile essere produttivi? Qualcuno potrebbe dire che la colpa risiede in aspettative eccessive; altri che la propria gestione del tempo è pessima. Potrebbero avere ragione, ma la verità è che c’è un altro fattore decisivo che potremmo trascurare.
Jim Loehr, psicologo, CEO e co-fondatore dello Human Performance Institute, è l’autore del bestseller The Power of Full Engagement (2005). Questo libro rivela che a seguito dell’attuale stile di vita non basta più organizzare il proprio tempo. Bisogna conoscere un’altra strategia.
Le energie non sono solo fisiche, ma anche emotive e talvolta fattori come lo stress e la preoccupazione le annullano.
Come gestire le energie
La letteratura scientifica in merito alla produttività indica che quest’ultima non dipende dal numero di ore di lavoro. Lavorare 10 ore al giorno non è sinonimo di maggiori benefici all’azienda. A volte, lavorando a metà, le prestazioni sono più ottimali.
Ciò ci costringe a considerare un aspetto molto semplice: il nostro modello di raggiungimento degli obiettivi è focalizzato sulla risorsa sbagliata.
Non è il tempo che dedichiamo a fare qualcosa che permetterà di raggiungere il successo, bensì le energie a disposizione. In altre parole, disposizione, concentrazione e stato d’animo personali.
L’occupazione permanente è spesso un ostacolo, soprattutto se si è stanchi e stressati. La ricerca del docente di economia John Pencavel mette in evidenza la relazione inversa tra tempo e produttività dopo un certo punto. Quale sarebbe la strategia migliore?
Qual è la nostra capacità di concentrazione?
Pensiamo a qualcuno che si sta preparando per un concorso. Poiché lavora part-time, stabilisce che la cosa più appropriata è studiare quattro ore ogni sera. La conseguenza del suo piano è che, dopo pochi giorni, il carico di esaurimento mentale e stress saranno immensi.
Il primo punto da chiarire è la durata della concentrazione. L’attenzione nel cervello umano ha una durata media di 45 minuti. Si tratta del lasso di tempo durante il quale possiamo investire al massimo le nostre energie. Una volta trascorso, si consiglia una pausa di 15 o 20 minuti.
In quale momento della giornata si è più produttivi?
Continuiamo con l’esempio della persona che studia per un concorso. Nel suo primo tentativo di programmare lo studio, si era ritagliato qualche ora serale. Tuttavia, la sua mente è più attiva al mattino.
Poiché le sue energie sono più intense all’inizio della giornata, escogita una nuova strategia. Decide di alzarsi un’ora prima per concentrarsi sullo studio. Sa che in quell’intervallo di tempo è più produttivo. Sceglie dunque di ridurre lo studio serale a due intervalli di 45 minuti con le rispettive pause.
Gestire le energie richiede anche sapere in quale momento della giornata si è più disposti a lavorare fisicamente e mentalmente.
È importante ricordare che le nostre energie non sono solo fisiche. Per raggiungere un obiettivo, dobbiamo unire anche le energie mentali ed emotive. Ciò richiede da una corretta gestione dello stress a fare il pieno di energie positive.
Rituali di energia positiva per ritrovare la concentrazione e migliorare l’umore
Il Dr. Jim Loehr sottolinea nel suo libro The Power of Full Engagement che l’attuale stile di vita è potenzialmente stressante. Riempiamo le nostre giornate di mille impegni, cadiamo nella rete dello stress e presto siamo presi dallo sconforto e dal pessimismo.
Le nostre energie non sono solo fisiche, bensì anche mentali ed emotive. Ciò spiega perché molte volte, pur non essendo stanchi fisicamente, ci sentiamo privi di energie o motivazione e ci è impossibile concentrarci su un obiettivo.
Il segreto non è gestire il tempo, ma ricaricare le energie. Riposare, prendersi cura di sé, trascorrere del tempo con le persone care permetteranno di ritrovare le forze. L’umore migliorerà e sarà più facile lavorare sui propri obiettivi.
Gestire le energie per dare il massimo
Gestire le energie richiede impegno nella fase di pianificazione, esecuzione e supervisione. Solo noi sappiamo in quale momento della giornata siamo più produttivi.
Una volta stabiliti gli intervalli di lavoro e i tempi di riposo, atteniamoci a essi. Essere produttivi richiede sforzo e il massimo controllo di ogni distrazione.
Man mano che ci abitueremo a questo modello di produzione, lo controlleremo sempre meglio. Lo scopo è chiarire che le prestazioni non sono maggiori stando seduti a una scrivania per 8 ore consecutive.
La mente si sovraccarica presto, le emozioni fluttuano, il corpo diventa esausto e stressato. A volte, meno è meglio di più.
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- Loehr, Jim; Schwartz, Tony (2005) The Power of Full Engagement: Managing Energy, Not Time, Is the Key to High Performance and Personal. Simon & Schuster
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Pencavel, J. (2015). THE PRODUCTIVITY OF WORKING HOURS. The Economic Journal, 125(589), 2052–2076. http://www.jstor.org/stable/24738007