Gestire le persone difficili grazie al taoismo

Il taoismo, sempre in vigore, ci insegna come comportarci in ambienti difficili. Come fluire e non litigare? Come evitare di essere negativi di fronte a stimoli che non si possono gestire? Rispondiamo a queste domande qui di seguito.
Gestire le persone difficili grazie al taoismo
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 10 maggio, 2024

La dottrina taoista offre saggi consigli per imparare a gestire le persone difficili, quelle che ci rubano l’energia e che spesso ci ostacolano nel nostro cammino. Secondo il filosofo Laozi, in questi casi la cosa migliore da fare è mantenere la calma, liberarsi delle emozioni negative e togliere il potere a chi disturba la nostra serenità.

Se diamo un’occhiata ai testi e ai manuali su come migliorare il proprio stile comunicativo e raggiungere il successo lavorativo, viene affrontato spesso un argomento: il bisogno di imparare a gestire le persone difficili. Dato che l’argomento è piuttosto vasto, conviene prima dare una definizione di persone difficili.

Nel mondo del coaching aziendale si sa che per sopravvivere in un contesto sociale bisogna per forza convivere con delle personalità particolari, stiamo parlando delle personalità passivo-aggressiva e narcisista. Sono presenze che pullulano in qualsiasi scenario, che ricorrono all’abuso verbale e alla manipolazione e che spesso ci turbano.

Negli ultimi anni, gran parte delle pubblicazioni il cui scopo è insegnarci a gestire le situazioni di questo tipo si rifanno agli insegnamenti del Taoismo perché questa dottrina si basa su una gestione positiva delle emozioni e insegna a mettere fine agli abusi di potere, a stabilire dei limiti e a migliorare la comunicazione con gli altri.

Non importa che i testi del Taoismo risalgano a secoli fa, la loro utilità li rende ancora oggi un retaggio prezioso.

Uomo avvolto da un serpente

Insegnamenti del taoismo per gestire le persone difficili

1. Non arrivare allo scontro

Ottenere cento vittorie su cento battaglie non è il massimo dell’abilità: vincere il nemico senza bisogno di combattere, quello è il trionfo massimo.

Uno degli insegnamenti del Taoismo si rifa alla similitudine “la vita è come un fiume che scorre”. Dovremmo tutti scorrere liberi come un fiume e vivere in armonia.

Concetti come la lotta, il confronto o la resistenza sono antitetici all’idea della vita come un fiume che ci invita ad avanzare con coraggio e flessibilità. Chi sceglie di discutere o di arrivare allo scontro con le persone difficili accrescerà solo il suo sconforto e la sua frustrazione.

Scegliere di non lottare non significa arrendersi o farsi calpestare, significa soprattutto non dare potere a chi non lo merita, preferire la saggezza alla violenza e scegliere la calma invece di farsi prendere dall’ansia.

2. Liberarsi delle emozioni negative

Le persone difficili spesso ci rovinano la giornata con una sola parola o un commento. Non importa quanto sia irrazionale il loro messaggio, il fatto che sia inopportuno ci disturba comunque. Uno dei consigli del Taoismo è di evitare di essere impulsivi e di lasciare spazio al buon senso e alla capacità di giudizio.

Bisogna cercare di controllare l’ansia e le emozioni negative. Quando la persona in questione avrà fatto o detto qualcosa di negativo, contiamo fino a 10 e respiriamo profondamente. Nessuno ha il diritto di rovinarci la giornata, quindi liberiamoci della rabbia, del rancore e del malumore.

La mente deve essere come una stanza aperta, per cui l’aria inquinata che entra sparisce subito.

3. Siate proattivi, non reattivi

A volte ci ritroviamo vittime delle cattive azioni delle persone tossiche o difficili. Con il passare del tempo accumuliamo odio, malessere e frustrazione e corriamo il rischio di reagire nel peggiore dei modi. Non va bene. Prima o poi ci pentiamo di questa reazione e di non aver stabilito dei limiti.

Uomo giapponese

Il Taoismo insegna a essere proattivi. Cosa significa esattamente? Vuol dire che dobbiamo imparare ad assumere il controllo degli eventi invece di restare fermi a guardare.

Quando ci imbattiamo in una persona difficile, cerchiamo di metterci nei suoi panni e di dire “non deve essere facile”.

Questa frase può farci capire molte cose: “Non dev’essere facile per questa persona stare antipatica a tutti, avere così poca pazienza e uno scarso controllo sulle sue emozioni” o ancora “Non dev’essere facile per mio fratello non avere un lavoro, essere pieno di debiti e in più avere un carattere così complicato”.

Capire il punto di vista altrui ci permette di controllare meglio la situazione in cui ci troviamo. Saremo in grado di offrire l’aiuto opportuno quando serve o di fare critiche costruttive che siano veritiere e stimolanti.

4. La forza del bambù

A volte capita di raggiungere un punto limite con le persone difficili: ci sentiamo con le spalle al muro, inermi e totalmente umiliati. In questi momenti il Taoismo ci invita a visualizzare il bambù.

Anche le canne di bambù si piegano, subiscono l’impatto del vento che vuole controllarle. Ma questo non avviene, perché il bambù trova forza nella sua flessibilità. Piegarsi significa che avrà più forza per reagire.

Questo discorso vale anche per noi. Quando sentiamo di essere giunti al limite, allora è il momento di alzarci con più forza per cambiare le cose. Non significa fare uso della violenza, perché forza non è sinonimo di violenza, è capacità di risposta, è adottare una posizione di coraggio e saggezza di fronte a chi vuole trasformarci in ciò che non siamo: persone deboli.

Bambù

In conclusione, il Taoismo è ricco di grandi perle di saggezza che stimolano la nostra capacità di apprendimento, insegnandoci a gestire con saggezza le difficoltà che incontriamo nella vita di tutti i giorni.

Cerchiamo, dunque, di trarre una lezione dagli insegnamenti dei maestri taosti e di applicarli ogni volta che ci è possibile.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.