I segreti di Osage County: film sui ruoli familiari
La famiglia è uno strumento socializzante che media tra l’individuo e il resto del mondo. È il nostro primo modello di riferimento quando cominciamo a entrare in relazione con gli altri, un punto di partenza la cui influenza si estende ben oltre l’infanzia. I segreti di Osage County è un film che dipinge una realtà familiare tutt’altro che idillica, ma più diffusa di quanto vogliamo ammettere.
Come in ogni famiglia, in cui solo chi vi vive conosce le vere dinamiche, i personaggi si dibattono tra l’amore fraterno e il rispetto dovuto a chi ti ha dato la vita e un cupo panorama familiare in cui si proiettano frustrazione, invidia e competitività, anziché amore e protezione. I segreti di Osage County è tutto questo.
I segreti di Osage County: trama
Dopo la scomparsa misteriosa del marito, Violet riunisce a sé le sue tre figlie. Per ognuna di loro il ritorno alla casa paterna significherà ritrovare vecchi conflitti e risentimenti.
Si scopre subito che il marito Beverly è morto, probabilmente suicida, mentre si trovava in barca. Rifugiato da anni nell’alcol era legato a Violet, una donna con una forte dipendenza dai farmaci, da una relazione distruttiva.
Il matrimonio, soffocato dalle richieste e dai problemi psicologici della donna, nascondeva un grande segreto. Violet aveva punito, per anni e in modo velato, il marito per un’infedeltà commessa molto tempo prima e mai dichiarata, una relazione da cui era nato un figlio.
Provenivano entrambi da un contesto marginale di povertà e di maltrattamenti da parte dei loro genitori. Abituati alle inclemenze della vita, ma orgogliosi di essere riusciti a emergere da quell’ambiente privo di opportunità e di aver raggiunto una buona posizione grazie al sacrificio e al duro lavoro.
La coppia aveva proiettato sulle tre figlie le proprie ambizioni, ma nessuna di loro aveva soddisfatto le loro aspettative. La madre aveva così finito per sviluppare un profondo disprezzo per le figlie, non perdendo ogni occasione per mettere in discussione le loro scelte.
Una madre passivo-aggressiva
Violet, interpretata da Meryl Streep, possiede alcuni elementi di narcisismo, ma è soprattutto una personalità passivo-aggressiva.
Concentrata sugli errori commessi dalle figlie, rimprovera loro di aver sprecato le opportunità che lei non ha mai avuto. È una manipolatrice che diventa teatrale e melodrammatica quando i suoi piani non vanno a segno.
Si sente in competizione con il mondo intero; qualunque informazione che riesce a ottenere sulle figlie diventa un’utile arma. Usa costantemente una comunicazione a doppio legame (negativo-positivo-negativo).
È il ruolo della donna malata che domina il mondo. Si sente ferita perché le sue figlie hanno una propria vita. Fa il possibile per farle tornare a sé e ricordare che hanno dei “doveri verso di lei”. Ama far notare, incessantemente, quanto poco ha avuto lei dalla vita e quanto hanno avuto loro.
La figlia maggiore
Alla sorella maggiore (interpretata da Julia Roberts) è da sempre assegnato il ruolo di mediatrice. È la custode dell’ordine nelle crisi familiari, responsabile nei confronti delle sorelle minori e dei genitori. Questa posizione l’ha portata a sviluppare un istinto di controllo che le ha causato molti problemi con il marito, che alla fine l’ha lasciata. Un aspetto della sua vita che ha tenuto nascosto all’intera famiglia.
Nonostante l’amore che provano, il marito e la figlia non riescono più a tollerare la sua incapacità di rilassarsi e lasciarsi andare.
I segreti di Osage County è anche la storia di una donna in cui è in corso una lotta interiore: il tentativo disperato di non ripetere un modello familiare che si tramanda, generazione dopo generazione.
La sorella mediana
In quasi tutte le famiglie c’è sempre la figura di una figlia a cui viene assegnato il ruolo di badante dei genitori.
Nel film I segreti di Osage County, questo ruolo è occupato dalla secondogenita. Non si è sposata, non ha realizzato niente nella vita, se non prendersi cura dei genitori; questo le ha permesso di accumulare una buona dose di rancore, verso di loro e verso le sorelle. Il suo piccolo segreto è una relazione intima e strana con il cugino.
La madre accetta senza problemi morali il ruolo che la figlia è stata obbligata a coprire. Allo stesso tempo non lo apprezza e non lo ammette. Nasconde la sua colpevolezza in un continuo attacco alla figlia. La rimprovera per non essere stata capace di mettere su famiglia e per il suo aspetto poco curato. Si sente ancora di poterla giudicare e umiliare.
Il risultato è una figlia che presenta serie difficoltà a relazionarsi con gli altri e che sembra aver sviluppato un disturbo evitante di personalità .
La sorella minore
La sorella più piccola è una donna infantile e fragile, il cui unico desiderio è piacere a tutti ed essere accettata. Ha passato la sua vita adulta saltando da una relazione all’altra, forse di male in peggio e con la tendenza a finire con uomini che non la rispettano.
Questo non le impedisce di continuare a vedere ogni relazione come quella giusta. È una persona emotivamente dipendente, che fa di tutto per dimostrare alla madre di essere felice. La sua relazione sentimentale, che trova idilliaca e perfetta, non è altro che “il fidanzato di turno” agli occhi degli altri. Potremmo forse definirla una “personalità limite”.
I segreti di Osage County: riconoscersi nei modelli
Le tre figlie sono cresciute in un ambiente educativo autoritario, con genitori incapaci di mostrare affetto se non tramite un rigido controllo sulle loro vite. Il motivo comune è un attaccamento disorganizzato e malsano, affrontato da ognuna in modo diverso.
La prima strategia adottata in questa crisi familiare è la negazione. Negare rende facile sostenere una falsa omeostasi e ogni membro ha sviluppato dei personali meccanismi di difesa per sopravvivere al nucleo familiare.
In breve, è un ambiente familiare “normale” a occhi estranei, ma estremamente disfunzionale all’interno, dove sono presenti molte triangolazioni.
Non a caso I segreti di Osage County si svolge nel mese di agosto. Il caldo soffocante, motivo ricorrente, è una metaforica asfissia avvertita dai suoi personaggi.
Il film riesce a descrivere molti dei ruoli che vengono assegnati in ogni famiglia; lo spettatore non ha difficoltà a riconoscersi in almeno uno di questi ruoli che spesso sono causa di profonda sofferenza psichica, sotto forma di desideri frustrati e negati. Una pellicola che induce senz’altro a riflettere.