Il contenuto degli stereotipi: sociabilità e competenza

I nostri comportamenti variano in funzione della sociabilità e della competenza che attribuiamo ai gruppi, due contenuti degli stereotipi. Scopritene di più.
Il contenuto degli stereotipi: sociabilità e competenza
Roberto Muelas Lobato

Scritto e verificato lo psicologo Roberto Muelas Lobato.

Ultimo aggiornamento: 12 gennaio, 2023

Gli stereotipi in cui crediamo sono strettamente legati all’immagine che abbiamo di un gruppo. Un’immagine semplificata, quasi priva di dettagli. Usiamo questa immagine per attribuire un valore quasi univoco a tutti i membri dello stesso gruppo, e ci serve a giustificare determinati atteggiamenti. In realtà, il contenuto degli stereotipi è diverso e composto da diverse caratteristiche.

Alcuni stereotipi tipici sono che gli italiani sono tutti mafiosi e mangiano solo pasta e pizza. E perché no, sono tutti appassionati di calcio. Gli spagnoli sono festaioli e ascoltano il flamenco, i latini sanno ballare benissimo. E poi ci sono gli arabi, tutti terroristi, e gli asiatici, tutti uguali. E naturalmente le donne sono più emotive e sensibili rispetto agli uomini… Questi e tanti altri sono alcuni stereotipi molto popolari.

Lavagna con stereotipi

Il modello del contenuto degli stereotipi

Il modello del contenuto degli stereotipi ipotizza che tutti gli stereotipi dei gruppi si formano secondo due dimensioni: sociabilità e competenza. Questo modello si basa sulla nozione secondo cui le persone sono evolutivamente predisposte a valutare innanzitutto le intenzioni degli estranei, ovvero fare del male o aiutare (dimensione di sociabilità, conosciuta anche come Calore); in secondo luogo, a giudicare le capacità dell’estraneo di agire in merito a quell’intenzione percepita (dimensione di competenza).

Secondo il modello, i gruppi in competizione si attribuiscono scarsa sociabilità e si trattano con ostilità e disdegno. Al contrario, i gruppi sociali e gli individui dallo status sociale alto (condizioni economiche o educazione elevate) vengono considerati molto competenti. In linea generale, dunque, quando non esiste una minaccia, un gruppo è facilmente considerato socievole, mentre la competenza viene attribuita soprattutto agli status symbol.

“Quando andavo a scuola, sulla musica c’erano un sacco di cazzo di stereotopi… Se ascoltavi i Rolling Stones eri un frocio perché all’epoca Mick Jagger aveva baciato Keith Richards al Saturday Night Live; ti piacevano i Greatful Dead, allora eri un hippy; se invece amavi i Sex Pistols, eri un punk. Questo farebbe di me un frocio, hippy, punk-rocker…”

-Axel Rose-

Dimensioni di sociabilità e competenza

Il modello del contenuto degli stereotipi, come abbiamo visto, spiega due dimensioni (sociabilità e competenza) secondo le quali si valutano i diversi gruppi. I gruppi e i loro membri possono ottenere un punteggio più alto o più basso per ciascuna dimensione, dando luogo a quattro condizioni. Vediamo nel dettaglio le due dimensioni:

  • Sociabilità: la sociabilità è primordiale in quanto determina le relazioni. Se una persona è ritenuta priva di sociabilità, è improbabile tentare di relazionarsi con essa. La sociabilità (percepita) dipende in parte dal grado di minaccia che rappresenta. Questo tratto, inoltre, ha un componente di moralità. Una persona più socievole è considerata, di norma, più morale.
  • Competenza: chi ha un ottimo status è giudicato più competente rispetto a chi appartiene a uno status sociale basso. Questa dimensione è tuttavia meno importante rispetto alla sociabilità.
Schema del modello del contenuto degli stereotipi

I comportamenti e le emozioni secondo il contenuto degli stereotipi

Al modello degli stereotipi formato da sociabilità e competenza sono stati aggiunti comportamenti ed emozioni che corrispondono a ciascuna dimensione del modello. Chi ha un punteggio alto in sociabilità e competenza, per esempio, è considerato più propenso a destare ammirazione. Al contrario, è più probabile che susciti pietà chi viene giudicato alto in sociabilità e basso in competenza, come gli anziani.

Dal lato opposto, si trova chi è ritenuto poco socievole ma con un’alta competenza. Questi soggetti provocano invidia e sarebbero i candidati perfetti come capri espiatori quando le cose vanno male. Alcuni gruppi che nella storia sono stati associati a questa dimensione sono gli ebrei, gli asiatici e i femministi. Infine, le persone con una sociabilità e una competenza basse provocano disprezzo e innescano azioni di rifiuto e disumanizzazione. Di questo gruppo fanno parte i senza fissa dimora.

Il modello spiega come tendiamo ad aggruppare i diversi gruppi sociali e i loro membri. Come è evidente, i gruppi meno apprezzati sono quelli che risultano bassi sia per competenza che per sociabilità, e come rivelano gli studi sociali, sono anche quelli che vengono evitati di più. Al contrario, un buon livello di sociabilità e di competenza viene di norma attribuito al proprio gruppo di appartenenza. Da qui la facilità con cui nascono i favoritismi all’interno del gruppo o il pregiudizio intergruppi.

“Gli stereotipi sono stanche verità”

-George Steiner-


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