Il modo in cui siamo stati amati e personalità
Abbiamo tutti sentito dire la frase “ricevi l’amore che meriti”. La verità è che il modo in cui siamo stati amati da bambini determina in molti casi le nostre relazioni affettive da adulti. Buona parte dei nostri rapporti e la loro qualità è mediata dal legame instaurato con i genitori.
È trascorso oltre un cinquantennio da quando lo psicologo Albert Ellis ha sottolineato che nel momento in cui l’amore dei genitori cessa di essere incondizionato, compaiono problemi nello sviluppo emotivo del bambino. Quei primi modelli di convalida, affetto o disaffezione costruiscono la prima percezione delle relazioni interpersonali.
Che lo si voglia o no, è nell’infanzia e nell’adolescenza che si forma la nostra idea di amore. Arricchire le esperienze precedenti ci dona sicurezza e fiducia. Un’infanzia fatta di carenze e paure ci renderà affamati (ma anche timorosi) di qualsivoglia forma di amore.
La ricerca ci dice che avere dei genitori amorevoli ci permette di sviluppare delle relazioni più forti e più felici in età adulta.
Come influisce il modo in cui siamo stati amati da bambini
Offrire al bambino un amore sano è importante tanto quanto nutrirlo, prendersi cura di lui e dargli una casa. È vero anche che non esiste un manuale per essere genitori perfetti, ma è fondamentale che i nostri figli si sentano amati e che questo amore sia incondizionato, così da farli sentire accompagnati e sicuri in ogni circostanza.
Il modo in cui siamo stati amati da bambini ci determina, nel bene e nel male. Uno studio condotto dall’Università di Harvard mostra che l’affetto dei genitori influisco sullo sviluppo psicologico dei figli.
D’altra parte, essere vittima di abusi, abbandono e mancanza di attaccamento favorisce la comparsa di problemi di salute mentale durante l’età adulta.
Tutto ciò che accade nell’infanzia ha ripercussioni sull’età adulta. Per esempio, essere iperprotettivi rende i figli sensibili e ansiosi. I bambini che subiscono abusi fisici e psicologici spesso hanno difficoltà a mostrare i sentimenti.
Allo stesso modo, gli episodi di violenza vissuti sulla propria pelle o osservati all’interno della famiglia influiscono sulle relazioni future.
Impatto degli stili di attaccamento sull’età adulta
Una delle teorie più comuni per spiegare perché il modo in cui siamo stati amati da bambini determina la nostra vita adulta è quella degli psicologi Cindy Hazan e Phillip Shaver.
Alla fine degli anni ’80, enunciarono la loro teoria dell’amore in uno studio basato sui diversi tipi di attaccamento definiti dallo psichiatra e psicanalista John Bowlby. Questi sono:
- Insicuro-ambivalente. Uno o entrambi i genitori mostrano un atteggiamento imprevedibile nei confronti del bambino. A volte sono disponibili e affettuosi, altre possono essere freddi, aggressivi o disattenti nei suoi confronti. Questo fa sì che possano diventare adulti gelosi, apprensivi, timorosi di essere abbandonati, insicuri e anche contraddittori; oppure persone incostanti, un giorno molto presenti, un altro molto distanti.
- Insicuro-evitante. Un altro tipo di attaccamento problematico è quello in cui vengono trascurate le richieste e i bisogni del bambino. Il bambino viene ridicolizzato e considerato debole quando manifesta il bisogno di vicinanza e affetto.
Le sue emozioni vengono invalidate, la sua personalità, dignità e autostima vengono violate. È evidente il modo in cui questo tipo di attaccamento influisce sull’adulto: per lui l’affetto diventa una minaccia, l’amore ferisce e tradisce, quindi è meglio evitarlo. Raramente raggiungerà un’autentica intimità con qualcuno.
- Disorganizzato. È l’attaccamento più dannoso. In questo caso, i genitori sono violenti e provocano un vero e proprio trauma nella mente del bambino. L’effetto che questo attaccamento può avere a livello relazionale in futuro è molto complesso e persino contraddittorio: compaiono instabilità, mancanza di fiducia, un bisogno di eccessivo attaccamento.
- Sicuro. Questo attaccamento si instaura con genitori capaci di offrire sicurezza in ogni ambito ed è caratterizzato dal benessere generale. Chi cresce sentendosi amato, ha più probabilità di diventare un adulto capace di amare.
Il modo in cui siamo stati amati non sempre è quello che meritiamo
Il modo in cui siamo stati amati da bambini ci condiziona in qualche modo, è vero. Alcuni nostri genitori sfruttano l’opportunità di insegnare il valore e il calore degli abbracci. Altri educano con grida e rinforzi emotivi. Donano ai propri figli delle ali per volare o delle catene, facendogli pensare che non meritano di lottare per i propri sogni.
Le loro parole si insinuano nelle nostre menti, talvolta anche durante l’età adulta. Tutta questa eredità psicologica ha un impatto sul modo in cui amiamo il partner.
Allora, siamo prigionieri dell’educazione e del trattamento ricevuto durante l’infanzia? Non dovrebbe essere così. Siamo sempre in tempo per rompere quel modello e quegli schemi.
Tutti meritano un amore appagante, positivo e sano. Tuttavia, non saremo in grado di riceverlo se non ci riteniamo degni di esso. E per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo iniziare con l’essere i nostri migliori amici. L’autostima e l’amor proprio saranno in grado di sanare molte ferite dell’infanzia.
Solo amando davvero noi stessi saremo in grado di amare gli altri in modo maturo e di costruire delle relazioni felici e stabili.
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