Il peso dell'aspetto fisico nell'attrazione

Il ruolo dell'aspetto fisico nell'attrazione verso qualcuno è stato oggetto di studio di diverse ricerche. Si tratta, inoltre, di un fenomeno con cui conviviamo tutti i giorni, che ha dato forma a diversi luoghi comuni, rendendo molte persone insicure nell'instaurare una relazione.
Il peso dell'aspetto fisico nell'attrazione

Ultimo aggiornamento: 13 giugno, 2020

Sono molte le teorie che parlano del peso dell’aspetto fisico nel gioco dell’attrazione, soprattutto se analizzato in funzione alle prime fasi di una relazione. Si tratta di un aspetto oggetto di studio anche nell’ambito della psicologia della cognizione sociale, su esso infatti sono stati condotti numerosi studi e ricerche.

Bisogna dare una definizione del termine attrazione, visto che può essere confuso con affinità, favorendo anche relazioni di amicizia. In effetti, si possono instaurare dei rapporti senza per questo sentirsi attratti dall’altra persona.

Autori come Surra e Milardo (1988) hanno stabilito l’esistenza di due tipi di relazioni tra gli esseri umani. In primo luogo, troviamo le reti interattive, laddove le persone interagiscono strumentalmente per raggiungere degli obiettivi; e le reti psicologiche, in cui ci si sente vicine agli altri e importanti per loro, e i legami che si stabiliscono vanno ben oltre gli obiettivi.

Per questo motivo, il termine attrazione è inglobato nelle reti psicologiche. All’interno di esse, viene intesa come attrazione la disposizione naturale a stabilire una relazione con un’altra persona, a interagire con lei e a valutare le sue azioni e i suoi consigli in modo positivo.

Coppia sull'erba con fiori

Il peso dell’aspetto fisico nell’attrazione: Feingold e gli annunci di incontri

Feingold (1990) ha voluto studiare il ruolo della componente fisica nell’attrazione quando nasce una relazione. Per condurre la ricerca sono stati presi in esame cinque elementi metodologici:

  • Questionario standard: i soggetti dovevano indicare diversi attributi rilevanti in una potenziale coppia, tra questi l’attrazione fisica.
  • Esami delle correlazioni tra attrazione fisica e popolarità.
  • Appuntamenti al buio, in cui manipolare il livello di attrazione fisica e le successive interazioni.
  • Descrizioni fisiche false sui futuri colleghi di lavoro per misurare il livello di gradimento di queste sui soggetti.
  • Analisi del contenuto di annunci di appuntamenti sui giornali.

L’obiettivo era vedere se la bellezza avesse un ruolo determinante sulle valutazioni altrui. La risposta è stata affermativa. Si convenne che gli uomini danno maggiore valore all’attrazione fisica di quanto non lo facciano le donne. Ma attenzione: è stato notato che questo effetto era maggiore a livello soggettivo che non nelle reazioni comportamentali.

Questo significa che sembrano esistere differenze tra ciò che i partecipanti affermavano di cercare in un partner e quello che cercavano davvero. Tali parametri potrebbero essere confermati dall’instabilità sociale e dallo stereotipo dell’attrazione nella società.

Indici romantici e platonici

Il medesimo studio ha dimostrato che le donne più attraenti ottenevano un maggior numero di appuntamenti. Gli uomini attraenti, d’altro canto, avevano un maggior indice di popolarità platonica, vale a dire amiche.

Questo dato lascia intravedere l’idea che quando le interazioni sono di tipo romantico, l’attrazione fisica sembra essere più importante per gli uomini; mentre quando l’obiettivo è l’amicizia, la bellezza diventa più rilevante per le donne.

L’attrazione fisica, il denaro e la bontà

Un’altra ricerca condotta da Hamermesh e Biddle (1998) mostra l’esistenza di una connessione tra il denaro (o risorse materiali) e l’attrazione fisica. In tal senso, i due studiosi hanno notato che gli individui meno attraenti guadagnavano sostanzialmente salari inferiori rispetto a coloro che puntavano molto sull’attrazione. A prescindere dal sesso, dal genere e dall’occupazione.

Eagly (1991) studiò il peso dell’aspetto fisico nell’attrazione attraverso costrutti psicologici rilevanti, come le doti sociali, l’intelligenza, l’integrità e l’altruismo.

Riscontrò una relazione diretta tra l’attrazione e le abilità sociali (le cui dichiarazioni possono relazionarsi alla facilità di stabilire un contatto o di essere accettato), una connessione abbastanza moderata tra le abilità cognitive e l’attrazione; e, infine, una relazione affatto rilevante tra altruismo, integrità e attrazione.

La sociobiologia ha la chiave

È stata studiata l’influenza dell’aspetto fisico sull’attrazione al fine di scegliere il partner. La spiegazione si riferisce agli investimenti che uomini e donne mettono in atto per la riproduzione. Voler assicurare la preservazione dei geni nelle generazioni successive è determinante per quanto riguarda quello che interessa agli uni o agli altri. Questi tratti non sono solo definiti dall’attrazione fisica, sebbene di certo quest’ultima abbia un ruolo cruciale.

Seguendo le teorie evolutive, le persone che si sentono attratte dalle donne cercano in esse dei sintomi di salute riproduttiva, intimamente associata alla gioventù e alla bellezza.

Per le persone attratte dagli uomini, i tratti più rilevanti sono di solito la difesa per la preservazione dei figli, ovvero, la dominanza.

Sociobiologia e prototipi di bellezza universale

I prototipi di bellezza universale sembrano confermare l’ipotesi psicobiologica definendo l’ideale di bellezza femminile con aggettivi associati all’immaturità e alla maternità. Questi attributi sono occhi e bocca grandi, naso piccolo, seno abbondante e fianchi larghi. Ma fanno riferimento anche all’ideale di bellezza maschile: mandibola grande e potenza muscolare.

Tuttavia, come precedentemente menzionato, nel caso degli uomini le caratteristiche di cui parla la sociobiologia non sono associate solo al fisico. Uno studio condotto da Jensen Campbell ha dimostrato che i tratti più attraenti per le persone attratte dagli uomini non erano quelli a prevalenza fisica, bensì quelli che ispiravano maggiore altruismo.

La teoria parassitaria e l’influenza dei media nell’aspetto fisico

Gangestad e Buss (1993) sono i promotori della teoria parassitaria, incorniciata dalla psicobiologia. I due studiosi hanno studiato il ruolo dell’attrazione fisica in 29 culture distinte. In ognuna di esse, è stato notato che nelle regioni in cui vi sono maggiori probabilità di essere contagiati da parassiti patogeni si dà molta più importanza all’attrazione fisica. Questo perché sembra essere un buon indicatore dell’immunocompetenza e di resistenza alle malattia.

D’altra parte, Feingold ci ricorda che i mezzi di comunicazione hanno avuto un ruolo fondamentale in ciò che noi esseri umani consideriamo attraente. Sostiene che luoghi comuni come “ciò che è bello è anche buono”, permangono nel tempo grazie alla visibilità che hanno nei film e nelle serie: eroi attraenti, gentili, forti e con tutte le caratteristiche che chiunque ricerca in un partner.

La tendenza alla generalizzazione dell’essere umano sarebbe alla base del fatto che la correlazione tra attrazione e buone caratteristiche venga applicata a qualunque contesto. Questo ci rende vittime di un errore fondamentale di valutazione, in cui, senza dati a sufficienza, accettiamo il successo delle persone attraenti. Crediamo che l’attrazione e i tratti della personalità positivi siano in qualche modo associati, quando quel successo di sicuro è dovuto a fattori esterni e instabili.

Coppia innamorata e sorridente

La profezia che si autoavvera dipende dal peso dell’aspetto fisico

Sembriamo tendere ad attribuire virtù di competenza e bontà alle persone attraenti, e a comportarci di conseguenza a tale attribuzione. Ci relazioniamo a una persona competente, buona, e vogliamo mantenere l’equilibrio con la reciprocità: essere all’altezza di qualcuno di successo.

Attribuire tali caratteristiche a una persona può risvegliare in lei una reazione, e fare in modo che quest’ultima sia più disposta a comportarsi nel medesimo modo. Questa si chiama profezia autocompiuta.

Il peso dell’aspetto fisico nelle relazioni

Se ci relazioniamo a qualcuno che riteniamo di poco successo, poco intelligente e miserabile, la nostra predisposizione sarà ben diversa. Queste interazioni determineranno anche la risposta del locutore e se ci si pone con aspettative molto salde, ma negative, sarà molto facile trovare quello che speriamo si realizzi.

A prescindere da tutto, attraverso la psicobiologia e gli stereotipi sociali, sembra che l’aspetto fisico giochi un ruolo importante nelle relazioni. Non è l’unico, visto che sono stati studiati anche altri aspetti caratteristici, come la somiglianza con il nostro interlocutore o la familiarità con esso.


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