Le esigenze emotive del partner ci controllano?
Quando mettiamo al primo posto le esigenze emotive del partner trascurando le nostre, tutto inizia ad andare alla deriva. A volte lo facciamo senza rendercene conto, perché ci lasciamo trascinare esclusivamente dall’impulso di accontentare l’altro. Lo facciamo anche per paura di perdere chi amiamo, ma anche per poter dimostrare che siamo in grado di offrire felicità e soddisfazione.
A volte l’amore crea situazioni complicate, oltre che logoranti. Per quanto intrigante possa sembrarci, coloro che vanno per il mondo con una benda sugli occhi in fatto di emozioni sono le persone dal cuore più grande.
Uomini e donne che darebbero tutto per chi amano, ma incapaci di vedere che direzione stanno prendendo. E il cammino che imboccano è quello che prima o poi li condurrà alla frustrazione e alla perdita di autostima.
John Gottman spiega nei suoi libri che accettare le esigenze emotive del partner è un aspetto determinante per il successo e la durata di un rapporto di coppia. Non lo mettiamo di certo in dubbio, ma è pur vero che ci sono alcune interessanti sfumature che non possiamo perdere di vista.
La prima è che questo impegno deve essere reciproco. Non è giusto che uno dei due si assuma il compito di soddisfare a senso unico i bisogni dell’altro, che si limiterà a ricevere. Il secondo aspetto -nonché forse il più importante, è che a volte il partner non può né deve soddisfare tutti i nostri bisogni emotivi.
Dare a qualcun altro o a qualcos’altro il potere di controllarci e di prendere possesso della nostra mente è una sottile forma di suicidio psicologico.
-Walter Riso-
Le esigenze emotive del partner e proprie
Tutti noi abbiamo delle esigenze emotive. La prima è sentirci amati, perché l’amore altro non è che il motore della vita e in un rapporto di coppia è la principale fonte di nutrizione. Altri bisogni sono sentirci al sicuro, apprezzati, liberi di agire, di decidere e di comunicare, ecc.
Tutte queste dimensioni sono parte attiva di qualsiasi legame affettivo perché qualunque relazione è dinamica, in continua evoluzione; dunque queste realtà devono essere presenti e vanno coltivate tutti i giorni. Un po’ come chi possiede un delicato fiore di cui si prende cura nutrendolo alle radici e offrendogli la giusta quantità di luce. Se trascurassimo questo fiore, allora finirebbe per appassire.
Potremmo definire un’esigenza emotiva come quel desiderio profondo che se soddisfatto ci fa stare bene, ma che se disatteso provoca infelicità e frustrazione.
Così, esperti in merito come il Dottor Willard F. Harley -autore di numerosi libri sui rapporti di coppia- ci spiega nel suo studio dal titolo His Needs, Her Needs che uno degli errori che commettiamo più spesso è quello di dare la priorità alle esigenze emotive del partner rispetto ai nostri. Ecco, dunque, che ci propone di tenere conto di alcuni aspetti.
C’è un limite anche alle esigenze emotive
In amore esistono dei limiti, esistono dei confini che delimitano degli spazi e che nessuno dovrebbe oltrepassare. Un esempio è che non posso pretendere dal mio partner che soddisfi una mia esigenza senza così obbligarlo a cambiare il suo modo di essere.
Allo stesso modo, non posso pretendere che una persona introversa, timida e riservata diventi più aperta perché dal punto di vista sociale e per mie esigenze lavorative a me piace una persona con questa caratteristica.
Alcune responsabilità riguardano solo noi
C’è una realtà piuttosto comune a tanti rapporti di coppia ed è la seguente: pensare che il partner abbia il dovere di colmare i nostri vuoti, di essere il bastone della nostra autostima, nonché quella persona che rafforzerà l’idea che abbiamo di noi stessi.
Che sia chiaro: il nostro partner non sente l’esigenza né ha il dovere di salvarci da nulla, né tantomeno di agire come se fosse la colonna portante della nostra crescita personale.
Dunque, ci sono esigenze emotive che devono essere soddisfatte prima di iniziare una relazione affettiva. Non è sano iniziare una storia quando si ha una bassa autostima, troppe paure o si sente il bisogno di aggrapparsi disperatamente a qualcuno o a qualcosa per difendersi dalla solitudine. Tutte queste realtà ci spingono verso un destino all’insegna di profonda sofferenza.
Ascoltare le esigenze emotive del partner senza dimenticare le proprie
Non esiste una soluzione specifica e unica per instaurare relazioni felici e durature; in realtà, esistono molti strumenti: comunicazione, affetto e preoccuparsi per l’altro, ma anche empatia e reciprocità.
Saper accogliere i bisogni emotivi del nostro partner deve sempre andare di pari passo con un risvolto che non può essere ignorato: ricordarci che anche le nostre esigenze sono altrettanto importanti.
Non dobbiamo avere paura di pretendere che vengano ascoltate. Non dobbiamo neppure aspettarci che l’altro “indovini” di cosa abbiamo bisogno. L’amore non ci dà i poteri magici, ci dà responsabilità da adulti.
Ecco, dunque, che il consiglio è quello di comunicare, di esprimere con assertività le nostre esigenze e cosa ci aspettiamo dall’altra persona.
Questo scambio di informazioni ci permetterà di costruirci uno spazio in cui nutrire ed essere nutriti, in cui poterci conoscere più a fondo e continuare a crescere nel ruolo di partner senza mai smettere di essere noi stessi.
Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- Harley, Willard (2002) His Needs, Her Need. New York: REVEL FLEMING