4 consigli per non allevare un tiranno in casa
Anche se facciamo fatica a crederci, conoscere bambini tiranni è sempre più frequente, ed i genitori che chiedono un aiuto professionale, disperati per il comportamento dei loro figli, è in continuo aumento. Quando parliamo di bambini tiranni, ci riferiamo a quei bambini che impongono la loro legge, che dominano i genitori con i loro capricci e le cui sceneggiate sfinirebbero chiunque.
Il bambino tiranno crede di avere il diritto di manipolare la sua famiglia a seconda dei suoi desideri e di dare dimostrazioni di rabbia intensa se le sue aspettative non si realizzano. Non è in grado di tollerare le frustrazioni quotidiane e ancor meno di mettersi nei panni dei suoi genitori. Per questo motivo, li ferisce con l’unico obiettivo di costringerli a piegarsi ai suoi desideri.
Questo fenomeno rende il bambino la vera figura autoritaria in casa, e i genitori si sentono obbligati a soccombere alle sue richieste per evitare gli attacchi di rabbia che si producono quando i suoi capricci e le sue necessità non vengono accontentati. Nei casi più estremi, il bambino potrebbe persino aggredire fisicamente i suoi genitori.
Secondo diversi studi, la genetica potrebbe influire fino a un certo punto e predisporre il bambino ad una maggiore aggressività rispetto ai suoi coetanei. È stato anche dimostrato che il bambino tiranno è più tipico delle famiglie di classe media o alta, e che questa personalità è più diffusa tra i bambini rispetto alle bambine, anche se pian piano questa differenza di genere sta scomparendo.
Sembrerebbe, inoltre, che l’educazione sia uno dei fattori fondamentali che scatenano il comportamento tirannico del bambino nei confronti dei genitori. In particolare, si è visto che i genitori più permissivi e iperprotettivi hanno una probabilità maggiore di educare un figlio con un profilo comportamentale simile a quello descritto.
Fattori educativi che formare un tiranno
Se l’educazione ha un’influenza così preponderante sul futuro comportamento del bambino, è necessario che i genitori imparino qual è il modo migliore di educare i propri figli. È importante evitare certi comportamenti, spesso messi in atto con le migliori intenzioni, ma che possono risultare controproducenti a medio o lungo termine.
1. Permettere qualsiasi cosa al bambino
Se al bambino viene concesso tutto, pian piano inizierà a credere che ha il diritto di ricevere tutto quello che vuole, in modo immediato, qualunque cosa sia.
Per questo motivo, se cresce con quest’idea, quando un giorno qualcuno gli negherà quello che ha chiesto, il bambino tiranno proverà una tale rabbia da fare qualsiasi cosa pur di vedere soddisfatte le sue aspettative. Lo fa perché è abituato in questo modo e crede che sia così che funzioni. Attraverso la rabbia, il bambino finirà col controllare la volontà e l’autorità dei genitori, che si sentiranno messi al guinzaglio.
2. Non permettere che il bambino provi frustrazione
La frustrazione è un’emozione sana e normale, fa parte della vita. Non sempre le cose vanno come desideravamo, a volte la vita ci volta le spalle e dobbiamo imparare a tollerarlo.
Non saper tollerare la frustrazione comporta diversi problemi emotivi, sia nei bambini sia negli adulti. Che ci piaccia o meno, la vita non è fatta su misura per noi, e troveremo spesso degli ostacoli sul nostro cammino.
Se non insegniamo ai bambini ad accettare la frustrazione e cerchiamo in tutti modi che ottenga ciò che vuole o gli rendiamo la vita facile di fronte a qualsiasi problema, creeremo un bambino tiranno, un bambino incapace di accettare l’idea che il mondo non giri intorno a lui.
3. Risolvere tutti i problemi del bambino
È molto importante che i bambini, sin da piccoli, inizino a risolvere i loro problemi da soli o con un piccolo aiuto da parte nostra. Quando parliamo di “problemi”, naturalmente, facciamo riferimento ai piccoli ostacoli accettabili alla loro età.
Per esempio, se il bambino ci chiede di allacciargli le scarpe quando ormai è abbastanza grande per farlo da solo e, inoltre, sappiamo che ne è capace, non dobbiamo cedere alla tentazione di aiutarlo o farlo noi. Forse allacciarsi le scarpe è un compito noioso e il bambino preferirebbe che lo facessero i genitori, ma non è così che funziona.
Il bambino deve sapere che la vita non è sempre facile e confortevole, e deve imparare a cavarsela da solo.
In caso contrario, ogni volta che troverà un ostacolo nella vita, non metterà in atto le strategie necessarie per risolverlo, perché non gli avremo nemmeno dato la possibilità di svilupparle.
4. Insegnargli che i problemi si risolvono con l’ostilità
Non possiamo pretendere che nostro figlio non reagisca in modo ostile se noi siamo i primi che, di fronte ad ogni avversità, ci incolleriamo, urliamo o parliamo in modo aggressivo.
Dobbiamo essere consapevoli del fatto che i bambini imitano tutto degli adulti, soprattutto di chi si prende cura di loro, quindi dobbiamo fare attenzione a come ci comportiamo di fronte a loro.
Anche se siamo stanchi, se sentiamo che stiamo per scoppiare e non ne possiamo più, in realtà possiamo farcela. L’aggressività non ci aiuterà a risolvere un bel niente. Pertanto, agite mantenendo la calma di fronte ai problemi, fatelo per voi e per i vostri figli.