Nucleo lenticolare, il centro dell'apprendimento

Il nucleo lenticolare lavora insieme ad altre strutture e ai gangli della base. Le sue connessioni sono coinvolte nei meccanismi di acquisizione e miglioramento delle nostre abilità.
Nucleo lenticolare, il centro dell'apprendimento
María Alejandra Castro Arbeláez

Scritto e verificato la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 16 febbraio, 2023

Il nostro sistema nervoso è una fonte inesauribile di fatti curiosi. Il nucleo lenticolare è uno di questi. Si tratta di una struttura cerebrale subcorticale che ha tra le sue funzioni quella di essere l’artefice della motivazione dell’apprendimento. Eppure, quando parliamo del nucleo lenticolare, non facciamo riferimento a una struttura specifica, quanto a un insieme di strutture cerebrali.

In questo articolo presentiamo le parti, le caratteristiche e le funzioni associate a questo nucleo. Illustreremo, inoltre, le alterazioni più comuni e le loro conseguenze. Infine, introdurremo anche qualche dato curioso sul nucleo lenticolare. iniziamo!

Quali sono le parti del nucleo lenticolare?

Il nome di questa area del cervello deriva dalla sua forma a lente. Si trova sotto l’insula ed è formato da tre segmenti, che si dividono principalmente in due strutture (dal testo Neuroscienze. L’esplorazione del cervello, Bears, Connors & Paradiso):

  • Putamen. (dal latino putamen, «guscio di noce») È una struttura di forma circolare, e costituisce la parte più esterna dei nuclei. È connesso alla substantia nigra e al globo pallido, il quale facilita la conduzione delle informazioni fra i gangli della base, la corteccia cerebrale e il talamo.
  • Globo pallido. Conosciuto anche come paleostriato. Si divide in due parti: esterna, o laterale, e interna, o mediale. Riceve le informazioni del corpo striato e le invia al talamo e, attraverso di esso, alla corteccia cerebrale. È costituito da segmenti interni ed esterni.

Possiamo dire che il nucleo lenticolare è l’unione di due strutture. È costituito da materia grigia, è uniforme ed è attaccato alle capsule interna ed esterna. In questa zona del cervello sono presenti soprattutto i neurotrasmettitori GABA, acetilcolina, e il peptide encefalina. Ma, oltre al nucleo lenticolare, quali sono le altre parti dei gangli della base?

Questi gangli sono un insieme di nuclei interconnessi che si trovano intorno al sistema limbico e al terzo ventricolo. Le loro funzioni sono associate alla pianificazione, integrazione, controllo del movimento, apprendimento e motivazione. Ricordiamo che, anche se esistono divisioni anatomiche in ogni parte del cervello, nessuna partecipa in un’unica funzione.

Le funzioni del nucleo lenticolare

Le sue funzioni sono diverse. Vediamo le principali:

  • Motivazione. Integra le informazioni, permettendo di vincolare le conoscenze agli stimoli ricevuti dall’esterno. Incredibile, vero?
  • Apprendimento. È associato soprattutto all’apprendimento delle procedure. Interviene inoltre nel meccanismo di categorizzazione, facilitando l’organizzazione delle informazioni. Partecipa dunque all’acquisizione e al miglioramento delle nostre abilità.
  • Movimento. Quest’area controlla l’automatizzazione dei movimenti, che interviene in diversi meccanismi, come l’abitudine. Partecipa anche al mantenimento della postura e alla coordinazione del movimento. Il putamen, inoltre, controlla il movimento dei muscoli della faccia e delle estremità.

Per svolgere queste funzioni, il nucleo lenticolare stabilisce connessioni con la corteccia cerebrale e con i nuclei talamici. Questa comunicazione può essere bidirezionale.

Nucleo lenticolare del cervello

Disturbi associati al malfunzionamento di questa struttura

Questa zona del cervello può essere coinvolta in alcune forme di demenza subcorticali. Ne sono un esempio quelle prodotte dal morbo di Parkinson e dalla Corea di Huntington, associate all’incapacità o difficoltà di coordinare e realizzare movimenti, in posizione di riposo o meno, e accompagnate da un deficit delle funzioni esecutive nella memoria.

È associato anche a disturbi di tipo psicomotorio. Per esempio, il morbo di Parkinson colpisce specificamente i gangli della base. È coinvolto, inoltre, in altri disturbi del movimento, como la atassia, la sindrome di Gilles de la Tourette e altri tic.

D’altra parte, questo nucleo può essere coinvolto anche in alcuni disturbi mentali. È stato associato al disturbo ossessivo-compulsivo, dal momento che in questa patologia, sia il nucleo caudato sia il putamen risultano iperattivati. Anche in caso di disturbo da deficit di attenzione e iperattività sembra esservi un funzionamento anomalo del nucleo lenticolare, dal momento che si notano interferenze nella motivazione, l’apprendimento e la comparsa di tic.

In sintesi, il nucleo lenticolare è essenziale per il nostro organismo. È implicato in funzioni molto diverse, come la funzione motoria o la gestione dell’attenzione. Ci aiuta, inoltre, a organizzare e strutturare meglio le informazioni, potenziando le nostre capacità di apprendimento. Proprio per questo, le sue alterazioni possono coinvolgere direttamente la nostra salute e la nostra qualità di vita.


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  • Bear, M. F. Connors, B. W., PAradiso, M.A. Nuin, X.U., Guillén, X.V & Sol Jaquotor, M.J. (2008). Neurociencias la exploración del cerebro. Wolters Kluwer/Lippicott Williams & Wikins. Kandel, E. R., Schwartz, J. H., & Jessel, T.M. (2001). Principios de neurociencia. Madrid: McGrawHill Interamericana.


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