Organizzare la vita lavorativa

È importante imparare a gestire il tempo da destinare alla vita lavorativa e quello da dedicare a sé stessi. Anche se richiede un certo sforzo, può migliorare la produttività e rendere persino più felici.
Organizzare la vita lavorativa
Andrés Navarro Romance

Revisionato e approvato da lo psicologo Andrés Navarro Romance.

Ultimo aggiornamento: 16 febbraio, 2023

A volte raggiungere un equilibrio tra lavoro e vita personale non è facile. Se rimanete sempre connessi al lavoro, grazie anche all’uso delle nuove tecnologie, la situazione potrebbe complicarsi. Da ciò nasce l’importanza di stabilire dei limiti per equilibrare  e organizzare la vita lavorativa e quella personale.

Per iniziare, è importante comprendere che lavorare continuamente non equivale a una maggiore produttività. Quindi, “rubare” del tempo alla famiglia o ai propri hobby non migliorerà le proprie prestazioni.

In realtà, l’accanimento legato al lavoro può generare indesiderate situazioni stressanti che alla fine causano solo disagi e infelicità. Trovare un equilibrio in tutti gli aspetti della vita è fondamentale per il benessere psico-fisico di un individuo.

“Credo che avere successo significhi avere un equilibrio tra storie di successo che riguardano tutti gli aspetti della vostra vita. Non puoi considerarti una persona di successo in abito lavorativo se la tua vita familiare è in rovina.”

-Zig Ziglar-

Donna stressata al pc

Segni che il lavoro sta prendendo il sopravvento sulla vostra vita

Tom Fryers in una delle sue pubblicazioni indica 3 tipi di persone che lavorano troppo:

  • Coloro che gestiscono la propria attività e sentono che questa non può avere successo senza di loro.
  • Quelli che sono impiegati, ma totalmente assorbiti nel loro lavoro al punto da non riuscire a disconnettersene, come alcuni accademici e gli operatori sanitari.
  • Coloro che lavorano per lunghe ore perché è quello che la cultura, l’azienda o la società si aspetta e credono che per mantenere il loro lavoro o ottenere una promozione sia necessario un impegno del 150%.

Il dato curiosa è che, mentre i primi due gruppi sono composti da persone che tendono a scegliere di lavorare ore extra per se stessi, nel terzo gruppo questo di solito non accade. In quest’ultimo gruppo, inoltre c’è una maggiore probabilità di sperimentare gli effetti negativi di uno squilibrio tra vita professionale e vita privata.

Questo accade perché le persone dei primi due gruppi, in qualche modo, hanno scelto quella vita, cosa che di solito non accade nel terzo gruppo. Ecco il motivo per cui queste persone potrebbero avere meno probabilità di trovare un senso in quello che stanno facendo. Inoltre, potrebbero pensare con più facilità che non gli è possibile controllare la loro vita come vorrebbero.

Come possiamo capire se ci troviamo in questa situazione? Le seguenti circostanze possono avvertirci dell’esistenza di uno squilibrio nella propria vita lavorativa:

  • Lavorare più ore rispetto agli altri colleghi.
  • Essere incapaci di disconnettersi dal lavoro a fine giornata.
  • Pensare che il valore personale dipenda unicamente dai successi lavorativi.
  • Avere rapporti personali tesi e stressanti.
  • La vita lavorativa influisce negativamente sulla salute.
  • Ignorare gli hobby e le attività che si svolgevano durante tempo libero e che in precedenza erano apprezzate.
  • Sentire di essere rimasti indietro (non importa quanto).

5 idee per organizzare la vita lavorativa

Il segreto per trovare un equilibrio, in genere, risiede nel bilanciare la propria vita lavorativa, che in gran parte condiziona tutto il resto. Il tempo che trascorrete al lavoro, ma soprattutto le attività lavorative che eseguite fuori dall’orario di lavoro, dipendono dal vostro controllo. Anche se vi sembra difficile, è così.

Organizzare la vita lavorativa è possibile e, come abbiamo già detto, trovare un equilibrio con gli altri aspetti della propria vita favorirà maggiori livelli di benessere e ridurrà lo stress.

È stato dimostrato che le lunghe giornate lavorative non aumentano la produttività. Ogni giorno in più, superate le 49 ore lavorative a settimana, ha un impatto negativo sulla produttività dei lavoratori.

1. Tenere un diario per valutare come vengono trascorse le giornate

Come passate le vostre giornate? Usate “il pilota automatico” o avete coscienza di quello che vi accade? È importante rifletterci. Il primo passo per cambiare è sapere dove si è arrivati, cosa si sta facendo e che influenze hanno queste attività su di voi. Esistono molti strumenti e molte tecniche che possono aiutarvi. Uno dei più facili è tenere un diario giornaliero.

In questo modo, potrete avere una descrizione dettagliata di quello che vi fa stare bene durante la giornata e iniziare un programma di ottimizzazione del tempo che avete a disposizione.

Diario per organizzare la vita lavorativa e personale

2. Organizzare stabilendo delle priorità e scartando il superfluo

Capire come si impiega il tempo è un altro punto importante per organizzare la vita lavorativa. Una volta fatto, il prossimo passo è decidere cosa merita la propria attenzione e cosa possiamo eliminare.

Potete assumere un atteggiamento “rigido”. Date la priorità a quello di cui avete davvero bisogno e scartate ciò che vi sottrae energia. Fatelo senza esitazioni, ricordando le preziose parole di Thoreau

“Non è abbastanza essere indaffarati, lo sono anche le formiche. Il punto è: indaffarati a fare cosa?”

-Henry David Thoreau-

3. Disintossicazione digitale per organizzare la vita lavorativa

Nel caso in cui le vostre prestazioni lavorative siano legate all’uso delle tecnologie, può essere molto utile staccarvi a intervalli regolari da tutto quello che è il mondo digitale. Ad esempio, potete mettere da parte il telefono cellulare per un certo periodo di tempo.

Un recente studio recente mette in correlazione la disponibilità a lavorare ore o giornate extra con la diminuzione della tranquillità e l’abbassamento dei livelli di energia del lavoratore. Ne risente anche il suo stato d’animo.

Pensare di poter rispondere a un messaggio di lavoro può farvi sentire ancora al lavoro.

Come sottolineano gli autori dello studio, le ore non lavorative nelle quali ci si aspetta che i dipendenti rispondano a problemi lavorativi risulterebbero incompatibili con il tempo libero a loro disposizione. Questa incompatibilità creerebbe un maggiore stress da lavoro.

Ci sentiamo come se dovessimo separarci dalla tecnologia che ci lega al nostro lavoro. Dovremmo, invece, cercare di mitigare gli effetti del nostro essere sempre disponibili.

4. Evitare il perfezionismo per organizzare la vita lavorativa

In buona parte ciò che ci porta a lavorare in eccesso è il bisogno di lavorare nel miglior modo possibile. Molti credono anche che se non si fa uno sforzo in più di quello previsto, non riusciremo a svolgere i propri compiti, saranno puniti o addirittura perderanno il loro lavoro.

Il problema delle persone perfezioniste è che tendono a vedere gli errori come dei fallimenti personali piuttosto che considerarli una parte del normale processo di apprendimento e crescita. Ecco perché queste persone possono essere vittime di una delle seguenti abitudini negative:

  • Procrastinare per paura di non essere in grado di completare i compiti nella maniera in cui ci aspettiamo che vengano svolti.
  • Avere la convinzione che per eseguire il lavoro correttamente debbano sforzarsi di più.
Donna sdraiata su un prato

5. Limitare le attività e le relazioni che possono far perdere tempo

Per trovare organizzare la vita lavorativa e trovare un equilibrio con quella personale, non basta separarle. Dovete essere soddisfatti sia del lavoro che avete svolto sia a livello personale.

Essere produttivi, a volte, può indurci a pensare che stiamo facendo meglio il nostro lavoro. Ma essere produttivi comporta uno sforzo che può indurci ad assumere delle abitudini che sono dannose per la nostra vita personale e familiare.

Per questo motivo è importante dedicare parte del vostro tempo alle attività che vi piacciono o alle cose che volete fare davvero. Ad esempio, stare con gli amici e godere della loro compagnia.

Se le attività e le relazioni vi fanno sentire come se steste sprecando il vostro tempo, non solo non vi arricchiscono, ma possono anche logorarvi dentro. Non dimenticate che se ritenete di star perdendo tempo, vi sarà più facile cadere nella tentazione di ricominciare a lavorare.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.