Piena coscienza: le migliori citazioni
Le citazioni sulla piena coscienza (mindfulness) provengono soprattutto dal buddismo, dottrina filosofica e religiosa nella quale nasce tale concetto. La piena coscienza è chiamata anche attenzione piena o coscienza pura.
La piena coscienza viene definita come uno stato spirituale di concentrazione assoluta sul presente. Richiede una concentrazione di tutti i sensi verso la realtà che si sta vivendo ed è frutto della meditazione. Implica una connessione con il silenzio, lo spazio intimo personale a partire da uno stato cosciente.
“Sii il testimone dei tuoi pensieri.”
-Budda-
Le citazioni sulla piena coscienza pretendono di spiegare i dettagli di questo stato particolare. Il loro obiettivo è principalmente didattico, in quanto si tratta di un concetto complesso che può essere capito solo vivendolo. A ogni modo, le affermazioni dei grandi maestri aiutano a fare chiarezza sull’argomento.
Citazioni sulla piena coscienza
1. L’abbandono del pensiero
Osho fu un celebre filosofo e mistico. A lui dobbiamo molte delle grandi citazioni sulla piena coscienza. Sebbene sia stata una figura controversa, dalle sue famose riflessioni si sviluppa buona parte della letteratura contemporanea sulla coscienza piena.
Questo testo di Osho descrive molto bene lo stato di piena coscienza: “Essendone cosciente, i pensieri cominciano a svanire. Non bisogna scontrarsi con essi. Conoscerli è sufficiente per distruggerli. E quando la mente è vuota, il tempio è pronto. E dentro al tempio, l’unico dio che vale la pena di far entrare è il silenzio. Allora, ecco le tre parole che devi ricordare: rilassamento, sconsideratezza, silenzio. E se queste parole non sono solo tali per te, bensì si trasformano in esperienza, la tua vita si trasformerà”.
2. Citazione del Dalai Lama sulla piena coscienza
Ecco una delle frasi sulla piena coscienza pronunciate dal Dalai Lama in persona: “Per questo, non possiamo stipulare un’assicurazione; la compagnia assicurativa si trova nell’autodisciplina, nell’autocoscienza e nella chiara comprensione degli svantaggi dell’ira e degli effetti positivi della bontà”.
Il Dalai Lama pronunciò queste parole durante un discorso sulla sicurezza, le garanzie nella vita e il modo di prevenire le catastrofi e i grandi mali. Ci ricorda che dipende dal nostro bagaglio interiore e non dalle circostanze esterne.
3. La compassione
La compassione è un valore centrale del buddismo. Buona parte di questa filosofia si dedica a coltivare la bontà e la fraternità, considerate virtù superiori perché ne racchiudono molte altre e sono frutto di un lungo e costante lavoro.
Questa citazione di Thomas Merton descrive perfettamente l’idea della compassione buddista e la sua relazione con la piena coscienza: “L’idea della compassione si fonda su un’acuta coscienza dell’interdipendenza di tutti gli esseri viventi, che sono parte uno dell’altro e tutti in relazione”. La piena coscienza consiste anche nel capire, accettare e rispettare questa mutua interdipendenza.
Bisogna ricordare che per il buddismo tutte le forme di vita sono degne, da quella di un insetto a quella umana. La compassione, dunque, non può essere esercitata soltanto tra pari, bensì con ogni forma di vita esistente in natura.
4. Le azioni quotidiane e la coscienza
La piena coscienza non si raggiunge ritirandosi a meditare in un monastero per anni. È sempre possibile accedere a questa pienezza attraverso i più semplici gesti quotidiani. Ce lo ricorda Osho, il quale afferma: “Cammina, ma cammina meditando, in modo cosciente e respira, lascia che la tua respirazione diventi una meditazione costante; respira in modo consapevole. La respirazione entra: guardala. Il respiro esce: guardalo. Mangia, ma fallo con piena coscienza. Dai un morso, mastica, ma continua a guardare. Lascia che l’osservatore sia presente in ogni momento, qualsiasi cosa tu stia facendo”.
Questo restare nel presente e affinare tutti i sensi per sentire l’istante che si sta vivendo inizia divenendo coscienti anche dell’azione più piccola e in apparenza insignificante. Budda ci chiede di essere perenni osservatori di noi stessi.
5. La coscienza e la felicità
La coscienza piena è frutto dell’osservazione costante, dello sforzo perseverante di accantonare i pensieri, i sentimenti, gli impulsi, dedicandosi alla contemplazione. Nella contemplazione chiunque si ritrova con l’universo. E questo incontro genera armonia e felicità.
Osho lo dice così: “La coscienza è la più prestigiosa alchimia che esista. Diventa sempre più cosciente, e vedrai che la tua vita cambierà in meglio in tutte le dimensioni possibili. Proverai una grande soddisfazione”.
Mentre molti filosofi occidentali considerano la coscienza come fonte di infelicità, la filosofia buddista vede in essa esattamente il contrario. Ciò si deve al fatto che la coscienza occidentale si basa sulla ragione, mentre quella orientale si basa sulla spiritualità, il silenzio e l’assenza di pensiero.
Tutte queste frasi sulla piena coscienza ci mostrano che abbiamo ancora molto da imparare dalle filosofie orientali e che ci sono altri modi, oltre al successo personale, per raggiungere il benessere. Ben vengano questi insegnamenti illuminanti.