Scopolamina: la droga che annulla la tua volontà
La scopolamina, nota anche come ioscina, è una potente sostanza quasi sempre associata alla malavita e al crimine. A differenza di altre sostanze simili, non vi sono accenni a persone dipendenti da essa e solo un esiguo numero di persone al mondo ne fa uso a scopi ricreativi. Nella maggior parte dei casi, infatti, si tratta di una pericolosa sostanza usata soprattutto per ferire gli altri.
Bisogna dire, però, che presenta anche applicazioni mediche. In ambito clinico se ne fa uso soprattutto per trattare i tremori incontrollabili causati dalla sclerosi multipla. Viene impiegata anche come antispasmodico, antiparkinsoniano e analgesico locale.
“Le droghe sono nemiche del futuro e della speranza, e quando lottiamo contro di esse, lottiamo per il futuro.”
-Bob Riley-
Origine della scopolamina o ioscina
La scopolamina, o ioscina, viene estratta da diverse piante, quasi tutte della famiglia delle Solanacee. Vi sono testimonianze dell’uso di questo psicoattivo sin dal Medioevo. Si sa che veniva utilizzata come pozione amorosa e durante gli interrogatori, poiché veniva associata alla mandragola, pianta di uso comune tra gli stregoni.
Vi sono prove del suo uso anche in America tra le civiltà precolombiane durante le cerimonie e nei rituali di guarigione. Vi sono indizi anche del suo frequente uso durante le cerimonie e i riti vudù.
L’utilizzo di questa droga è stato marginale per molto tempo. Tuttavia, negli anni ’70 del XX secolo in Colombia la scopolamina iniziò a essere usata negli ambienti criminali per commettere atti illeciti. In seguito a ciò, purtroppo, tale pratica si è estesa anche ad altri paesi.
Cos’è e come viene usata come allucinogeno?
Oltre a essere chiamata ioscina, la scopolamina è conosciuta anche con altri nomi. In alcuni posti viene definita la “droga del diavolo, “droga robot”, “droga zombi” o “alito del diavolo colombiano”. Queste connotazioni negative derivano dagli atroci usi che se ne fanno e dai suoi terribili effetti, nonché dalle tremende sequele che lascia.
La scopolamina è un alcaloide tropanico, una sostanza che funge da depressore del sistema nervoso centrale. Viene estratta dallo stramonio arboreo (Brugmansia arborea), che presenta frutti contenenti circa 30 semi ciascuno. Un solo seme è sufficiente per intossicare una persona adulta.
Al giorno d’oggi è poco comune estrarre la scopolamina dalla pianta, poiché è possibile sintetizzare la sostanza in laboratorio. Questo vuol dire che le molecole vengono prodotte chimicamente mantenendo lo stesso effetto di quelle naturali. Nel mercato nero, inoltre, viene comunemente mischiata in modo indiscriminato ad altre sostanze, a volte persino con benzodiazepine per potenziarne gli effetti.
L’effetto principale della scopolamina è la totale inibizione della persona, in quanto ne altera la funzione mnesica e il comportamento. Questo vuol dire che blocca alcuni trasmettitori e porta chi ne è affetto a eseguire meccanicamente gli ordini che gli vengono dati. Proprio per questo, viene usata per far realizzare a terzi furti, sequestri e violenze sessuali.
L’azione della scopolamina
La scopolamina provoca molteplici reazioni nell’organismo. In seguito all’assunzione di tale sostanza, la persona si mostra confusa e intorpidita. Altri possibili effetti sono bocca secca, dilatazione delle pupille, ipertensione, tachicardia, vista offuscata, fotofobia e ritenzione urinaria.
Gli effetti e le conseguenze dell’ingestione di questa sostanza dipendono dalla quantità assunta e dallo stato di salute della persona. Influisce anche se viene ingerita nella sua forma pura o unita ad altre sostanze. In generale, si parla di overdose quando si ingeriscono più di 10 milligrammi di scopolamina, per i bambini, e più di 100 milligrammi, per gli adulti.
Una overdose di scopolamina potrebbe causare convulsioni, coma o persino morte. In ogni caso, la vittima di questa terribile droga diventa altamente suggestionabile. Nel contempo soffre di amnesia, dunque non riesce a ricordare quanto accaduto mentre era sotto l’effetto della sostanza. Per questo motivo, è una droga ideale per la malavita. La vittima, infatti, non potrà mai dare dettagli che possano condurre alla cattura dei colpevoli.
Un aspetto molto preoccupante è che la scopolamina continua a presentare diversi effetti persino dopo il verificarsi dell’intossicazione. Tra le principali sequele troviamo: sindrome di demenza da scopolamina, psicosi, alterazioni cognitive e mnemoniche e sindrome da stress post-traumatico. Il margine che separa una dose da una overdose di scopolamina è molto sottile. Quando si oltrepassa, la persona entra facilmente in coma o muore.
La principale via di somministrazione della scopolamina
La scopolamina viene somministrata e assorbita dall’organismo in diversi modi. Una delle più comuni è per via orale. Si presenta comunemente come una polvere bianca sottile e cristallina. È inodore e ha un sapore amaro. Di solito questa polvere viene diluita in una bevanda che viene data alla vittima.
In Colombia i casi più frequenti sono di giovani donne che iniziano a conversare con uomini in locali di lusso. L’uomo offre loro un cocktail e alla minima disattenzione della vittima, aggiunge la polvere dentro la bevanda. In questo modo, le convince a consegnargli le carte di credito e a rivelare le relative password, così da svuotare il conto corrente.
In alcuni casi la scopolamina è stata iniettata in forma liquida dentro bevande o succhi. Il meccanismo è lo stesso: il delinquente conquista la fiducia della vittima e poi la induce a bere.
Altre vie di somministrazione
Al giorno d’oggi sono in aumento i casi di intossicazione da scopolamina per inalazione. In questi casi si induce la persona a inalare un elemento che contenga la sostanza in questione. Con l’inalazione, gli effetti della droga si presentano in meno tempo e in forma più acuta.
Uno dei metodi consiste nell’introdurre una dose di scopolamina in una sigaretta e far sì che la vittima la fumi. Dopo l’inalazione, iniziano a presentarsi tutti gli effetti.
Si è a conoscenza anche di vari casi nei quali semplicemente ci si avvicina alla vittima con la polvere su un foglio e poi si soffia in direzione del naso di quest’ultima. È sufficiente perché la inali e si intossichi.
La scopolamina può essere somministrata anche per via cutanea. In questa modalità si cercano pretesti e stratagemmi con cui poter applicare la sostanza, sotto forma di crema, sulla pelle. Si sono verificati casi in cui ciò è accaduto tramite false promozioni di cosmetici per strada. Questa via di somministrazione non produce effetti immediati, benché siano molto potenti non appena la sostanza viene assorbita dall’organismo.
Le autorità e il personale medico consigliano di adottare le necessarie misure preventive per evitare di rimanere vittima dell’intossicazione da scopolamina: in primo luogo, non accettare cibo o bevande da sconosciuti; in secondo luogo, non perdere mai di vista il bicchiere da cui si sta bevendo in un luogo pubblico; infine, non accettare per strada prodotti commestibili né sigarette, bensì acquistarli in negozi di fiducia.
Un flagello in crescita
Tutto sembra indicare un aumento dei delitti relazionati all’intossicazione da scopolamina. Si sa che il numero reale è di gran lunga maggiore, poiché molte vittime non denunciano provando vergogna per essere state ingannate, a volte in modo molto infantile. Nonostante ciò, non sono infrequenti i crimini associati a tale modalità.
L’aspetto più preoccupante è che si verifica un numero sempre maggiore di violenze sessuali legate alla somministrazione di scopolamina. Situazione peggiorata dal fatto che vi è un certo incremento tra le vittime minorenni.
I delinquenti si servono della sostanza affinché i bambini acconsentano ad avere rapporti sessuali, così come a girare video pornografici o a farsi scattare delle fotografie quando sono nudi. Vi sono anche diversi casi di prostitute che fanno uso della scopolamina per derubare i propri clienti.
Delitti di questo tipo hanno un notevole impatto sulla sicurezza urbana. Quando non ci si può fidare di nessuno sconosciuto, il tessuto sociale si lesiona. Crimini come questi portano a pensare che le nostre culture stiano vivendo una crisi dei valori talmente forte da condurci alla decadenza. Oltre a adottare le opportune misure legali e di sicurezza, bisogna avviare una riflessione generale che porti a risolvere il problema di fondo.