Sentirsi motivati grazie a 9 strategie

Sentirsi motivati grazie a 9 strategie
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 12 marzo, 2023

Imparare a sentirsi motivati è essenziale per raggiungere gli obiettivi prefissati. Solo quando c’è una reale motivazione ci impegniamo davvero per ottenere quello che desiderano. Ma è solo grazie alla fiamma della passione che alla fine riusciamo a realizzare quello che vogliamo.

La disciplina e la perseveranza sono molto importanti. Tuttavia, di solito sono di aiuto solo per adempiere i propri doveri. È vero che questi doveri talvolta sono eseguiti in modo ottimale, ma è la motivazione che dà quel tocco magico a tutto. È quell’extra, quel plus, che non serve solo per tener fede ai propositi, ma anche per realizzare i propri sogni.

In ogni caso, nessun obiettivo è facile da raggiungere. Per questo motivo è così importante imparare a sentirsi motivati. La tenacia, una virtù indispensabile per perseverare nei momenti difficili, è figlia della motivazione. Per fortuna, imparare sentirsi motivati è alla portata di tutti. A seguire esporremo nove strategie per riuscirci.

“Posso crescere solo tanto quanto in alto mi spingo. Posso trovare solo in base a quanto cerco. Posso arrivare a vedere tanto lontano quanto guardo. E posso diventare tanto grande quanto grandi sono i miei sogni”.

-Karen Ravn-

Strategie per sentirsi motivati

1. Visualizzare una causa

La prima lezione per imparare a sentirsi motivati è sapere che la realtà con il maggior potere di mobilitarci è una causa. Gli obiettivi e le mete sono passaggi intermedi. In altre parole non abbiamo bisogno di realizzare qualcosa di specifico, ma di definire la ragione di fondo che ci spinge a farlo.

Mano che tiene una lente

In questa prospettiva, il nostro obiettivo potrebbe essere quello di conoscere un altro paese. Ma la causa che ci muove è scoprire quali sono le nostre vere abilità quando siamo da soli in un contesto sconosciuto. Anche la ragione d’essere potrebbe andare oltre. In questo esempio magari potrebbe essere l’obiettivo di superare una paura o ampliare i limiti del pensiero e annullare i pregiudizi.

Quindi, se la ragion d’essere di un comportamento è profonda, la motivazione diventa più forte. È impossibile imparare a sentirsi motivati se non si impara prima a individuare le cause profonde che ci spingono ad agire.

2. Pensare al futuro traendone ispirazione

Ciò che ci aspetta nel futuro dovrebbe essere guardato con ispirazione e passione. Il futuro deve essere lì, come una calamita che ci attrae. Creare una potente visione di tutto quello che vogliamo ottenere è la migliore motivazione per seguire i nostri sogni.

È importante proiettarsi costantemente nel futuro. Come starò tra un mese? Tra un anno? Tra cinque anni? La cosa essenziale è nutrire queste visualizzazioni con aspettative positive. Permettersi di sognare. Mettere da parte la paura del fallimento. Guardare sé stessi come una persona che avanza con coraggio verso uno scopo e che lo raggiungerà, non importa in che modo.

3. Alimentare la passione

La passione è un sentimento straordinario, una delle chiavi per sentirsi motivati. Ci fa sentire vivi e forti. Un fiore che non nasce in ogni giardino. È impossibile provare passione quando la paura o la rabbia ci tengono bloccati. Queste emozioni ci consumano così tanto che non lasciano lo spazio perché la fiamma della passione possa bruciare. Al contrario, ci tolgono vitalità e ci portano all’inazione.

Per recuperare la passione, dobbiamo sciogliere i legami che ci mantengono in questa posizione. La passione si annida solo negli spiriti liberi e siamo tutti in grado di liberarci.

Donna con bicicletta mentre guarda l'alba e si sente motivata

4. Aumentare la portata degli obiettivi

È possibile e consigliabile sognare in grande e puntare a obiettivi più elevati. Solo se l’obiettivo è sufficientemente in alto, compare un desiderio abbastanza intenso da raggiungerlo. Ci poniamo obiettivi piccoli solo quando siamo scoraggiati o demotivati.

C’è un esercizio che può essere molto interessante per imparare a motivare sé stessi. La prima cosa da fare è scrivere l’obiettivo che si vuole raggiungere. Poi bisogna moltiplicare per tre la sua dimensione. Infine, valutare come ci sembra la prospettiva dopo aver alzato l’asticella. È probabile che la mente reagisca dicendo: “Perché no?”

Generalmente tendiamo ad apprezzare ciò che richiede un grande sforzo.

5. Costruire il proprio percorso

È importante capire che il nostro percorso è unico. Non ha senso paragonarlo con altri o che altre persone lo giudichino, perché è un’esperienza personale, un cammino conosciuto solo da chi lo percorre.

Fin dal principio dobbiamo capire che l’unica persona da superare siamo noi stessi, che siamo anche l’unico punto di riferimento per un confronto.

Sia nel momento di definire una causa sia in quello di alzare gli obiettivi e alimentare il desiderio di raggiungerli, si deve sempre pensare in termini individuali. Forse ci sono elementi o realtà esterne dalle quali si può imparare. Tuttavia, la strada deve essere costruita e dovrebbe essere progettata sulla base di chi la percorre, vale a dire su noi stessi.

6. Fare un passo alla volta

Imparare a sentirsi motivati significa comprendere che bisogna coniugare due prospettive: quella del qui e ora e quella del futuro che ci ispira. Si lavora in funzione delle proiezioni future. Ma viviamo in termini di avanzamento nel presente.

È importante, quindi, fare un passo alla volta. Questo è ancora più rilevante nei momenti di difficoltà. Quando ci sono degli ostacoli, è facile farsi prendere dall’angoscia e perdere la fiducia. Ma se ricordiamo di mantenere il ritmo e di fare un passo dopo l’altro, l’approccio è molto più positivo e incoraggiante. Oltre che più efficace.

7. Imparare a guidare lo stato emotivo

Se ci sentiamo depressi o ansiosi, anche le nostre azioni rifletteranno inevitabilmente queste emozioni. E naturalmente anche i risultati che otterremo avranno la stessa impronta. Ecco perché è così importante imparare a riconoscere il proprio stato emotivo e come lavorarci per ristabilizzarlo nei momenti in cui è necessario.

Donna felice per il fatto di sentirsi motivata

È utile sapere che ci sono tre aree principali in cui il nostro stato emotivo si materializza:

  • Il corpo. Sotto l’influsso di una emozione difficile, il corpo reagisce dentro e fuori. Allo stesso modo, bisogna gestirlo in entrambi gli ambiti. Attraverso la respirazione, è possibile regolare i processi fisiologici. Con la postura e l’atteggiamento si rifocalizza il corpo.
  • Il linguaggio. Quando ci sono depressione o ansia, si presentano una serie di espressioni che riflettono queste emozioni. Ad esempio: “non ce la farò mai”, “questo è molto difficile” o “sono stufo di tutto”. Se si presentano queste espressioni, bisogna trasformarle. Ad esempio: “Una parte di me pensa che non ce la farò mai, ma in realtà non ce la farò solo se continuo a pensare in questo modo”.
  • L’approccio. Quando insorgono stati d’animo negativi, l’attenzione comincia a concentrarsi solo sugli aspetti negativi della realtà. È a questo punto che agisce la volontà, portando lo sguardo a un nuovo livello con un tono più positivo e valutando alternative diverse.

Lungo il nostro cammino verso grandi obiettivi, spesso abbiamo bisogno di fare delle pause, che ci offrono un margine per gestire le emozioni. La cosa importante è sviluppare la capacità di identificare i sentimenti che ci bloccano e reindirizzarli.

8. Appropriarsi del ciclo del successo

È stato stabilito che il ciclo del successo funziona sempre allo stesso modo. Inizia tutto con la convinzione. Se una persona crede in sé stessa e nella causa che la ispira, si mette tutto in moto. Le convinzioni o credenze si trasformano in azioni, le quali si contraddistinguono per fermezza e forza. Quello che segue è l’ottenimento di buoni risultati. Questi alimentano la fiducia in sé stessi e il ciclo ricomincia, essendo però sempre più profondo.

E può succedere anche l’opposto. La convinzione di non essere in grado di realizzare qualcosa ci porta a compiere azioni sbagliate o all’inazione. Questo a sua volta genera risultati molto limitati o addirittura contrari a ciò che cerchiamo. E alla fine tutto questo alimenta la nostra convinzione di non essere in grado. Ora, sta a ciascuno di noi decidere quale dei due cicli attivare.

9. Approfittare dell’inerzia

Dopo aver iniziato un ciclo di successo, si raggiunge un punto in cui tutto sembra scorrere spontaneamente. Si tratta dell’inerzia. Ogni realtà tende a continuare all’interno delle proprie dinamiche. Questa inerzia risulta essere molto soddisfacente, ma potrebbe anche comportare qualche rischio. Non è il momento di “lasciare che tutto proceda da sé”. Al contrario. Dovremmo approfittare di questa inerzia per dare ulteriore impulso ai grandi obiettivi.

Ragazza balla felice nel mare sentendosi motivata

Analogamente anche un’inerzia negativa deve essere affrontata con prontezza e decisione. Un problema porta solo più problemi. Un conflitto che è cresciuto porta solo altri conflitti. Ogni disattenzione è in grado di indurci verso un’inerzia distruttiva. La soluzione è quella di mettere un limite. Anche se vuol dire fermarsi per bloccare la dinamica controproducente.

Imparare a sentirsi motivati è un processo. Non ci si riesce da un giorno all’altro e comunque non è un apprendimento che dura per sempre. Bisogna mantenere la volontà di alimentare la motivazione giorno dopo giorno. Raggiungerla è difficile, perderla molto facile. Soprattutto quando siamo programmati per non credere, per non sognare…

Quel che è certo è che vale davvero la pena di fare tutti questi sforzi. Una persona che si sente motivata può realizzare tutto quello che vuole. Gli ostacoli interni sono sempre i più difficili da superare. E quando ci si riesce, la vita cambia. Ci si sente vivi e padroni del proprio destino. Ci si sente liberi.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.