Sessuologia sostanziale, una rivoluzione necessaria
La sessuologia sostanziale è la scienza che studia i sessi. C’è una sfumatura in questa breve definizione, dal momento che il termine “sessi” è usato al plurale e non al singolare (“sesso”). Questa disciplina, infatti, non applica il suo campo di studio a “come fare sesso”, non allude ai rapporti intimi. Né studia solo il “sesso” che si possiede, in riferimento alla fisiologia e problematiche dei genitali. Questa materia si occupa dei sessi come un fatto intrinseco della stessa condizione umana.
Si usa il plurale di questo ben noto sostantivo perché la sessuologia sostanziale si interessa e tratta sia di uomini che di donne. Inoltre, anche se i sessi sono fisiologicamente due, i modi di sentire e vivere la propria sessualità come uomo o donna sono infiniti. Questa, quindi, è una disciplina che considera il sesso (i sessi) come un fatto diversificante.
Ma in che modo nasce la sessuologia sostanziale? Come funziona davvero e, soprattutto, come interviene nella nostra vita di tutti i giorni? Abbiamo dedicato questo articolo a spiegare meglio le principali caratteristiche di questa materia che contempla, al tempo stesso, ricerche in campo biologico, psicologico e antropologico.
Perché si parla di sessuologia sostanziale?
Da quando, nel lontano 1907, Iwan Bloch coniò per la prima volta il termine “sessuologia”, si è sviluppata un’ampia letteratura sull’argomento. Disponiamo di un’epistemologia decisamente ricca che descrive e presenta la sessuologia come disciplina e non come un ramo o una specializzazione di altre (biologia, antropologia, filosofia, psicologia, sociologia, etnologia…). Tuttavia, gran parte delle conoscenze sessuologiche sono state raccolte in modo decisamente frammentario e poco omogeneo.
La frammentazione è percepita in ogni disciplina che studia il sesso come parte di esso, quando cioè non lo si considera un tutto. Ad esempio, possiamo parlare della cosiddetta psicologia sessuale o ancora della medicina sessuale, fino all’antropologia sessuale, e via dicendo. Questo inevitabile sbriciolamento produce una costante segmentazione, profondamente disorganica, delle conoscenze sessuologiche.
La sessuologia viene erroneamente associata ai rapporti intimi e non al problema sessuale del genere umano. Questo discorso è molto più ampio e include non solo le relazioni intime, ma tutte quelle dinamiche che hanno a che fare con uomini e donne in quanto esseri sessuati.
La sessuologia sostanziale riceve questo nome perché si erge come la sessuologia che comprende tutta questa conoscenza, pienamente strutturata, armoniosa e coerente nella propria disciplina.
In questo modo riesce finalmente ad affrancarsi dal mero carattere del “sessuale”, usato semplicemente come aggettivo da molte altre discipline, come visto poc’anzi. Non è più una piccola parte di esse, ma diventa sostanziale, assumendo il valore di disciplina che studia i sessi seguendo un unico filo conduttore, coerente, logico, riconoscibile e credibile.
I vantaggi della sessuologia sostanziale
Avere una propria identità, con un’episteme (quello che Platone chiamava il sapere certo, acquisito e unico capace di contrapporsi all’opinione del singolo), una storia, una metodologia e strumenti specifici consente alla sessuologia di affrontare le difficoltà e i problemi in modo molto più efficace e completo.
Si tratta di una svolta epocale, con tutta una serie di vantaggi che derivano direttamente dalla nuova riformulazione della disciplina:
- Professionisti formati in modo migliore. La sessuologia sostanziale garantisce che i professionisti abbiano una vasta conoscenza del fatto sessuale umano e non di un ambito specifico.
- Promozione della diversità. Il sesso deve essere visto e studiato non solo come fattore di differenziazione, ma come fonte di diversità, garantendo la comprensione di tutte le dinamiche, tensioni e trasformazioni della diversità sessuale. A sua volta, consente di trattare i problemi e le difficoltà di uomini e donne in modo molto più olistico.
- Prominenza accademica. Il discorso unificato della sessuologia sostanziale porterà probabilmente alla nascita di un proprio titolo universitario. Combinare tutte le conoscenze sessuologiche e armonizzarle in una disciplina è di per sé un’eccellente motivazione per raggiungere questo obiettivo altamente meritorio.
- Una disciplina al servizio della società. Questo insieme di conoscenze chiarirà i dubbi che attanagliano l’uomo riguardo alla propria sfera sessuale. Concetti come verginità, desiderio, seduzione o pratiche poco visibili saranno esenti da stereotipi e pregiudizi. E questo “sdoganamento” verrà perpetuato non in maniera commerciale, cinica o grottesca, bensì grazie al lavoro dei professionisti della sessuologia sostanziale, sviluppando una nuova e più consapevole educazione sessuale.
Considerazioni finali
Questa nuova sessuologia è quella che meglio potrà descrivere tutti i fatti della diversità sessuale. Inoltre, avrà il vantaggio di integrare tutti i discorsi sullo studio dei sessi per comprendere e trattare ogni tipo di problematica con la forza di discorsi finalmente omogenei e condivisi.
Il termine “sostanziale”, serve come pretesa di ciò che è e dovrebbe essere la sessuologia,e ha un carattere transitorio. Nel momento in cui la sessuologia acquisirà l’importanza e lo spazio che merita, sarà possibile nominarla senza aggettivazione, perché sarà essa stessa sinonimo di sostanzialità.
L’aspetto più interessante riguarda però gli enormi vantaggi di cui l’umanità potrà godere, superando tabù culturali e favorendo la normalizzazione di una parte fondamentale della vita di tutti noi.