Ho sposato te, non la tua famiglia

Ho sposato te, non la tua famiglia

Ultimo aggiornamento: 06 novembre, 2015

“Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro,
ogni famiglia infelice è infelice a suo modo”
Lev Tolstoj

Possiamo scegliere la persona con cui vogliamo passare il resto della nostra vita, ma non le persone che l’accompagnano. I familiari e gli amici del partner possono diventare un problema nella vita di alcune coppie, arrivando persino a causarne la rottura.

Molto spesso nelle coppie in cui si vive una relazione distante o negativa con la famiglia acquisita si sente dire “ho sposato te, non la tua famiglia!”. Eppure, dobbiamo prendere atto del fatto che quando prendiamo un impegno con qualcuno, accettiamo anche il mondo che lo circonda. Non siamo obbligati ad andare d’accordo con tutte le persone che ne fanno parte, ma di certo almeno a mantenere con loro una relazione cordiale.

D’altra parte, andare o meno d’accordo dipende da diversi fattori, perché ogni famiglia è un mondo a sé. Un conto è vivere a centinaia di chilometri da suoceri e cognati, e una cosa molto diversa è vivere a due isolati di distanza, o addirittura sotto lo stesso tetto.

Di solito le donne stabiliscono un legame più stretto con la famiglia del marito (in linea generale), e questo vincolo può essere una grande fonte di felicità quando ci si prende cura della relazione. D’altro lato, però, la vicinanza aumenta anche la possibilità che ci siano degli screzi.

La peggiore situazione in cui ci possiamo trovare in questo senso si verifica quando una delle due parti, il partner o la nostra famiglia, inizia a fare pressione su di noi per farci scegliere tra i due “bandi” che si sono creati. Non possiamo dare una soluzione univoca per questi conflitti, perché richiedono un’analisi molto approfondita di ogni situazione. Possiamo, però, darvi alcuni consigli generici.

Anche dopo un momento di crisi, la situazione può tornare alla normalità. Non è raro che chi vi intima di scegliere tra una fazione e l’altra lo faccia soltanto perché vuole attirare l’attenzione e recuperare il suo “status” di fronte all’altra parte. Se ci riesce, spesso ritirerà la sua richiesta senza maggiori complicazioni.

D’altra parte, quando vi viene imposto di fare una scelta di questo tipo, significa che la famiglia si trascina una serie di conflitti che non ha risolto a suo tempo. Come abbiamo detto poco fa, le situazioni possono essere le più varie. Forse l’esempio che vi porremo a seguire non sarà il vostro caso, quindi, ma è di certo comune.

Molto spesso, anche quando entrambi i membri della coppia hanno superato da un pezzo la maggiore età, uno o entrambi i genitori continuano a pensare al/la loro figlio/a come a un essere indifeso in un mondo pieno di pericoli. Per questo continuano a volersene prendere cura in modo iperprotettivo, con manie di controllo e, in alcuni casi, con un atteggiamento persino dittatoriale. Le persone che hanno genitori di questo tipo si sentiranno spesso a disagio. Immaginate, per esempio, di pianificare una vacanza e che i vostri genitori si oppongano apertamente al vostro progetto senza un motivo particolare, cercando di sabotarlo utilizzando strategie psicologiche come il ricatto emotivo.

In ogni caso, di solito l’intromissione del padre o della madre non ha grandi ripercussioni, a meno che il figlio non lo consenta. Il vero problema, quindi, si ha quando né i genitori né i figli sono abbastanza maturi. In questi casi, uno vuole proteggere e l’altro essere protetto. Devono essere i figli a stabilire una certa distanza dai genitori se si rendono conto che, anche se sono animati dalle migliori intenzioni, si stanno intromettendo nella loro felicità.

D’altro lato, credere che una cattiva relazione con la famiglia acquisita sia sempre colpa dei familiari è sbagliato. Ci sono molti casi in cui chi non sa gestire bene la situazione è proprio il partner. Una situazione molto comune, per esempio, è quella in cui ci sono figli piccoli di mezzo, e uno dei due partner non vuole che trascorrano del tempo con la sua famiglia acquisita, senza che ci sia un vero motivo. Un altro caso è quando uno dei due membri della coppia manipola la situazione per far sì che si trascorrano sempre certe festività a casa della sua famiglia.

famiglia1

È possibile andare d’accordo con la famiglia acquisita?

Salvo rare eccezioni, la risposta è naturalmente sì. Non esistono motivi a priori che vi impediscano di andare d’accordo con la vostra famiglia acquisita o con la persona che i vostri figli hanno scelto di far entrare a far parte della loro vita. Certo è che, come abbiamo detto poco fa, alcune persone rendono questo rapporto più difficile di altre.

Per semplificare le cose, mettiamoci nei panni di una ragazza giovane che, passato un po’ di tempo dall’inizio della sua relazione, decide insieme al partner che è arrivato il momento delle presentazioni familiari. Si tratta di una situazione che può causare molto nervosismo le prime volte, perché le persone che la vivono si sentono sempre giudicate e sotto osservazione.

Questa percezione e la sensazione di ansia che la accompagna può sparire con il tempo, oppure no. Ci sono persone che, anche dopo innumerevoli cene con i suoceri, ancora temono che il padre del loro partner tiri fuori il fucile nel momento più impensato. Naturalmente non prendeteci alla lettera… Ma si tratta di una buona immagine per farvi capire a che cosa ci riferiamo.

Se questa sensazione non sparisce mai, sarà difficile che si crei una buona relazione tra il partner e i suoi suoceri, visto che a nessuno piace sentirsi continuamente giudicati. Quando sentiamo che ci stanno valutando, il nostro comportamento è poco naturale, e non ci sentiamo noi stessi. Inoltre questa situazione rende difficile la comunicazione sincera e aperta, che è fondamentale per risolvere i conflitti.

Una relazione tesa si può sostenere, ma quando iniziano ad esserci anche gli scontri è difficile che si riesca a risolvere la situazione se prima non si sono creati  canali di comunicazione adeguati. Ciò che accade di solito, se la situazione non diventa drammatica, è che entrambe le parti si legano al dito quanto accaduto, pronte ad utilizzarlo in futuro nel caso in cui volessero tirare dalla loro parte la persona che amano.

In situazioni come queste, chi si trova nel mezzo è davvero in una posizione sgradevole. Sia da un lato che dall’altro deve ascoltare le persone che amano dire cose che non gli fanno piacere, e che lo rattristano. Eppure, anche in questi casi, il miglioramento o peggioramento della situazione dipenderà molto dalle sue abilità sociali e dalla capacità di essere un buon canale di comunicazione tra il partner e la sua famiglia.

La risposta a questa situazione ce l’avete solo voi, a seconda della specifica situazione. Ricordate che è molto importante che stabiliate una buona relazione con la famiglia della persona che amate, prima ancora di dare il “sì” definitivo.

Non si tratta di un obbligo, di dipingervi un sorriso falso ogni volta che andate a cena da loro e poi odiarli in segreto, ma di imparare ad accettare che quelle persone fanno parte della vita del vostro partner da molto tempo, e da prima che voi lo conosceste.

Se continuate a chiedervi perché dovreste andare d’accordo con la vostra famiglia acquisita, provate a guardare la situazione dall’altro lato. Vi piacerebbe che il vostro partner vi chiedesse di scegliere tra lui e la vostra famiglia? Con chi vorreste trascorrere le domeniche familiari, le feste di compleanno o il Natale? Che cosa succederebbe se vostro marito o vostra moglie vi dicesse che non sopporta i vostri genitori?

È importante essere oggettivi e capire che tutti noi abbiamo dei pregi e dei difetti. Non possiamo pretendere che gli altri cambino, se non siamo noi i primi a farlo. Quindi, se la famiglia del vostro partner non è l’ideale, imparate a vedere in quelle persone i lati più positivi: tutti noi ne abbiamo qualcuno.

Inoltre, se amate davvero il vostro partner, dovreste sapere che avete accettato di stare con lui o lei per tutta la vita, e di superare ogni difficoltà. Senz’altro una famiglia acquisita che si intromette nella relazione si può includere nell’insieme dei “problemi de affrontare insieme” e che vi aiuterà a rafforzare il vostro legame.

famiglia2

Che cosa si può fare per migliorare la relazione con la famiglia acquisita?

Dobbiamo accettare la famiglia del nostro partner fino al punto che sembri che abbiamo sposato anche loro? Come sempre, gli estremi non fanno bene. Non potete non vederli mai, ma nemmeno accettare che si intromettano persino nella vostra camera da letto. Al di là dell’affetto che potete provare per loro, la coppia deve riuscire a creare un “impermeabile” che non permetta che terze persone si intromettano nella loro vita di coppia e le loro decisioni.

Esistono alcuni consigli che possono aiutarvi ad avere un buon rapporto con loro e a far sì che gli incontri non si trasformino sempre in un campo di battaglia, un litigio o un silenzio teso che vi rovinerà la giornata. Eccoli!

Prima di tutto, dovete stabilire certi limiti. Sapere che cosa potete accettare e che cosa non potete accettare quando visitate la famiglia del partner, o ricevete una loro visita. Fate in modo che sia chiaro sin dall’inizio quali sono questi limiti. Con chi potete parlarne? Con il partner, naturalmente. Forse sarete abbastanza sicuri di voi da parlarne con i diretti interessati, ma non sempre è una buona idea. Molte persone potrebbero essere permalose e potreste causare ulteriori problemi. Fate attenzione.

Non mettete il vostro partner spalle al muro, obbligandolo a decidere tra voi e la sua famiglia. Tutti abbiamo il diritto di mantenere i nostri legami affettivi. Inoltre, i genitori sono sempre i genitori, e questo non lo cambierà niente al mondo. Se la situazione diventa insostenibile potete smettere di trascorrere del tempo con loro, ma non obbligate il partner a rinunciarvi, a meno che non gli stiano facendo del male.
Un altro modo per andare d’accordo con la famiglia acquisita è pensare a chi abbiamo accanto, non solo e soltanto a noi. Questo significa che, se vi pesa andare a mangiare dai suoceri, potete comunque farlo per rendere felice il partner. Sarà un’accortezza di cui vi sarà grato.

Cercate di essere voi stessi. Non costruitevi un’identità artificiale. Ricordate che i vostri suoceri sono persone con degli interessi, dei bisogni, e un grande desiderio che il loro figlio sia felice. Se siete voi stessi, il vostro partner sarà a vostro agio quando starete trascorrendo dei momenti con la sua famiglia, e la sua felicità si noterà. Se di solito siete persone allegre e in quei momenti tenete il muso, è difficile che il partner vi veda come la persona di cui è innamorato, e i suoi genitori lo noteranno.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.