Tre elogi che distruggono l'autostima dei bambini

Tre elogi che distruggono l'autostima dei bambini
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 25 gennaio, 2023

Tutti i libri di auto-aiuto parlano dell’importanza degli elogi ricevuti durante l’infanzia. Qualcosa che senza dubbio accresce la nostra autostima e ci aiuta a formare la nostra personalità. Gli elogi funzionano in modo molto semplice: lodiamo nostro figlio quando supera un esame, quando fa bene qualcosa, quando fa un bel disegno.

Eppure, lodando i bambini per come fanno certe cose, facendogli credere che li consideriamo meravigliosi, li stiamo davvero incoraggiando ad essere sicuri di sé e felici? Stiamo davvero fomentando una autostima alta?

“Ci si può difendere dagli attacchi, ma contro le lodi si resta indifesi”

-Sigmund Freud-

Il lato oscuro degli elogi

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Essere elogiati per ciò che si fa è senza dubbio positivo. Una parola di congratulazioni può essere un aiuto per andare avanti, per proseguire nello sviluppo di una certa capacità, per farla ancora meglio. Se, per esempio, riceviamo i complimenti dopo aver passato un esame, saremo motivati a studiare ancora e prendere voti sempre più alti oppure serviranno da spinta per cercare di superare quella materia che non ci viene a genio.

Cosa succede però quando gli elogi si fanno ripetitivi? Cosa succede quando ci aspettiamo una lode, ma sorprendentemente non la riceviamo? Talvolta gli elogi possono portarci a scegliere la strada più facile, anziché cercare di superare noi stessi a prescindere dalle difficoltà che potremmo trovare lungo il cammino verso i nostri obiettivi.

Ma c’è di più: gli elogi possono indurci in ciò che non ci piace. In altre parole, potremmo voler raggiungere un risultato positivo esclusivamente per ricevere un complimento, senza che ci piaccia davvero quello che stiamo facendo. È importante che i bambini non pensino alla ricompensa ogni volta che fanno qualcosa. La lode potrebbe funzionare parallelamente all’ottenimento di un regalo ricevuto ogni volta che si ottengono risultati positivi.

I più piccoli devono comprendere la responsabilità di fare quello che fanno. Allo stesso modo, devono essere consapevoli che i risultati ottenuti saranno proporzionali allo sforzo prodotto per un lavoro.

“Chi fa del bene in modo disinteressato, senza pensare a lodi o ricompense, alla fine otterrà entrambe”

-William Penn-

Elogi che distruggono l’autostima

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Analizzando gli elogi che i bambini sono soliti ricevere durante l’infanzia, se ne possono rilevare tre fondamentali che, nonostante crediamo possano accrescerne l’autostima, hanno in realtà la funzione opposta.

1.Lode alla capacità e non allo sforzo

Si tratta di un errore estremamente grave che potrebbe essere causa di molti problemi. Ciò che conta è il duro lavoro, è questo l’elemento che influirà davvero sul risultato. Persino le persone intelligenti, se non si sforzano, non ottengono nulla.

Avete mai incontrato un alunno con le capacità per avere buoni voti, ma che non ne approfitta? La mancanza di sforzo inciderà poi sul risultato. È sempre bene lodare lo sforzo, poiché elogiando la capacità, distruggeremo l’autostima.

2.Lodi esagerate, non specifiche

Alcuni complimenti sono esagerati. Un esempio? “Sei un genio”, “sei un artista”, e così via. Gli effetti di questi elogi possono essere controproducenti nei bambini, perché invece di rafforzarne l’autostima, otterranno i risultati opposti.

Imparate a fare elogi più realisti, come “mi piace”, “ti è venuto molto bene”, e via dicendo; non cercate di aumentare l’autostima del bambino in modo artificiale, perché dicendo al piccolo che è un genio, lui ci crederà. E così facendo, potrebbe smettere di sforzarsi.

3.Aggiungere pressione non è la soluzione

Quando lodiamo, talvolta mettiamo negli altri più pressione di quanto dovremmo. Se qualcuno pensa che il bambino sia un genio, questi potrebbe sentirsi in obbligo di mantenere quello status, e potrebbe essere sottoposto ad una pressione del tutto immotivata.

È importante che si sforzino e si superino, ma pressione non è sinonimo di motivazione. Il bambino deve essere motivato, non messo sotto pressione. Stress da piccoli? Ansia?

“Non dobbiamo contare troppo sugli elogi. Talvolta le critiche sono necessarie”

-Dalai Lama-

Anche se la parola “elogio” è positiva, come si è visto, essa può assumere una connotazione negativa se non è utilizzata nel giusto modo. Imparate a lodare correttamente, e pensate che alle volte gli elogi, soprattutto se eccessivi, non sono necessari.

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Lodate, ma lodate lo sforzo, il superamento, motivate! Non premiate quello che si ottiene con facilità e non esagerate. È bene ottenere le cose con fatica, solo così si può capire il loro vero valore.

Immagini per gentile cortesia di Claudia Tremblay


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