Disconnessi e felici: la grande sfida nell'era delle nuove tecnologie
Saremmo davvero capaci di vivere disconnessi? Di mettere il nostro tempo in modalità aereo e scollegarci dal telefono o dal computer? È sano rendersi disponibili, a chi lo richiede, per il 100% del nostro tempo? Come per quasi ogni altro ambito, nella giusta misura, le nuove tecnologie sono un’innovazione che offrono un mondo di possibilità, ma cosa succede quando si oltrepassano i limiti?
Al giorno d’oggi, essere a portata di clic -via e-mail, social network o telefono -è considerato un tratto distintivo delle persone laboriose, sociali, generose e addirittura del partner ideale. Sebbene essere disponibili sia importante, non bisogna mai dimenticarsi di se stessi.
La vita osservata in uno schermo non è mai il riflesso della vita reale. È un palcoscenico, uno scenario artificiale. Capire quando è il momento giusto per staccare e farlo davvero, ci consente di distinguere tra una e l’altra.
Inviare un’e-mail ai propri collaboratori e pretendere di avere subito risposta, a qualunque ora, non può essere sano. Sapere, minuto per minuto, cosa fa il partner o i figli, non può essere sano. Pretendere che un amico ci risponda subito quando stiamo male, non può essere sano. Ci avete mai pensato?
Tutti abbiamo diritto al nostro tempo, alla nostra vita e alla nostra privacy. Non sempre, pertanto, è sufficiente scollegarsi per un po’, a volte è necessario essere disconnessi, chiudere gli occhi e respirare.
Disconnessi e felici: la grande sfida nell’era delle nuove tecnologie
Cosa succede se ci disconnettiamo?
Per alcuni, il fatto di non essere online e disponibili è negativo; ma che la pensino così non significa che abbiano ragione. Non è possibile vivere perennemente attenti al cellulare, alle mail o a qualsiasi social network.
La realtà delle cose può essere molto diversa dalla realtà del mondo digitale: non è più felice degli altri colui che pubblica più contenuti, non viaggia più degli altri colui che carica più immagini sul cloud, tanto meno è migliore degli altri chi risponde subito ai messaggi.
Un modo sano per approcciarsi alle nuove tecnologie è quello di usarle a proprio vantaggio e non il contrario. Non diventiamone schiavi. Ciascuno di noi è libero di decidere quando e come usarle, di scegliere cosa e quando pubblicare, e soprattutto quando e quanto rispondere ai messaggi. Le persone che ci apprezzano, certamente riconosceranno il valore della nostra vita privata e del tempo libero.
Internet, e in generale la nuove tecnologie, ci danno l’opportunità di responsabilizzarci riguardo al loro uso e al modo di educare i giovani attraverso l’esempio. Il problema è che queste stesse tecnologie, che ci avvicinano agli altri, rischiano, se glielo permettiamo, di trasformarsi in una trappola e un asservimento al mondo digitale.
Nuove tecnologie, nuovi stili di vita
Spesso le nuove tecnologie si traducono in nuovi modi di relazionarsi e di vivere la vita. Ebbene, di fronte a questa realtà, non rimane altra scelta che adeguarsi.
Per esempio, se intendiamo allontanare qualcuno dalla nostra vita, è sufficiente bloccarlo sulle reti sociali, cancellare il suo numero, bloccare le chiamate, ecc. Così come quando incontriamo una persona nuova: basta fare un clic sul nome per conoscere molto di più di quello che probabilmente vorrebbe farci sapere.
È nostro dovere avere ben chiaro fino a che punto spingerci con le informazioni da condividere sui social network, e quanto tempo dedicarvi. Una volta chiariti questi punti, saremo in grado di fare un uso consapevole delle nuove tecnologie, senza permettere che ci invadono e che si impadroniscano di noi.
Se ci si pensa, sembra incredibile che si potesse vivere senza telefono o aspettare delle settimane intere per ricevere una lettera che arrivava da lontano.
Oggi abbiamo l’opportunità di rimanere in contatto con le persone distanti connettendoci all’istante. Oppure di avere tutte le informazioni che desideriamo in un solo click. Ma tutto questo tempo trascorso nel mondo virtuale non è comunque minimamente paragonabile a uno sguardo, un abbraccio, una conversazione o, in definitiva, al contatto fisico.
Le nuove tecnologie possono essere un’arma a doppio taglio; sta a noi decidere quando spegnere e tornare nel mondo reale. E voi, avete il coraggio di vivere disconnessi?