Horror psicologico: 11 imperdibili film
Sembra che ci piaccia provare paura, ma solo se ci troviamo in una situazione controllata, fuori pericolo, insomma quando si tratta tutt’al più di una scarica di adrenalina piuttosto che di terrore vero. Il cinema ci aiuta in questo, in particolare il genere horror, e i vari sottogeneri tra cui l’horror psicologico. Eppure, nonostante la loro enorme legione di fan, i film horror poche volte vengono ben accolti dalla critica.
In questo articolo ci concentriamo sull’horror psicologico attraverso un breve excursus sulla storia del cinema.
Horror psicologico: storia del cinema
Inizi del XX secolo
George Méliès, pioniere del cinema, produsse il primo film horror della storia, Le manoir du diable (1896). A partire da questo momento, seguirà un’infinità di altri titoli.
1. Il gabinetto del dottor Caligari (1920)
È un film muto apice dell’espressionismo tedesco. Da molti ritenuto il primo lungometraggio horror e attualmente considerato un film di culto. La pellicola si ispira a vari omicidi realmente commessi ad Amburgo; nel film questi omicidi sono accompagnati da un peculiare protagonista e il suo strano schiavo. Meritano particolare attenzione gli scenari espressionisti nei quali si muovono i personaggi. Sulla stessa linea la Germania ci ha lasciato altri classici horror come M – Il mostro di Düsseldorf (1931).
2. Freaks (1932)
Film statunitense ambientato in un circo di fenomeni, ovvero persone con malformazioni che all’inizio del XX secolo venivano esposte come attrazioni. La trama ruota attorno alla vergogna e all’omicidio. Un dato curioso è che alcuni attori presentavano davvero le malformazioni.
In questo periodo il fascino per il “mostruoso” indusse molti registi ad adattare opere letterarie come Frankenstein (1931) o Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde (1920) e portò alla fama attori come Bela Lugosi per la sua interpretazione di Dracula.
Seconda metà del XX secolo
Parliamo di un periodo di cambiamenti. Negli anni ’60 predominava il bianco e il nero, l’horror psicologico; Dagli anni ’70 in poi si parlerà di un prima e un poi nel cinema dell’orrore.
3. Psyco (1960)
Gli anni ’60 sono stati segnati da film nei quali il peso ricadeva puramente sugli attori, tra questi ricordiamo titoli quali Che fine ha fatto Baby Jane? (1962) o Gli uccelli (1963).
Di certo non possiamo parlare di cinema dell’orrore senza citare il grande maestro Alfred Hitchcock e il suo film Psyco, acclamato come uno dei migliori film horror di tutti i tempi. Il sinistro Bates Motel, la scena della doccia, Norman Bates e la misteriosa madre creano un’atmosfera degna del “maestro del brivido”. Horror psicologico allo stato puro, senza bisogno di effetti speciali né di “salsa di pomodoro”.
4. Rosemary’s Baby – Nastro rosso a New York (1968)
Con attrice protagonista una giovane Mia Farrow e diretto da Roman Polanski, è un’ulteriore dimostrazione del potere di seduzione della mente; tutte le volte che vediamo Rosemary e i suoi strani vicini veniamo immersi in un’atmosfera impregnata di agonia e angoscia. Il film, totalmente innovatore per l’epoca, fu girato nel Palazzo Dakota, luogo dove venne ucciso John Lennon e dove Manson e la sua “famiglia” cercarono di impedire le riprese poco prima di uccidere la moglie di Polanski. Si tratta senz’altro di una pellicola avvolta nel mistero che lascia tutti senza parole.
5. L’esorcista (1973)
I suoi rudimentali effetti speciali, il suo vomito verde e le cicatrici sfoggiate dalla piccola Regan rendono questo film pioniere dei suoi tempi. Attualmente sembra causarci più risate che paura, ma ha segnato un prima e un poi nel cinema dell’orrore; un vero classico che ha reinventato un genere.
6. Shining (1980)
Gli anni ’70 e ’80 videro fiorire la fusione tra fantascienza e terrore, dalla quale nacquero film come Alien (1979). Furono anche gli anni durante i quali scoppiò un vero furore per adattare i romanzi di Stephen King, ne sono esempio le pellicole Carrie – Lo sguardo di Satana (1976) e, ovviamente, l’horror psicologico Shining.
Chi può dimenticare il mitico Overlook hotel, la sinuosa strada o i deliri di Jack Torrance? Un vero capolavoro realizzato da un genio del cinema, Stanley Kubrick.
Anni ’90 e 2000
L’abuso degli effetti speciali inizia a infuriare nella magia del terrore. Vengono prodotti centinaia di film dal carattere paranormale, incluso saghe, ma la maggior parte di dubbia qualità e con scarsi apprezzamenti da parte della critica.
Un’epoca di remake dei film giapponesi come The Ring (2002), del gore con Saw (2004) e una lunga lista di film con bambini indemoniati e fantasmi. Tuttavia, di questi anni possiamo ricordare alcune pellicole che si appellano più che altro alla suspense e alla dimensione psicologica.
7. Misery non deve morire (1990)
Adattamento di un romanzo di Stephen King, claustrofobica, ossessiva e carica di tensione, è valsa a Kathy Bates l’Oscar come migliore attrice. Il fascino per i romanzi del famoso scrittore Paul Sheldon conducono l’infermiera Annie Wilkes all’ossessione e, di conseguenza, al sequestro dello scrittore. Un horror imperdibile, nel quale eccelle un’inquietante Kathy Bates.
L’attrazione per le opere di King ha continuato a regalarci film come 1408 (2007), molto sottovalutata, ma che recupera l’horror psicologico a cui fa riferimento questo articolo; ipnotico e claustrofobico, meriterebbe maggiore spazio nel repertorio del cinema dell’orrore. King non passa di moda e infatti di recente è uscito nelle sale cinematografiche l’adattamento di It (2017), anche se a nostro avviso è di gran lunga migliore la miniserie del 1990 con Tim Curry.
8. Il silenzio degli innocenti (1991)
Come dimenticare Hannibal Lecter? Un intelligentissimo psicopatico capace di manipolare chiunque egli desideri. Non è di certo passata inosservata l’incredibile interpretazione di Anthony Hopkins, alla pari di quella della collega Jodie Foster; non ci sorprende, quindi, che abbiamo vinto entrambi l’Oscar. Un imperdibile thriller per indagare nella mente degli assassini e nel cannibalismo.
9. The others (2001)
Un regista spagnolo, Alejandro Amenábar, e una fantastica Nicole Kidman ci hanno regalato questo gioiello dell’horror psicologico del XXI secolo. In una dimora antica, misteriosa, isolata e avvolta dalla nebbia si verificano eventi molto strani. Potrebbe trattarsi di un altro film sulle apparizioni paranormali, ma non è così in The others. La paura viene appena suggerita e la mancanza di luce a causa della fotosensibilità dei bambini che vivono nella villa ci offrono un’atmosfera lugubre nella quale niente è come sembra.
2010 – Attualità
Si segue la linea del periodo precedente, titoli come L’evocazione – The Conjuring (2013), Insidious (2010) o Babadook (2014) e la saga Paranormal Activity si accaparrano la lista di film horror della nostra epoca. Quasi tutti hanno riscosso grande successo tra il pubblico.
Alcuni presentano proposte interessanti, ma la maggior parte pecca di eccesso di trucco, effetti speciali e prevedibilità. Film che attirano l’attenzione del pubblico, ma non quello della critica; ci troviamo senz’altro in presenza di un horror molto forzato che finisce per stancare.
Di questo periodo vogliamo ricordare, tuttavia, due film che non rientrano nel genere horror, ma in quello della suspense; il gioco psicologico impiegato risulta però molto più spaventoso di qualsiasi possessione demoniaca.
10. Il cigno nero (2010)
Eccellente interpretazione di Natalie Portman in un ambiente scandito da danza classica, disturbi del comportamento alimentare, schizofrenia e allucinazioni. Un film che ci fa senz’altro pensare e ci avvolge con la sua atmosfera intrigante, carica di metafore e che dà spunto a numerose interpretazioni.
11. Shutter Island (2010)
Film di uno dei grandi registi del XX e XXI secolo, Martin Scorsese, e con attore protagonista l’acclamato Leonardo DiCaprio, conta su un cast eccezionale nel quale risaltano Ben Kingsley e Mark Ruffalo. Ambientato negli anni ’50, si avvicina molto al film noir degli inizi del XX secolo. La location, un’isola nella quale si trova un istituto psichiatrico, ci immergerà negli orrori della mente umana e in terribili pratiche come la lobotomia. Cosa è reale a Shutter Island? Cosa si nasconde dietro questo istituto psichiatrico? Di certo un grande thriller contemporaneo.
“Cosa sarebbe peggio? Vivere come un mostro o morire come un uomo per bene?”
–Shutter Island–