Keanu Reeves, biografia di una celebrità atipica

Keanu Reeves, il famoso protagonista di Matrix, è una celebrità atipica. Durante uno dei suoi compleanni è stato sorpreso a festeggiare da solo, con un dolcetto e un caffè, in strada. Ha condiviso "le sue prelibatezze" con tutti coloro che si sono avvicinati a salutarlo.
Keanu Reeves, biografia di una celebrità atipica
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 12 marzo, 2023

Keanu Reeves è diventato celebre in tutto il mondo dopo l’uscita del film Matrix e la saga che ne seguì. A prima vista sembrerebbe una delle tante star di successo di Hollywood, pieno di soldi e ammirato in tutto il mondo. Tuttavia, con grande sorpresa di molti, non è affatto così. Questo meraviglioso attore si distacca decisamente dal classico modello di celebrità.

Nella vita di Keanu Reeves si sono alternati momenti di gloria a grandi tragedie personali. La sua dotye più ammirevole è la resilienza. Ha trasformato le esperienze difficili in un insegnamento che applica in maniera coerente. Non pretende di essere un guru o un santo, ma una persona in grado di riconoscere e valorizzare ciò che è davvero importante nella vita. È una fonte d’ispirazione per chi è testimone della sua saggezza.

“Ogni giorno che passa, affronto meglio l’idea di compiere gli anni. Sono come chi, sapendo che la fine è vicina, inizia a stilare un elenco di cose da fare prima di morire.”

-Keanu Reeves-

Keanu Reeves in Matrix

L’infanzia difficile di Keanu Reeves

Keanu Reeves è nato a Beirut (Libano) il 2 settembre del 1964. Da padre americano di origine hawaiana e cinese e madre di origini inglesi. Ha anche una sorella, di due anni più giovane. L’infanzia dell’attore è stata segnata dalla figura di un padre alcolista e violento che abbandonò la famiglia quando Keanu aveva appena 3 anni.

Il padre fu arrestato per spaccio di droga e mentre era in carcere ottenne il diploma di scuola superiore. Keanu lo conobbe a 6 anni e in seguito lo incontrò in una seconda occasione quando aveva 13 anni. Poi, non si sono visti mai più.

Per sbarcare il lunario, la madre lavorava come spogliarellista nei night club. Spesso portava uomini a casa. La famiglia si trasferì prima in Australia e poi negli Stati Uniti. A New York, sposò un regista di Broadway e si trasferirono tutti in Canada. Il matrimonio durò solo un anno.

Una vita segnata dalla tragedia

Oltre allo stato di precarietà vissuto durante l’infanzia, Keanu Reeves ha dovuto affrontare anche un’altra dura prova. Sua sorella si ammalò di leucemia e sebbene abbia poi superato la malattia, l’esperienza lo segnò profondamente. Anni dopo, ebbe una ricaduta e attraversò nuovamente momenti terribili.

Keanu decise di dedicarsi alla recitazione dopo un infortunio che gli impedì di giocare a hockey, che considerava la sua vera vocazione. Non terminò mai il liceo, ma fin da giovane si è sempre sentito incline all’arte. Suo padre lo aiutò a trasferirsi negli Stati Uniti e una dei suoi primi film è stato Belli e dannati.

Lì incontrò colui che sarebbe diventato il suo migliore amico, River Phoenix, il fratello minore del celebre Joaquin Phoenix. Purtroppo, era tossicodipendente e morì in giovane età per un’overdose di cocaina ed eroina. Keanu si sentì responsabile di quella morte per molti anni, in quanto pensava che avrebbe potuto fare di più per l’amico.

Keanu Reeves in un'intervista

La forza della resilienza

Nel 1999, la fidanzata Jennifer Syme, anch’ella attrice e sua assistente personale, rimase incinta di lui. Il giorno di Natale, diede prematuramente alla luce una bambina, già morta. L’evento fece precipitare l’attrice in una profonda depressione, che richiese una terapia farmacologica. Un anno e mezzo dopo, ebbe un incidente d’auto mentre si recava a una festa. Morì sul colpo.

Un anno dopo la sorella di Keanu Reeves si ammalò nuovamente di leucemia e lui rinunciò a tutti i suoi impegni per starle affianco. Nonostante tutte queste tragedie e difficoltà, Keanu Reeves è riuscito ad andare avanti, nel migliore dei modi. A differenza di altre celebrità, vive in un appartamento modesto e si muove in metropolitana.

Ha donato buona parte della sua fortuna a enti benefici che lottano contro il cancro, con l’unica condizione che non venisse menzionato il suo nome. Ha anche elargito donazioni agli ospedali più poveri. Si ritiene che tali contributi ammontino a diversi milioni di dollari.

Ha deciso di condurre una vita semplice, affermando spesso che né il denaro né la fama sono la cosa più importante per lui. Ama i viaggi in moto e ha studiato profondamente il buddismo, anche se non si considera buddista in quanto tale. È un uomo calmo, che conosce il valore dei legami affettivi e che sa bene che la vita è molto più di Hollywood.


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  • Castanyer, L. B. (2003). eXistenZ, de David Cronenberg: ciberficciones para la posthumanidad. Digithum, (5), 0.


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