La libertà provvisoria: obblighi e condizioni
La libertà provvisoria può essere definita come la situazione intermedia nella quale si trova una persona, in sospeso fra lo stato normale di libertà e la prigione provvisoria. È fondamentale interpretare questo concetto come una misura di tutela personale. In particolare, l’obiettivo principale di questa misura è assicurare che l’imputato sia sottoposto a processo. In altre parole, che esista un controllo sulla persona che verrà giudicata posteriormente.
È altrettanto importante tenere in considerazione che la libertà provvisoria è soggetta al rispetto di determinati obblighi. Qui di seguito, approfondiremo quest’argomento.
Perché esiste la libertà provvisoria?
Come già accennato, la libertà provvisoria è una misura cautelare. Si impone quando esistono indizi che la persona ha commesso un reato. In genere, per controllare il sospettato nel periodo che precede il processo, e durante il suo svolgimento, si applicano misure come la prigione provvisoria o la detenzione. Entrambe queste misure cautelari prevedono una severa restrizione della libertà della persona.
Tuttavia, non sempre è necessario applicare misure così severe. Ad esempio, quando non esiste un pericolo reale di fuga. In questi casi, si propone e si concede all’imputato la libertà provvisoria, soprattutto quando le altre misure – come la prigione provvisoria – sono ritenute troppo costose.
La decisione viene presa in base alla situazione del sospettato. Ad esempio, è poco probabile che venga concessa a detenuti stranieri. In particolare, perché si considera molto alto il pericolo di fuga.
Aspetti legali della libertà provvisoria e delle altre misure cautelari
Le misure cautelari sono provvedimenti provvisori e immediatamente esecutivi disciplinate dal Libro IV del codice di procedura penale italiano. Questi provvedimenti sono tesi a evitare che il trascorrere del tempo possa provocare un pericolo per l’accertamento del reato e per l’esecuzione della sentenza. Le misure cautelari si suddividono in personali e reali. Le prime si distinguono in coercitive e interdittive.
Al momento di definire i criteri di scelta delle misure, il giudice tiene conto dell’idoneità di ciascuna in relazione alle esigenze cautelari da soddisfare. Inoltre, devono essere osservati:
- Il principio di adeguatezza, secondo cui la misura della custodia cautelare in carcere deve essere utilizzata solo quando le altre risultano inadeguate.
- Il principio di proporzionalità, secondo cui la misura utilizzata deve essere proporzionata al fatto e alla sanzione.
Obblighi della persona in libertà provvisoria
Il regime di libertà provvisoria comporta la restrizione di una serie di libertà personali. Fra queste, si riconoscono:
- Divieto d’espatrio,
- Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria,
- Allontanamento dalla casa familiare,
- Divieto di avvicinamento ai luoghi presentati dalla persona offesa,
- Divieto o obbligo di dimora,
- Arresti domiciliari,
- Custodia cautelare in carcere
- Custodia cautelare in luogo di cura.
Il giudice può anche associare la libertà provvisoria al versamento di una cauzione. L’entità di questa cauzione dipenderà dalla natura del delitto, dallo stato sociale della persona e dai suoi antecedenti penali. Altri obblighi possono essere il sequestro del passaporto da parte della giustizia o il sequestro provvisorio della patente di guida.
In alcuni casi, il giudice può decidere di obbligare l’imputato a presentarsi periodicamente dalla polizia giudiziaria. Questa misura prevede la comparsa periodica della persona al tribunale. È una misura di controllo che può avere una periodicità più o meno frequente.
Le misure cautelari reali
Per quanto riguarda le misure cautelari reali, si tratta di provvedimenti giudiziali che incidono sui beni patrimoniali. Il giudice o il tribunale possono decidere di applicare un sequestro conservativo o un sequestro preventivo. Queste misure sono comuni quando, ad esempio, esistono indizi che il vero titolare dei beni sia il sospettato.
È importante sottolineare che questi obblighi non sono vere e proprie misure cautelari, perché non prevedono una detenzione, ma hanno una finalità preventiva.
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- “Derecho Jurisdiccional III, Proceso Penal”. Moreno Aroca, J., Gómez Colomer, J.L., Barona Vilar, S., Esparza Leibar, I., Etxebarría Guridi, J.F.
- Ley de Enjuiciamiento Criminal, artículos 528 al 544. https://www.boe.es/buscar/act.php?id=BOE-A-1882-6036.