Le 4 nobili verità del Dharma

Le 4 nobili verità del Dharma

Ultimo aggiornamento: 10 luglio, 2015

È interessante rilevare che gli insegnamenti di religioni come quella buddista o induista ci offrono un ottimo spunto di riflessione sulla nostra psicologia e sulla possibilità di crescita personale.

Ognuno di noi è libero di accettare o meno concetti come quello della reincarnazione oppure di avere una visione più spirituale della vita, ma, lasciando da parte questi aspetti, di certo più controversi, non fa mai male conoscere alcuni concetti cardine di queste religioni. Prenderne coscienza ci aiuta a riflettere e ad accettare che tutte le persone condividono le stesse paure e gli stessi bisogni e che, in fondo, possiamo utilizzare le stesse strategie per raggiungere il benessere interiore.

Il Dharma ci parla di aspetti interessantissimi, come la necessità di avere un obiettivo nella vita, di agire con onestà e con umiltà. Di riconoscere i nostri talenti come una forma di ricchezza interiore.

La parola Dharma, in sanscrito, ha diverse definizioni. Tutte esse, però, sono accomunate dalla stessa essenza: è la legge di Buddha, e anche la sua protezione trasformata in un obiettivo, che dev’essere perseguita con nobiltà d’animo.

Le persone si trovano sulla Terra “avvolte” nella loro apparenza fisica per poter ottenere insegnamenti e avvicinarsi di nuovo a quella parte spirituale che, in realtà, è la loro vera natura.

Oggi vi vogliamo parlare delle quattro verità del Dharma, per cercare di riflettere su questi interessanti principi.

Le 4 nobili verità del Dharma

Prima di tutto, dobbiamo ricordare che il Dharma si presenta sempre sotto forma di ruota. Questa fu la forma attraverso la quale Buddha trasmise le sue leggi al mondo. Il buddismo si divise poi nelle diverse scuole che, ancora oggi, continuano a diffondere i loro principi e la loro religione.

Questa ruota simboleggia, a sua volta, il movimento vitale della morte e della rinascita, dell’inizio e della fine, che non si ferma mai. Una ruota in cui gli insegnamenti di Buddha si diffondono e grazie alla quale l’umanità ha la possibilità di ricevere questi principi, per aprire la sua mente e andare avanti.

Vediamo adesso quali sono le 4 verità inscritte nel Dharma.

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1. L’insoddisfazione

L’umanità è sommersa in un profondo sentimento di insoddisfazione. Nascere e morire causa sofferenza, ricordare il passato e gli errori commessi ci causa un dolore continuo.

Sembra che tutti siamo d’accordo nel constatare che una delle sensazioni più comuni nell’umanità è quel vuoto in cui si collocano tutte le nostre paure e i dolori esistenziali. La felicità sembra un bene che scarseggia, una meta che sogniamo sempre, ma che raramente raggiungiamo.

A che cosa è dovuta questa insoddisfazione? Quest’angoscia vitale dell’essere umano? La seconda verità del Dharma ce lo dice.

2. La causa dell’infelicità: gli affetti

Tutti noi stringiamo delle relazioni affettive poco salutari con chi ci circonda. Secondo gli insegnamenti del Dharma, ogni persona desidera e si afferra ai beni materiali e persino ad altre persone, alimentando i propri egoismi e la propria vulnerabilità.

Gli affetti troppo grandi generano nell’umanità dolorose passioni , veleni che ci fanno ammalare e ci debilitano. Ci afferriamo alle cose transitorie e rimaniamo feriti quando le perdiamo.

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3. La sofferenza vitale può essere fermata

Secondo il buddismo, tutti noi siamo in realtà esseri spirituali che rincorrono un obiettivo: quello di innalzarsi attraverso la saggezza, l’umiltà e la ricerca della verità, staccandosi da tutti quegli artifici materiali e imparando dagli errori commessi.

Finché ciò non accadrà, la ruota del Dharma non smetterà di girare e avremo a disposizione infinite possibilità di correggere i nostri errori e sanare quella sofferenza, quel dolore vitale. Per riuscirci, dovremo liberarci dalle nostre passioni, comprendendo allo stesso tempo che ogni azione ha un effetto e una conseguenza.

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Tutto ciò che pensate, fate e persino dichiarate ad alta voce, genera un risultato in voi e in chi vi circonda. Questo accade perché l’umanità è un tutto, nessuno è estraneo a questo equilibrio e tutti abbiamo bisogno di raggiungere il cuore della ruota del Dharma e di noi stessi, per essere virtuosi e generare un kharma positivo.

4. Il percorso che ci porta alla fine della sofferenza

Per dire addio alla nostra sofferenza e insoddisfazione, dobbiamo essere coscienti del nostro talento e fare del bene. Dobbiamo capire che siamo in grado di curarci da soli e che, allo stesso tempo, possiamo aiutare gli altri.

Ciò che ci dice in realtà questa quarta legge è che abbiamo bisogno di prendere coscienza di noi stessi e di trovare un obiettivo nella vita , un “nobile proposito”, qualcosa che ci arricchisca e che arricchisca gli altri.

Per riuscirci, ricordate sempre che il vero bisogno non è la cieca ossessione di “possedere” persone o cose… La cosa migliore è sempre coltivare una certa distanza, altrimenti non smetteremo mai di sentire gli effetti della sofferenza, in ogni sua forma.

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L’ultima verità del Dharma ci spiega che per arrivare a compiere questo atto di salvezza interiore, dobbiamo applicare ogni giorno il cosiddetto “Nobile Ottuplice Sentiero”, composto da questi interessanti principi:

1. Una corretta comprensione delle cose e di ciò che abbiamo dentro di noi.

2. Un corretto pensiero che ci aiuti a vedere la realtà senza artifici.

3. Sapere utilizzare le parole giuste. Quelle che non fanno male, che offrono pace, equilibrio e amore.

4. Indirizzare la nostra vita seguendo quell’azione o proposito che è davvero adeguato: fare il bene, essere onesto, cercare la verità nelle cose.

5. Corretta occupazione. Una volta compreso qual è il vostro proposito nella vita, mettetelo in pratica.

6. Sforzatevi di fare il bene, siate persistenti.

7. Focalizzate la vostra attenzione.

8. Concentratevi su quel nobile proposito. Non rinunciate mai.


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