Peter Tabichi, il miglior insegnante del mondo
Il Global Teacher Prize è un premio assegnato ogni anno al miglior insegnante del mondo. Molti lo considerano il Premio Nobel per l’istruzione. Viene assegnato a coloro che hanno svolto la loro professione in modo esemplare. Peter Tabichi, un insegnante del Kenya, ha vinto questo premio nel 2019.
Circa 10000 candidati provenienti da 179 paesi hanno partecipato al concorso e il vincitore ha ricevuto una somma di un milione di dollari. Il fondatore di questo premio è Sunny Varkey, filantropo indiano che gestisce la più grande organizzazione di scuole private al mondo. Il suo obiettivo è rivalutare il ruolo dell’insegnante e il potere dell’educazione come agente di cambiamento sociale.
“Alba in Africa. I cieli sono limpidi. La giornata è appena iniziata e c’è una pagina bianca da scrivere. Questo è il momento dell’Africa.”
-Peter Tabichi-
La storia di Peter Tabichi è molto commovente. L’aspetto più sorprendente del suo lavoro è la fiducia che ripone nei suoi studenti. Ritiene l’Africa piena di intelligenza, talento e sogni. Contribuisce ogni giorno affinché tutto questo possa essere canalizzato verso la giusta direzione e cambiare la realtà del continente più povero del mondo.
Peter Tabichi, insegnante per vocazione
Peter Tabichi ha perso la madre quando aveva solo 11 anni. Il padre era un insegnante di scuola elementare che ha istruito da solo Peter e i suoi fratelli, trasmettendo loro l’amore per l’educazione e i valori della religione cattolica. Anche altri parenti della famiglia Tabichi erano maestri e hanno segnato il suo modo di vedere il mondo.
In seguito, Tabichi si unì alla comunità francescana e si dedicò all’educazione, iniziando a insegnare in una scuola privata. Tuttavia, si rese conto che il suo operato poteva essere più utile nei luoghi in altri luoghi. È così che è arrivato alla Keriko Secondary School, una scuola di Pwani, in un villaggio della Rift Valley (Kenya).
In quella comunità, il 95% della popolazione è sulla soglia della povertà. Circa un terzo dei suoi studenti, tra gli 11 e i 16 anni, sono orfani di padre o madre. Alcuni hanno anche problemi di droga, gravidanze adolescenziali e suicidi. Ci sono studenti che devono percorrere fino a 7 chilometri al giorno per frequentare la scuola.
Un miracolo che si è avverato
La scuola in cui insegna Peter Tabichi non potrebbe essere più povera. C’è una media di 58 studenti per classe, da sistemare in aule abilitate ad ospitarne 30.
Il posto ha solo un vecchio computer e una connessione Internet che cade continuamente. Anche così, questo straordinario insegnante, che svolge il suo lavoro con grande passione, si rende conto che era possibile sognare.
Peter Tabichi si muove in moto, sulle strade sterrate e polverose del Kenya. Ogni settimana va in un Internet café per scaricare il materiale da usare alle sue prossime lezioni.
Uno dei suoi più grandi successi è stato creare lo Science Club, con lo scopo di andare oltre la teoria e iniziare a creare. Tabichi ha messo in piedi anche un Peace Club, in cui i membri delle antiche tribù rivali del Kenya condividono e conversano.
Nonostante sia una delle scuole più povere del Kenya, e del mondo intero, un gruppo dei suoi studenti ha vinto il premio della Royal Academy of Chemistry nel Regno Unito. Nel club di scienze i ragazzi hanno sviluppato un metodo per misurare le persone non vedenti. E di recente, la squadra di matematica si è qualificata per un torneo di scienze e ingegneria in Arizona (USA).
Peter Tabichi, un uomo straordinario
La comunità con cui Peter Tabichi lavora è così povera che lui stesso si è reso conto che se non avessero ricevuto un sostegno finanziario, molti studenti avrebbero abbandonato la scuola. Così, questo straordinario insegnante decide di donare l’80% del suo stipendio ai suoi studenti.
Tabichi è andato a ritirare il suo premio a Dubai, la capitale dell’ostentazione. Era la prima volta che lasciava il suo paese. È il primo africano ad ottenere il Global Teacher Prize. La giuria ha affermato che la sua attività presso la scuola ha “migliorato notevolmente i risultati dei suoi studenti”.
Quando ha ricevuto il premio, Tabichi non ha potuto trattenere le lacrime e lo ha dedicato ai suoi studenti, donandolo alla sua comunità. Peter Tabichi ci tiene ad aumentare le aspettative dei suoi studenti. Non vuole che si accontentino di poco. Ecco perché li spinge a sognare in grande.
È convinto che ognuno di loro sia in grado di realizzare qualunque cosa si prefigga. La sua più grande virtù è proprio quella di insegnare agli altri che, nonostante ogni avversità, ogni essere umano è capace di cambiare il mondo.
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- Márquez, G. G. (2007). El mejor oficio del mundo. Chasqui: Revista Latinoamericana de Comunicación, (98), 5.